Non tutti i savonesi amavano Sandro Pertini; questo è risaputo.
Perfino nella variopinta casa socialista aveva qualche detrattore.
Gli rimproveravano di non aver mai fatto nulla per la propria città.
Dimenticando, o forse ignorando che fu, per esempio, Sandro negli anni Settanta a sbloccare i finanziamenti statali per la costruzione dell'ospedale a Valloria.
E chi visse in prima fila quel regalo alla comunità savonese ricorda anche la minaccia di Pertini: "Guai se andate a dire che è merito mio", Egli non aveva bisogno di marchette.
Oggi i Savonesi lo ricordano oltraggiandone la memoria con una colletta destinata alla realizzazione di una statua nel complesso residenziale dell'ex San Paolo.
Difficile dire chi sia il genio che ha ideato la questua.
Crediamo gli convenga stare nascosto.
Difficile anche giustificare la condivisione degli amici del Presidente.
Siamo sicuri però che a Pertini andrebbe di traverso il sigaro se sapesse della bella pensata dei suoi concittadini.
Un'ultima riflessione: una volta che i privati fanno un buon intervento di riqualificazione urbanistica, era proprio il caso che il Comune rovinasse tutto con la colletta?