Salute & Veleni08 luglio 2019 07:16

Dio salvi i comitati

Era il 2 giugno scorso, quando a Venezia la MSC Opera era entrata in collisione con un battello turistico. Ieri, durante un temporale nella città lagunare, la prua della Costa Deliziosa è arrivata a sfiorare uno yacht ancorato, altre imbarcazioni e le banchine, riuscendo fortunatamente a evitare l’impatto grazie a una prontissima manovra del rimorchiatore di prua

Dio salvi i comitati

Fortunatamente, appunto. 

Sembra che chiunque abbia la sfiga di abitare in una città portuale italiana si debba affidare alla dea bendata, più che a norme e protocolli di sicurezza.

Insorge il Comitato Nograndinavi, che da anni cerca di protegger Venezia dallo scempio ambientale, dichiarando al Fatto Quotidiano: “Non dovevano uscire con quel tempo e con quel vento. Hanno messo a repentaglio l’incolumità degli abitanti di Venezia. Ai Signori delle Grandi Navi non è servito a nulla quello che è accaduto un mese fa nel Canale della Giudecca?”. 

Ce lo siamo chiesti tutti, e la risposta sembra essere no. Non è servito a nulla. Non ha instillato un dubbio, né il sospetto che forse questi mostri del mare dovrebbero stare lontani da Piazza San Marco.

Né, siamo sicuri, un sospetto sfiorerà le menti dei geniali strateghi savonesi che stan preparando l’ingresso di una nave a gas dalla stazza ragguardevolissima a pochi metri dalla Torretta, dragando i fondali per farle posto fino alle dieci di sera od oltre, domeniche comprese. A spese pubbliche.

E pazienza per il frastuono, pazienza se le pareti degli edifici prospicienti i lavori tintinnano da un mese, pazienza per tutto quello che vien rimescolato nel mare in piena stagione balneare.

Il progresso non può attendere. 

E a temere per la pubblica incolumità sembra essere sempre e solo l’insultatissimo comitato Savona Porto Elettrico, che manda a proprie spese raccomandate urbi et orbi per capire se saremo sufficientemente sicuri, quando la Smeralda entrerà in porto. 

Per chiedere, ancora una volta, l’elettrificazione delle banchine, che tanto inquinamento risparmierebbe ai cittadini.

Che fa, in breve, quel che dovrebbero fare le Istituzioni, che la salute pubblica dovrebbero tutelare prima di ogni altro interesse.

Invece no: ormai sembra chiaro che, a Savona come a Venezia, se qualcuno ci salverà, saranno i comitati.

Qualche immagine istruttiva:

LNS