News01 febbraio 2019 12:40

Ponte Morandi, le ombre sui controllori

Un' interrogazione parlamentare sulla ricostruzione del viadotto Polcevera, firmata dai senatori PD Laura Garavini e Franco Mirabelli e rivolta al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, pone l'attenzione sulla società Rina Consulting, che ha tra i suoi incarichi il controllo della qualità del lavoro svolto dalle aziende affidatarie: i senatori chiedono se sia stato debitamente valutato il retroterra giudiziario della società

La Torre Piloti di Genova crollata dopo l'impatto con la Jolly Nero

La Torre Piloti di Genova crollata dopo l'impatto con la Jolly Nero

Ecco l'atto completo:

Atto n. 4-01177

Pubblicato il 30 gennaio 2019, nella seduta n. 86

Premesso che:

il commissario straordinario per la ricostruzione del viadotto "Polcevera" dell'autostrada A10, con il decreto commissariale n. 7/2018, ha indetto una consultazione di mercato finalizzata all'instaurazione di una procedura negoziata senza pubblicazione di bando avente ad oggetto il conferimento dell'incarico di coordinamento progettuale, direzione dei lavori, controllo della qualità e supporto alla struttura commissariale nell'ambito dell'appalto o degli appalti pubblici dei lavori per la realizzazione, in estrema urgenza, di tutte le opere di demolizione e di costruzione necessarie al ripristino strutturale e funzionale del viadotto a Genova e per la verifica della progettazione preventiva e in corso d'opera;

con i successivi decreti n. 11/2018 e n. 13/2018 veniva individuata come contraente ed aggiudicataria dell'incarico la società Rina Consulting, in quanto ritenuta, secondo la valutazione del commissario straordinario, "pienamente aderente alle specifiche tecniche ed esigenze commissariali";

considerato che, per quanto risulta agli interroganti:

il 12 dicembre 1999 la petroliera "Erika", battente bandiera maltese e noleggiata dalla compagnia petrolifera "Total", con un carico di circa 31.000 tonnellate di olio combustibile pesante, si imbatteva in una tempesta e naufragava nel golfo di Biscaglia, a circa una sessantina di miglia dalla costa bretone francese. Si verificava un grave disastro ambientale poiché circa 19.800 tonnellate di olio si disperdevano in mare, provocando la morte di 150.000 uccelli e contaminando circa 400 chilometri di costa. Con sentenza emessa nel gennaio 2008, la Corte penale di Parigi riconosceva la responsabilità per il naufragio della petroliera Erica di Total SA, Giuseppe Savarese (l'armatore), Antonio Pollara (il conduttore) e RINA (la società esperta), condannandoli in solido al pagamento di 192 milioni di euro (280 milioni di dollari). Tale decisione veniva confermata nel 2010 dalla Corte d'appello di Parigi e, successivamente, nel 2012 dalla Corte di cassazione francese, la quale individuava un'ulteriore responsabilità per imperizia in capo alla Total;

nel 2012 un incendio ha distrutto la fabbrica di abiti Ali Enterprises di Karachi in Pakistan. L'edificio aveva ricevuto una certificazione dall'azienda italiana Rina per conto del Social Accountability;

il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Genova Cinzia Perroni ha recentemente archiviato, come richiesto dal procuratore ministeriale Marcello Maresca, la posizione di Roberto Cavanna, all'epoca legale rappresentante di Rina Services ed oggi dipendente di Rina Consulting, ovvero la società che aveva attestato, tre mesi prima della tragedia, il rispetto da parte di Ali Enterprises dello standard di sicurezza "SA 8000";

lo studio legale "Ambrosio& Commodo" ha però annunciato l'intenzione di depositare presso il tribunale di Genova un atto di citazione contro Rina Services per una causa civile finalizzata a ottenere un risarcimento per i danni morali subiti dai parenti delle 250 vittime;

il distributore tedesco degli abiti che si producevano nella fabbrica bruciata, la Kik, ha accettato di pagare 6,15 milioni di dollari sotto forma di pensioni a lungo termine per i sopravvissuti e le famiglie delle vittime, per le spese mediche e la perdita di reddito;

nel maggio 2013 la nave "Jolly Nero" urtò abbattendola la torre piloti del porto di Genova, uccidendo 9 persone. L'esame delle certificazioni e degli attestati sulla sicurezza ha convinto il pubblico ministero Walter Cotugno a indagare 35 persone: dirigenti e dipendenti della Rina e della Capitaneria di porto. Nell'aprile 2017 finirono agli arresti domiciliari due ingegneri Rina: Marco Benzi e Giorgio Ceroni, rispettivamente direttore del settore certificazioni e capo area. Sospesi dal servizio il capitano di fregata Marco Noris, all'epoca capo ufficio sicurezza della navigazione a Genova, e il capitano di vascello Antonio Sartorato. Indagato pure l'ammiraglio Luigi Giardino, capo ufficio del sesto reparto sicurezza della navigazione con sede a Roma;

nella notte tra il 28 ed il 29 dicembre 2014 scoppiava un incendio a bordo del traghetto "Norman Atlantic", in rotta tra il porto di Igoumenitsa, Grecia, ed il porto di Ancona, Italia. Seguivano molteplici intense operazioni di soccorso svolte da mezzi esterni per mare e per cielo da parte delle autorità di guardia costiera italiane e greche, con l'assistenza di navi commerciali, della durata di oltre 36 ore, al termine delle quali si contavano 31 vittime. La conformità della nave agli standard richiesti era stata accertata dalla società Rina, contro la quale vi è un processo civile in corso, oltre alle indagini penali, non ancora giunte ad un primo pronunciamento,

si chiede di sapere se, nel valutare le specifiche tecniche della società Rina Consulting, considerato che tra i suoi compiti principali vi sarà il controllo della qualità del lavoro svolto dalle ditte affidatarie dell'incarico di ricostruzione del ponte sul Polcevera, sia stato debitamente valutato che la società stessa o la società capofila della holding di cui fa parte Rina SpA negli ultimi anni siano state sottoposte ad indagini e processi per le vicende descritte.


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