News26 luglio 2019 17:55

Sanità, partecipate e Carige: la Corte dei Conti randella Toti

Secondo il governatore ligure, dall’analisi della Corte dei Conti “è emersa una valutazione sostanzialmente positiva sui conti della Regione”. Ma andando a leggere...

Sanità, partecipate e Carige: la Corte dei Conti randella Toti

Riportiamo alcuni stralci della relazione della Procura della Corte dei Conti, scaricabile integralmente QUI

L'Azienda Ligure Sanitaria (A.Li.Sa.) 

“Altra criticità, ad avviso della Procura, è quella inerente ad A.Li.Sa., ente strumentale della Regione.

Si prende atto che l'Azienda non ha ancora proceduto alla pubblicazione del bilancio 2018, pur essendo tenuta, ai sensi dell'espresso rinvio fatto dall'articolo 9 della l.r. n. 17/2016 all'articolo 31 del D. Lgs n. 118/2011, all'approvazione entro il 30 aprile di ogni anno - stesso ritardo si è verificato anche per il 2017 .

Forti ritardi, ad avviso della Sezione, si sono verificati anche nella acquisizione dei beni, dei servizi e delle forniture per conto degli enti del Servizio Sanitario Regionale, tanto è vero che, gli stessi, hanno dovuto procedere autonomamente, in via d'urgenza - articolo 3-bis dell'articolo 9 del decreto-legge n. 66/2014, così come inserito 1, comma 421, della legge n. 23^2016.

Altrettanto poco confortanti sono i risultati in merito allo svolgimento della funzione connessa alla definizione del sistema degli obiettivi e dei risultati delle aziende sanitarie e degli altri enti del Servizio Sanitario Regionale, fermi ancora al 2017 per quanto concerne la verifica degli obiettivi assegnati ai Direttori Generali”. (cfr http://www.lanuovasavona.it/2019/07/24/leggi-notizia/argomenti/mezza-politica-2/articolo/carrozzone-alisa-colla-sulle-poltrone.html)"

 

Le partecipate 

"La struttura delle partecipazioni societarie dalla Regione (...) risulta molto complessa e ruota attorno alla società Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico - FILSE - S.p.A., che assume il ruolo di holding operativa, e che costituisce, insieme a tutte le altre società partecipate indirettamente dalla Regione, il Gruppo FILSE 

(...)

La Procura condivide pienamente le criticità rilevate dalla Sezione circa l'apertura alla partecipazione da parte di soci privati - innovativamente prevista dalle direttive 2014/24/UE, 2014/25/UE, 2014/23/UE e recepite nell'articolo 5 del D. Lgs. n. 50/2016 - nel capitale sociale di Liguria Digitale S.p.A., così come prevista dall'articolo 3 della legge regionale n. 33/2016.

A tal fine, l'articolo 16 del D. Lgs n. 175/2016, rubricato "società in house", al primo comma, ammette la partecipazione di capitali privati, in tali società, solo se la partecipazione è prescritta da norme di legge ed a condizione che non comportino controllo o potere di veto, né l'esercizio di un'influenza determinante sulla società partecipata.

Su questo aspetto la Sezione richiama, a tal proposito, i pareri resi dal Consiglio di Stato in data 10 ottobre 2018 e 17 aprile 2019 le cui conclusioni, pienamente condivisibili anche da parte di questa Procura, sono nel senso che l'ingresso di soci privati nel capitale delle società in house deve essere prescritta dalla legge e non meramente consentita e la disposizione di legge deve essere necessariamente statale, trattandosi di materia attinente alla concorrenza, tranne nei casi in cui l'oggetto sociale dell'organismo in house afferisca a materia di competenza esclusiva regionale.

Nel caso concreto, la norma regionale che autorizza la partecipazione di capitali privati interviene in materie che non rientrano nella competenza esclusiva regionale, in quanto i servizi digitali possono configurarsi quale materia trasversale che tocca ambiti di competenza esclusiva statale (...)

La Procura, poi, aderendo a quanto sostenuto dalla Sezione, nutre forti perplessità sull'operazione triangolare che vede coinvolti FILSE S.p.A., IRE S.p.A. ed IPS S.p.A.

(...)

Forti perplessità si manifestano anche con riferimento alla società Parco Tecnologico della Valbormida s.r.l., sia con riferimento ai presupposti di mantenimento di detta società, sia con riferimento alla natura di determinati trasferimenti effettuati da parte di FILSE.

La società Parco Tecnologico s.r.l. ha conseguito perdite complessive, nel periodo 2014-2017, per un importo di euro 5.834.383,82, di cui 5.721.007,79 a carico della quota destinata al fondo POR 2007-2013 Azione 1.1. ed euro 113.376,03 a carico di FILSE S.p.A.

