Nel numero sono compresi i 30 lavoratori che sono già in cassa integrazione.
L’impatto sullo stabilimento genovese sarebbe per 22 lavoratori, molto più cospicuo su quello albenganese: 452 lavoratori, di cui 156 a zero ore.
La cassa integrazione, fa sapere l’azienda, potrà essere rimodulata in futuro a seconda delle circostanze: se ci fossero novità sugli ordini, insomma, la situazione ad agosto potrebbe modificarsi.
Se poi dal Ministero arrivassero delle commesse, l’azienda potrebbe organizzare il rientro dei lavoratori.
Una situazione critica, insomma, che difficilmente potrà trovare risposte nell’incontro previsto per il 17 aprile – precedente al vertice al Ministero dello Sviluppo economico previsto invece per il 24: sarebbe preferibile, per i rappresentanti dei lavoratori, che l’accordo sulla cassa integrazione venisse siglato a Roma dopo il 24 aprile e prima del 2 maggio, data d’inizio della CIGS programmata.
LNS
