A Borgo Panigale, circostanze fortunate hanno causato una sola vittima, ma ben 68 feriti, e danni alle infrastrutture tali da causare la chiusura di un tratto autostradale per la ricostruzione di un viadotto.
Da tempo segnaliamo il rischio potenziale correlato alla futura presenza, nel porto di Savona, in centro città ed in mezzo alle abitazioni, di una nave con serbatoi carichi di 3600 metri cubi di gas naturale liquefatto (pari a 2.200.000 metri cubi di GNL allo stato gassoso), più pericoloso del GPL che ha provocato i recenti disastri e la passata tragedia di Viareggio.
Né da Autorità Portuale, né dalla Compagnia di navigazione, né da altre Autorità locali, incluse quelle responsabili della salute pubblica, si sono avute non solo rassicurazioni, ma neppure informazioni in merito al rischio costituito dalla presenza, in piena città, di quello che a tutti gli effetti pratici è un deposito di una sostanza soggetta a Direttiva Seveso.
Ancora una volta chiediamo, con forza, l'istituzione di un tavolo di lavoro degli Enti interessati, che coinvolga anche il Comitato SPE, finalizzato alla tutela della incolumità pubblica in relazione alla presenza di navi a GNL nel cuore della nostra città.
Non ci cureremo delle accuse di "sciacallaggio" che alcuni certamente non mancheranno di fare. Preferiamo essere considerati sciacalli oggi, che citati come inascoltate Cassandre un domani.
La sicurezza delle persone, cosi come la salute, vengono prima di tutto.