Crisi Complessa10 aprile 2019 15:30

Bombardier in Regione: quale futuro per lo stabilimento di Vado?

Il presidente Toti ha assicurato ai rappresentanti dei lavoratori che chiederà oggi stesso un incontro al Ministero (video)

Bombardier in Regione: quale futuro per lo stabilimento di Vado?

Mattinata di vertenze, per Giovanni Toti: dopo aver ricevuto i rappresentanti di Piaggio per le crisi Piaggio Aero e Laerh ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori Bombardier, che ieri hanno indetto uno sciopero con manifestazione per evitare alla storica azienda vadese il rischio di un indigesto spezzatino (http://www.lanuovasavona.it/2019/04/09/leggi-notizia/argomenti/crisi-complessa-1/articolo/s-10.html ).

Parliamo dell’incontro in Regione con Patrizio Lai della RSU UILM Bombardier: il presidente, preso atto della situazione in cui versa lo stabilimento vadese, ha assicurato che non intende parlare solo con la dirigenza locale del gruppo Bombardier, ma che chiederà oggi stesso un incontro con i vertici della proprietà per avere finalmente risposte concrete sul futuro del sito di Vado Ligure.

I lavoratori chiedono di sapere se il gruppo vuole effettivamente restare in Italia: se così fosse, si domandano, per quale motivo a Vado si dismettono funzioni strategiche (come l’ingegneria) e soprattutto perché non si portano ulteriori carichi di lavoro in Italia?

Qual è insomma la strategia del gruppo, con quali basi rimane sul nostro territorio?

Tutte domande che i lavoratori hanno portato oggi al presidente di Regione Liguria e per le quali Toti assicura che pretenderà risposte certe e rapide.

Di seguito l'intervista a Patrizio Lai di Simona Tarzia e Fabio Palli di Fivedabliu a margine dell'incontro:

 

Questa la nota congiunta di segreterie sindacali e RSU:

Si è svolto in data odierna alla presenza del Presidente Toti, dell’Assessore alle Attività Produttive Benveduti, del Presidente della Provincia Olivieri e del Vice Sindaco di Vado Ligure Falco l’incontro con le Istituzioni Locali chiesto ed ottenuto con la grande mobilitazione dei lavoratori che ieri hanno scioperato per l’intero turno di lavoro con un’adesione pressochè totale all’iniziativa di mobilitazione.
Le Segreterie FIM FIOM UILM Savona e la RSU dello stabilimento hanno ribadito tutta la loro contrarietà rispetto ad una scelta, quella di procedere alla cessione della funzione ingegneria propedeutica alla produzione, assolutamente sbagliata che rischia di essere l’anticamera della chiusura del sito il quale, lo ricordiamo, al termine della produzione delle locomotive DC3 per Mercitalia (quindi a settembre con alcune funzioni in sofferenza già da maggio) non avrà altra produzione.
Abbiamo pertanto chiesto al Presidente Toti di farsi portavoce delle Istituzioni Territoriali presso il Governo circa la gravità della situazione che coinvolge uno storico presidio produttivo ed occupazionale della nostra provincia.
E’ indispensabile che venga quanto prima convocato un tavolo di confronto al MISE, a cui partecipi il Gruppo Bombardier, in cui venga chiesto all’azienda di ritirare la procedura di trasferimento di ramo d’azienda nonchè l’impegno formale a trasferire i tutti i carichi di lavoro legati alle locomotive DC3 a Vado Ligure secondo quella logica industriale di specializzazione dei siti produttivi che il Gruppo ha enunciato ma che non sta rispettando. 
Allo stesso modo è indispensabile che il MISE, dando seguito a quanto sottolineato con la presa di posizione seguita all’incontro del dicembre scorso, si impegni affinchè sia sbloccata quanto prima l’assegnazione dei 14 treni ad alta velocità per cui Bombardier ha presentato due settimane fa l’offerta economica e che garantirebbe due anni di lavoro allo stabilimento.
Occorre mettere il Gruppo davanti ad una scelta: o vengono messe in campo azioni per il rilancio del sito anche attraverso la collaborazione dei Clienti e delle Istituzioni o viceversa serve trovare una soluzione alternativa a Bombardier per evitare la chiusura di un sito industriale presente nel nostro territorio dal 1905 nonchè di una eccellenza nazionale che opera in un settore strategico come la mobilità su ferro. 
Il Presidente Toti si è impegnato a sollecitare MISE, Ministero delle Infrastrutture e Ferrovie affinchè siano formalizzate le azioni che abbiamo descritto e che ha dimostrato di condividere.
Lo sciopero di venerdì 19 aprile, con nuove iniziative di mobilitazione, è confermato qualora non dovessimo avere risposte urgenti alle nostre richieste. Nella consapevolezza del disagio che la lotta per il lavoro genera per una parte della cittadinanza, non intendiamo assistere in silenzio al declino dell’industria del nostro territorio.

Le Segreterie FIM FIOM UILM Savona
La RSU Bombardier Transportation Vado Ligure

G.S.

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