C'è però un piccolo particolare: la nave sarà ibrida, cioè potrà andare a gas ma non mancherà il buon vecchio diesel. Anche se usa LNG, infatti, una piccola quantità di diesel (fino al 5%) è comunque necessaria: il cosiddetto carburante pilota.
Dei rischi del gas naturale liquefatto continua a non parlare nessuno, tranne quei cocciuti di Porto Elettrico, e quindi i Savonesi dormono sonni tranquilli senza sapere quanto potrebbe essere “esplosiva” la novità.
Viareggio ne sa qualcosa.
Oggi leggiamo che oltre agli 8 milioni di soldi pubblici spesi per rendere i fondali capaci di ospitare le navi-mostro, altri 4 milioni andranno via per adeguare i moli.
Con quei soldi si sarebbe potuto elettrificare più banchine, e far così qualcosa di reale per la salute dei cittadini.
Ma questo evidentemente proprio non si vuol fare.
Quindi dopo i peana per la piattaforma Maersk leggiamoci quelli per la Costa Smeralda, e chi può cerchi casa altrove.