Scrive Saccone: “Dopo la gaffe della lapide vuol far passare il corteo antifascista davanti alla sede di Casapound innescando una lotta fratricida di ideologie lotte che non si sa come vanno a finire”.
Ricordando sommessamente alla Consigliera che “fratricida” vuol dire tra fratelli - quindi difficilmente il termine si può applicare a Casapound e agli Antifascisti, ci pare che il vero punto sia un altro: non si tratta di “far passare il corteo antifascista davanti alla sede di Casapound”, bensì di aver messo la sede di Casapound in un punto dove da sempre passano i cortei a Savona.
Il Sindaco, mostrando un'apertura verso gli Antifascisti, non ci pare stia fomentando null'altro che i rancori già presenti nella sua maggioranza tutt'altro che solida: mentre nei confronti di una Città che, piaccia o meno, si è ribellata vigorosamente all'affronto della lapide che onorava le camicie nere non fa che il suo dovere, seppur tardivamente.
Permettere al Corteo di seguire il suo percorso storico è forse l'unico modo per non esacerbare ulteriormente gli animi di una Città che si è sentita oltraggiata nella sua storia.
Stiano pure tutti tranquilli, ché nessuno (almeno tra gli Antifascisti) ha né l'attitudine né la convenienza ad attaccare la sede di Casapound.