News30 marzo 2019 08:49

Toc toc, passa il Corteo della Liberazione

Anche i cortei del 24 aprile e del Primo maggio rischiano di dover deviare dal percorso storico a causa della sede di Casapound aperta tra le polemiche nel quartiere di Villapiana, come successe col corteo antifascista di ottobre. Il Sindaco sosterrà la richiesta del Comitato antifascista savonese affinché venga ripristinato il tragitto di sempre? Ne parliamo con Franco Zunino, presidente dell’ARCI provinciale, che ha partecipato all’ultima, movimentata riunione

Toc toc, passa il Corteo della Liberazione

Non più tardi di due giorni fa, commentando in Consiglio comunale il famigerato post della consigliera Saccone che inneggiava ai cent’anni dei fasci, il Sindaco Caprioglio ha ribadito il proprio spirito antifascista, ricordando di aver anche subito minacce per la sua partecipazione alla manifestazione di ottobre.

Ricordiamo che in quell’autunno caldo di lapidi devastate e di camicie nere onorate per errore Caprioglio, presente a Madonna degli Angeli per commemorare i sette martiri del Natale di sangue del ‘43, aveva preso l’impegno di chiedere al Prefetto il riprstino del percorso storico.

Il Prefetto in quell’occasione aveva detto no.

Il corteo, più di mille persone che sfilavano sotto la pioggia battente, aveva dovuto quindi transitare in uno stretto imbuto sotto la sede di Casapound (come si vede dalla foto, non il massimo della sicurezza per il passaggio di così tante persone).

Dovrà succedere la stessa cosa per tutti i cortei a venire? Franco Zunino si augura di no, perché deviare le due manifestazioni centrali della vita democratica di Savona sarebbe un (ulteriore) schiaffo alla città.

Il comitato antifascista ha quindi chiesto al Sindaco di sostenere col Prefetto il ristabilimento del percorso storico: una richiesta del tutto naturale dal momento che il Comune è da sempre uno degli organizzatori del corteo della Liberazione.

E qui, a sorpresa, Caprioglio dice no, dichiarando che non vuole più fare da “portavoce”: ma portavoce di chi?

L’Amministrazione comunale, ricorda Zunino, ha il dovere di sostenere la manifestazione principe della Savona democratica, perché la Liberazione è (ancora) la festa di tutti; e il Sindaco non sarebbe portavoce di nessuno se non dei suoi concittadini.

Ne nasce un battibecco, Caprioglio lascia la riunione e a parlare col Comitato restano gli assessori Rodino e Scaramuzza, che forse meno stressati del primo cittadino paiono aver meglio compreso lo spirito della richiesta.

E mentre la data della Liberazione si avvicina, e i veleni continuano a scorrere in maniera neppur tanto sotterranea attendiamo di sapere se, ancora una volta, il corteo sarà condannato a passare nell’imbuto per la gioia dei nostalgici del ventennio.

G.S.