News04 maggio 2018 11:58

Mobilità insostenibile

Il porto di Savona, uno dei motori dell'economia del territorio, peraltro in regresso, produce una ulteriore grave criticità connessa al traffico dei mezzi pesanti provenienti dai caselli autostradali di Zinola e Albisola. Una mobilità cittadina storicamente lenta e ingolfata, che con il transito dei TIR trasforma i corsi di attraversamento di Savona da levante e da ponente, così come quelli di Albisola, in autentiche piste letali per i pedoni, i ciclisti e gli scooteristi

Mobilità insostenibile

 

Da anni la cronaca registra una serie di gravi incidenti a traffico “fermo” sulle rotonde e sulle strisce pedonali, di Savona e Albisola.

Tanto che il Sindaco di Albisola dopo le ultime 3 vittime in 4 mesi, ha promosso un Consiglio Comunale sul tema, aperto al pubblico e con la presenza dei Sindaci del comprensorio, e la partecipazione di alcuni Consiglieri regionali e due Parlamentari.

Gli aspetti gravissimi della mobilità generale, chiaramente individuati e condivisi unanimemente dagli amministratori e politici presenti, riguardano:

- il traffico pesante autostradale, non soltanto nel tratto savonese, che registra una frequenza di gravi incidenti spesso mortali, ma che anche quando non si registrano vittime, bloccano il traffico sia sull'autostrada, sia sull'Aurelia, con effetti gravi sulla efficienza dei soccorsi per raggiugere gli ospedali. Senza contare le difficoltà di raggiungere i luoghi di lavoro, oppure di rispettare gli appuntamenti e le consegne delle merci.

-Inoltre specialmente nei fine settimana, si registrano lunghe code di auto ( senza TIR), a passo d'uomo fino a 50 km da Savona, sia a levante che a ponente, anche sull'Aurelia, le quali comportano diffusi danneggiamenti economici sul turismo, agli alberghi e ai ristoranti difficilmente accessibili e comunque con gravi ritardi.

Blocchi che persistono per tutte le ore del giorno, producendo una notevole emissione di gas inquinanti lungo una striscia di territorio, in gran parte confinante con insediamenti abitativi.

Sul superamento dei limiti, poi, la mancanza di punti di rilevamento ufficiali, induce diffuse preoccupazioni sugli abitanti.

-Infine inaccettabile è ritenuto dai cittadini, il traffico dei mezzi pesanti che dai caselli autostradali di Zinola e di Albisola, transitano in città diretti al porto di Savona.

-Sul prossimo futuro, se non bastasse, incombe l'ulteriore grande effetto della piattaforma Maersk di Vado, che movimenterà rilevanti quantitativi di container su autotreni.

Di fronte a questa preoccupante situazione di mobilità insostenibile, l'individuazione delle cause è propedeutica per la scelta delle inderogabili soluzioni adeguate.

In generale, ovunque la scelta strategica effettuata in modo quasi totalizzante, del trasporto merci e passeggeri su Tir e auto individuali, dal dopoguerra ad oggi, si sta rivelando non compatibile con la struttura della rete stradale urbana ed extra urbana, in un contesto ambientale densamente antropizzato e povero di territorio adatto.

In particolare nel nostro comprensorio, la cittadinanza richiede soluzioni definitive e immediate.

Una risposta in corso d'opera, è la prossima conclusione del primo tratto di Aurelia bis da Albisola Grana a corso Ricci di Savona, con sbocco intermedio alle ex funivie sull'Aurelia.

Una soluzione valutata come insufficiente se non addirittura aggravante della situazione, tanto che esiste la proposta aggiuntiva di sostituzione del casello autostradale attuale di Albisola, con uno nuovo all'inizio dell'Aurelia bis di Grana.

Un'analoga soluzione recentemente approvata per mitigare il problema futuro del traffico derivante dalla piattaforma di Vado, è la costruzione di un nuovo casello in località Bossarino.

Purtroppo due progetti costosissimi (50 ML ciascuno ) che risolveranno solo in parte il problema di Vado, e in modo un po' più consistente quello di Albisola, ma certamente lasceranno immutato quello grave di Savona.

Per giunta, si tratta di soluzioni che richiedono più di un lustro per la realizzazione, ammesso che gli iter siano perfettamente privi di quegli intoppi, che statisticamente allungano sempre la tempistica di queste opere.


Viceversa, sarebbe possibile una soluzione molto virtuosa e in tempi rapidi, con inizio immediato e una gradualità continua, oltre che con investimenti molto più ridotti, poichè non necessita di grandi interventi strutturali.

In concreto, si basa sul sistematico riutilizzo del trasporto ferroviario delle merci e dei passeggeri, opportunamente integrato con i mezzi di trasporto urbani, che sarebbe risolutivo rispetto a tutte le criticità rilevate.

Autostrada

La situazione critica attuale, è connessa al traffico intenso dei mezzi pesanti, sui quali è gradualmente avvenuto il passaggio di gran parte delle merci dai convogli ferroviari, i quali a Savona in pochi anni sono passati, da oltre 40 treni merci giornalieri, dal parco Doria verso Torino, Cuneo e Alessandria, all'annullamento totale, il che equivale a un incremento di 1200 TIR al giorno sull'autostrada.

A questi valori vanno aggiunte le quantità conseguenti al medesimo cambiamento, avvenuto per le merci provenienti dalla Francia e dalla Spagna.

Oggi occorrebbe ripristinare gradualmente il trasporto su ferro, mentre purtroppo si stanno smantellando gli scali ferroviari liguri a partire da quello di Ventimiglia.

Autostrada nei weeck end -Mobilità urbana ottimale ordinaria e turistica

Anche per la paralisi di autostrada e Aurelia, causato dalle sole auto, la soluzione ottimale poiché meno costosa, più ecologica ed efficiente per tutto il comparto turistico, consiste:

  • nell'istituzione dei treni metropolitani sulla tratta da Finale a Varazze

  • nella riutilizzazione dei treni turistici di vecchia memoria da e per Torino, Cuneo e Alessandria.

Ovviamente il trasporto dei turisti dalle stazioni alla spiaggia, sarà realizzato in modo coordinato mediante frequenti corse circolari delle navette elettriche, che collegano anche le aree di posteggio di prossimità alle autostrade e alle strade statali.

L'efficienza di questo modello di servizio integrato, è in grado di disincentivare l'uso dell'auto privata, sia del turista extra regionale e locale, sia dei lavoratori pendolari, poiché meno costoso, senza code e senza la preoccupazione del parcheggio in città.

Traffico pesante in città

In tempi brevi, si tratta di vietare il traffico dei mezzi pesanti in città con una Ordinanza “salvavita”per gravi motivi di sicurezza, da parte dei Sindaci di Albisola e di Savona, analogamente a quanto succede in Svizzera e in Austria, dove è obbligatorio il sistema intermodale strada - ferrovia.

Concretamente i TIR dovrebbero utilizzare esclusivamente il casello di Zinola, per raggiugere poi il porto solamente se trasportati su treni navetta appositi, capaci di portare gruppi di almeno 20 unità, sulla tratta di ferrovia attualmente già funzionante, da Piazzale Doria al Porto di Savona e viceversa.

Ovviamente sarebbe possibile utilizzare anche una modalità un po' meno rapida, scaricando i container dagli autotreni e successivamente trasportarli sui carri ferroviari, mentre le motrici rapidamente libere, potrebbero effettuare un nuovo trasporto, ottimizzando così l'utilizzo del costoso autotreno.

 

Giovanni Maina