Crisi Complessa19 dicembre 2018 12:33

Bombardier: serve a qualcosa la crisi complessa?

Una situazione sociale insostenibile. Questa l'amara definizione di Andrea Mandraccia (segretario generale FIOM-CGIL Savona) dello stato d'animo che serpeggia tra i lavoratori Bombardier dopo l'incontro di ieri al Mise: un tavolo al quale i rappresentanti sindacali si sono seduti speranzosi in nuove commesse, o almeno in una messa in sicurezza anche solo temporanea dello stabilimento vadese, e sono usciti delusi e amareggiati più che mai (VIDEO)

Bombardier: serve a qualcosa la crisi complessa?

A causa di ritardi della proprietà, infatti, ora possono saltare anche le poche commesse per le locomotive DC3 per Mercitalia, e questo è inaccettabile

Il Ministero, prosegue Mandraccia, conosce bene la situazione di Bombardier, e noi non possiamo restare in un limbo in cui il Governo aspetta le mosse dell'azienda, e l'azienda quelle del Governo. Chiediamo quindi il massimo sostegno delle Istituzioni, da quelle locali (un intervento diretto di Toti) a quelle nazionali.

Se essere area di crisi complessa vale qualcosa, ci devono essere atti conseguenti. Altrimenti ci dicano che non vale niente.

Così Patrizio Lai (RSU e UIL): la situazione è gravissima, ancora peggio di quella delineatasi nell'ultimo incontro al Ministero, perché rischiamo di perdere anche quel poco di lavoro che abbiamo. Se continuiamo così, a gennaio si chiude: non c'è più tempo, stiamo uscendo in strada quasi tutti i giorni.

Qualcosa, osserva Lai, deve muoversi anche da parte di Trenitalia: i finanziamenti infatti ci sono, noi abbiamo sempre lavorato bene, e l'Alta Velocità ci darebbe l'opportunità di salvare il sito.

Per Bruno Martinazzi (segretario FIOM- GIL Savona) serve subito un documento programmatico, per capire cosa vuol mettere in campo l'azienda e cosa Trenitalia. Una commessa sull'Alta Velocità garantirebbe un programma che va da due a sette anni di lavoro, benché non sufficiente a coprire tutte le ore necessarie: ma noi, continua Martinazzi, siamo qui per lavorare, possiamo chiamarci A, B o C.

La richiesta che oggi i lavoratori in corteo porteranno al Prefetto è quella di attivarsi immediatamente col Ministero dei Trasporti (specificamente col viceministro ligure Edoarado Rixi) per incontrare l'AD di FS per la questione Mercitalia, e per fare il punto sull'Alta Velocità, se il gruppo è interessato a stare qua.

E appunto l'interesse della proprietà a restare e tenere aperto il sito di Vado è il vero nodo dell'intricata situazione Bombardier: le parole di Ripamonti durante l'ultima manifestazione di Piaggio Aero non fanno ben sperare in questo senso (http://www.lanuovasavona.it/2018/11/27/leggi-notizia/argomenti/crisi-complessa-1/articolo/esclusivo-bombardier-fuorionda-del-senatore-ripamonti-lazienda-qui-non-ci-vuol-stare-video.html).

Qui il video: 





LNS