Il compenso del commissario straordinario di Alisa, se non ricordiamo male, era passato nello scorso ottobre da 134.795 euro lordi a 154.937, non senza qualche comprensibile polemica per un incarico in una struttura che il consigliere regionale Andrea Melis ha definito, non molto tempo fa, “la sesta inutile ASL”.
Certo che uno stipendio da 12.911 euro al mese non è male, pure al netto delle tasse.
Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria presenta quindi un’ interrogazione all’assessore Viale. «La nomina di un commissario straordinario è, per definizione, un evento necessario a gestire una situazione non usuale, che quindi richiede metodi e strumenti diversi rispetto all’ordinaria amministrazione.
Quando nel 2016 fu istituita A.Li.Sa. avanzammo seri dubbi sulla necessità di una super-agenzia in una regione in cui già operano 5 ASL; analoghi dubbi li avevamo sulla nomina di un commissario straordinario anziché, semmai, di un direttore generale – ricordano il capogruppo Gianni Pastorino e il vicecapogruppo Francesco Battistini.
Oggi, a distanza di 3 anni, ci troviamo alla vigilia di un nuovo rinnovo del mandato al dott. Locatelli, il professionista per il quale quel ruolo fu tagliato su misura, in quanto non avrebbe potuto ricoprire l’incarico di direttore generale per raggiunti limiti di età».
Ma il mandato del commissario straordinario di A.Li.Sa rinnovato al dott. Locatelli, ricordano Pastorino e Battistini, dovrebbe concludersi entro il prossimo 31 luglio, secondo quanto emerge verificando i termini della legge che nel 2016 ha istituito la “super-agenzia” sanitaria ligure:
«Il primo mandato annuale a Locatelli fu rinnovato nel 2017, per ulteriori 2 anni, e nell’atto di rinnovo dell’incarico si prevedeva esplicitamente che “il periodo commissariale, necessariamente coincidente con la durata della fase transitoria, dovrà concludersi entro il 31/7/2019”, quindi tra una settimana – evidenziano Pastorino e Battistini -. Abbiamo verificato: nel 2016 la nomina di un commissario straordinario aveva l’obiettivo di “assicurare ogni utile provvedimento amministrativo per il passaggio fra l’ARS soppressa e A.Li.Sa.”. Quindi ci chiediamo se a distanza di oltre 3 anni siano stati raggiunti tutti gli obiettivi collegati al mandato di commissario straordinario».
«Un eventuale rinnovo oltre il 31/7/2019 certificherebbe, senza alcun dubbio, il mancato raggiungimento degli obiettivi e dovrebbe indurre la giunta Toti, l’assessore Viale in primis, a rendere conto della propria scelta – concludono Pastorino e Battistini -. Il centrodestra si assuma le proprie responsabilità, per una gestione complessiva della sanità ligure assolutamente pessima».