La denuncia – il reato sarebbe quello di vilipendio contro la Repubblica – è stata annunciata dal questore di Prato in un telex “urgente” inviato il 25 aprile al Ministero dell’Interno: “Si comunica che nel corso delle celebrazioni per la Liberazione, un gruppo di soggetti appartenenti all’Anpi ha contestato con cori e cartelli, poi acquisiti dai poliziotti, il prefetto Scialla e il questore Cesareo” si legge nella lettera riportata stamattina dal Corriere Fiorentino.
Insomma tutto lo Stivale sembra percorso da un doppio binario, alquanto pericoloso: una voglia di laissez faire, laissez passer se le manifestazioni son di Forza Nuova o di Casapound, che vivaddio hanno pur diritto di manifestare, anche quando celebrano “la nascita dei fasci combattenti”, come appunto è accaduto a Prato il 23 marzo scorso.
E per contro una certa diffidenza verso le manifestazioni antifasciste: l’esempio della Fiaccolata del 24 aprile a Savona, deviata per non passar davanti alla sede di Casapound, è finito sulla prima pagina di diversi giornali nazionali, ma se il trend è che i servitori dello Stato si trasformano in querelanti, c’è poco da stare tranquilli.
Denunceranno anche i giornali?