Sebbene la Regione affermi che "il trend economico della società è progressivamente in miglioramento... [omissis]..." la Procura non può non rilevare, dall'esame dei conti economici della società, valori della produzione poco significativi e, comunque, non in grado di coprire i costi fissi che ogni anno si generano dalla gestione caratteristica.

Ma, ancor più grave, sembra essere la situazione finanziaria della società stessa, al punto che FILSE è costretta a trasferire somme - a titolo di anticipazione/mutuo - per far fronte ai debiti tributari della società controllata in questione.

(...)

La Procura ritiene, ulteriormente, di doversi soffermare su due società - Liguria Ricerche S.p.A. e Liguria International S.p.A. - che, non pare, siano state oggetto di adeguate misure da parte della Regione in sede adozione del piano di razionalizzazione.

Per quanto concerne la prima società - Liguria Ricerche S.p.A. - la stessa, in quanto società in house della Regione beneficia dell'affidamento diretto delle prestazioni di servizi ma, anziché svolgere direttamente l'attività, si rivolge al mercato.

Così facendo, ci si chiede per quale ragione la collettività ligure debba sostenere costi aggiuntivi, pari al costo del personale della società medesima - incrementatosi notevolmente tra il 2015 ed il 2016, essendo passato da circa 500 mila euro ad 1 milione e mezzo di euro - per l'ottenimento di un servizio che potrebbe essere ottenuto direttamente dalla Regione, senza la costosa e poco utile attività di intermediazione di una struttura societaria che, ogni anno, genera costi per circa 2 milioni di euro. 

Per quanto concerne la società International S.c.p.A. la Procura non può che condividere le conclusioni a cui giunge la Sezione, in quanto l'attività svolta dalla medesima è esattamente sovrapponibile all'attività svolta dalla società Promos Italia S.c.r.l. e, quindi, il mantenimento di entrambe le società, sembra porsi in contrasto con quanto previsto dall'articolo 20, comma 2, lett.) c) del D. Lgs. n. 175/2016, in merito a partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali."

 

"In definitiva, richiamando i profili rilevati, la Procura non può non evidenziare che (...) l'azione della Pubblica Amministrazione, sia che si svolga secondo il modulo autoritativo, sia che si svolga con il modulo privatistico, deve essere informata, oltre che al principio di legalità, anche ai principi di economicità, efficienza ed efficacia, parametri, questi ultimi, che concorrono a conformare l'azione amministrativa medesima sotto il profilo della legittimità. (!! n.d.r.)

Si deve rammentare ed ammonire, pertanto, che nella erogazione dei servizi, a parità di prestazioni sotto il profilo qualitativo, la Pubblica Amministrazione deve percorrere la strada più economica."

 

La dirigenza della Regione

"Come evidenziato dalla Sezione, nel corso del 2015 è entrata a regime anche la riforma della dirigenza in base alla quale i direttori generali, precedentemente assunti con contratto di diritto privato ed inquadrati extra dotazione organica, sono stati ricondotti all' interno del ruolo della dirigenza la cui dotazione organica è stata, conseguentemente, ampliata.

Dalla Relazione della Sezione si evince che il rapporto sulla performance della dirigenza 2017 (...) riferisce di un risultato ampiamente positivo: "complessivamente il 96,3 per cento degli obiettivi del 2017 è stato raggiunto al 100 per cento e il 3,7 per cento è stato parzialmente raggiunto con una media tra l'80 e il 99 per cento".

Per l'anno 2017, le somme destinate alla performance individuale dei dirigenti sono state euro 753.050,18, mentre per la performance organizzativa sono stati corrisposti euro 188.795,90.

Tuttavia, dalle risultanze istruttorie della Sezione, risulta che l'individuazione di numerosi obiettivi è generica ed indeterminata". 

 

Carige

"La circostanza che la somma di € 114.491.633,35 destinata al pagamento di quote del prestito obbligazionario 2004–2034 sia depositata su un conto corrente di Banca Carige, ha indotto la Sezione a fare una ricognizione della complessiva liquidità giacente, anche tramite società direttamente partecipate al 100%, sull’Istituto bancario, peraltro in gravi note difficoltà finanziarie, ammontante a € 184.716.841,28.

(...)

La Sezione, pur comprendendo le valutazioni politiche esposte dall’Ente territoriale, non può non richiamare il medesimo a continuare a prestare la massima attenzione sulla evoluzione della nota situazione di grave difficoltà finanziaria dell’Istituto, in modo da essere in grado di adottare tempestivamente,ove se ne ravvisasse la necessità, le misure idonee a salvaguardare le risorse liquide ivi stanziate. "

 

Auguri (n.d.r.)

LNS