Nei pressi dei ristoranti, intorno ai contenitori per la raccolta dell'umido e dell'indifferenziato, poi, striature di liquidi maleodoranti si seccano al caldo imbrattando i marciapiedi, ed è consigliabile turarsi il naso prima di avvicinarsi per sopravvivere ai miasmi. Si sa che d'estate la spazzatura puzza, ma in questa rovente stagione 2018 si stanno raggiungendo picchi impensabili.
Il Comune di Savona paga già una profumata sanzione annua per non aver raggiunto gli obiettivi minimi di raccolta differenziata e riciclo come prevede la normativa.
Noi non sappiamo che fine farà ATA.
Ma riteniamo che in una città, specie munita della tanto pubblicizzata certificazione gold di Leed for Cities, i cassonetti non debbano esplodere e ammorbare l'intera area urbana coi loro fetori.
L'amministrazione intende far qualcosa, o come qualcuno teme si vuol rendere la situazione insostenibile per farci digerire un bell'inceneritore?