La recente concessione da parte dell’amministrazione comunale carcarese dell’aula dell’Istituto Scolastico comprensivo, per una manifestazione di Casa Pound ha destato una comprensibile ondata di indignazione: un movimento di chiara ispirazione neofascista occupa, con il benestare del Sindaco, un luogo preposto all’istruzione e alla trasmissione di valori opposti a quelli professati da Casa Pound.
L’amministrazione crede di assolversi e dribblare ogni giudizio, addebitando questa scelta alla propria natura “apartitica” “apolitica” come se queste definizioni esentassero dalle precise responsabilità di cui ogni istituzione è depositaria.
Vogliamo rammentare, affinchè i Carcaresi possano trarre spunti, come Federico Pizzarotti a Parma abbia sottoscritto un Protocollo d’intesa con Anpi e sigle sindacali per la promozione e difesa della Democrazia, nel quale figura, tra gli altri, l’impegno a "garantire, anche tramite apposite modifiche regolamentari, che la collaborazione offerta alla società civile nella sua più ampia articolazione organizzativa e associativa (patrocini, contributi, concessioni sale civiche, eccetera) venga subordinata al riconoscimento da parte dei soggetti destinatari della condivisione dei principi costituzionali e alla dichiarazione di rispetto, da parte degli stessi, della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana (secondo la quale 'è vietata la ricostituzione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista') della L. 20 giugno 1952 n. 645 (legge Scelba), della L. 25 giugno 1993 n. 205 (Legge Mancino) e loro successive modifiche".
Ed è proprio in base a questo protocollo che è arrivato lo stop dell'Amministrazione comunale a Forza Nuova che non avendo presentato l’autocertificazione richiesta dal Comune che ne attesti l’aderenza ai valori costituzionali, non ha avuto pertanto l’autorizzazione ad usufruire degli spazi comunali.
Siamo certi che l’antifascismo sia un valore fondante anche per il Comune Valbormidese, e che lo scivolone della giunta di Carcare sia frutto di superficialità, scarsa conoscenza della storia e di quanto le istituzioni dovrebbero garantire, piuttosto che un “maldestro” segnale di vicinanza a formazioni che non fanno mistero della propria ispirazione neofascista.
Per tutti questi motivi, suggeriamo al neo Sindaco di Carcare di modificare il proprio regolamento comunale per includere la Costituzione ed escludere chi la rigetta.