"Lo zolfo rilasciato dalle emissioni delle navi è stato, pochi mesi fa, individuato dalla Agenzia per la Protezione dell’Ambiente dell’Emilia Romagna in quantità significativa a Parma, segno che le emissioni navali che originano dalla Ligura vengono trasportate per centinaia di chilometri nell’entroterra.
Né possiamo dimenticare lo studio condotto a Civitavecchia dal Dipartimento di Epidemiologia del Lazio che ha stimato che la popolazione residente entro 500 mt dal porto è soggetta, per effetto dell’esposizione alle emissioni navali, ad un incremento di mortalità del 51% per malattie neurologiche e del 31% per tumori al polmone.
Quelle stesse navi i cui fumi viaggiano per centinaia di chilometri e stazionano nei nostri porti a motori accesi sotto le finestre dei cittadini, portando morte e malattia, emettono quantità enormi di particolato ultra-fine e di idrocarburi policiclici aromatici, per la gran parte non regolamentati, ai quali è ormai ricondotto oltre all’incremento di tumori, infarti e malattie cardiorespiratorie, un danno grave allo sviluppo del feto e dei bambini.
Fino ad oggi il settore dell’industria marittima è stato, nell’Europa del Sud in particolare, esentato da ogni misura di contenimento delle emissioni in atmosfera e causa, solo a livello Europeo, oltre 50.000 morti premature all’anno. Oggi è il momento per l’Italia di dire basta a questa situazione e cambiare, avendo il coraggio di essere forza trainante, per il nostro ambiente e il nostro futuro".
QUI il testo integrale della lettera inviata ai Ministeri da Cittadini per l’aria onlus, Transport & Environment, Ambiente Venezia, Associazione ambientalista Eugenio Rosmann Monfalcone, Comitato No Grandi Navi - Laguna Bene Comune, Comitato per la Vivibilità Cittadina di Napoli, Comitato Tutela Ambientale Genova Centro-Ovest, Comitato Livorno Porto Pulito, Forum Ambientalista - Civitavecchia, Italia Nostra Ancona, We Are Here Venice, Venezia e Savona Porto Elettrico.