Mercoledì 6 novembre è una data emblematica: scade il Bando che avrebbe permesso di mettere in sicurezza e salvaguardare l'area del Monte Ornato.
Se stasera saremo in tanti dimostreremo la nostra amarezza per questa grande occasione mancata e la nostra presenza avrà un valore simbolico, ma anche concreto! Uniti non da un colore politico, ma dalla consapevolezza che il prezzo che dovremo pagare per le nostre inadempienze e la nostra superficialità presto diventerà troppo alto.
Una camminata capace di orientare i nostri passi e il nostro sguardo verso un’unica direzione, verso un obiettivo comune. Speriamo che la luce delle nostre torce, che quella sera porteremo fino alla chiesetta, sia foriera di altre opportunità volte alla tutela di quel luogo, occasioni troppo spesso mancate a causa del disinteresse di chi preposto a salvaguardarlo. Quello che vorremmo passasse è un messaggio di condivisione verso un argomento importante per la nostra città e per il futuro di chi la vivrà. La tutela ambientale e del nostro patrimonio storico dovrebbero essere valori imprescindibili. Ognuno di noi dovrebbe sentirsi in dovere di fare qualcosa, anche un piccolo gesto, pur di non restare a guardare. Riteniamo di dover agire concretamente, perché la storia, contrariamente a quanto ci viene insegnato, non viene scritta solo dai grandi personaggi, ma da tutti noi che, quotidianamente, con le nostre azioni o non azioni, accettiamo o rifiutiamo o modifichiamo quanto le leggi o le tradizioni ci trasmettono.
Insieme dobbiamo promuovere uno sviluppo giusto, che sia rispettoso dell’ambiente in cui viviamo, proteggendo e tutelando fattori naturalistici e salvaguardando gli elementi artistici e culturali, quelli che nel nostro paese troppo spesso non sono valorizzati, perché vengono dati per scontati e soprattutto considerati non una risorsa, ma un peso economico, progettuale, gestionale e burocratico.
Le Amministrazioni dovrebbero farsi carico della tutela dell’ambiente naturale, della storia e della propria cultura preservandola e rivalutando i valori veri della nostra società, iniziando proprio dal rispetto della storia che ci ha condotto fin qui. Ma spesso accade l’esatto contrario e può succedere che una Giunta, dopo Ordini del giorno rimasti nel cassetto, impegni promessi, inutili riunioni fatte di parole vuote, dopo rassicurazioni di ogni ordine e grado, decida di rinunciare a un finanziamento di oltre mezzo milione di euro per un Progetto volto alla salvaguardia di un’area più volte percorsa dal fuoco e quindi ad alto rischio incendio. La stessa Giunta che non ne ha compreso la valenza, altrimenti non avremmo dovuto pregare per essere ascoltati o perché fossero comprese le nostre motivazioni, ma sarebbe stata essa stessa a farsene promotrice.
Questa una delle principali ragioni che hanno indotto l’Associazione GPN2010 a organizzare, in collaborazione con OSA Outdoor Sport Activity, un’associazione che nasce proprio per promuovere il territorio savonese attraverso percorsi urbani e sentieri, una Camminata non competitiva, con partenza da Piazza Sisto IV e arrivo alla chiesa della Madonna degli Angeli . I camminatori verranno condotti attraverso il bosco, seguendo un piccolo sentiero che nel corso dei secoli è stato apparentemente dimenticato, ma che ci appartiene perché parte integrante del nostro bagaglio storico e culturale. Un sentiero finalmente “ritrovato” grazie al contributo della Fondazione De Mari, che ci ha permesso di renderlo nuovamente percorribile e proprio sul sentiero apparirà qualcuno che ci porterà a ritroso nel tempo. La chiesa per una sera ritroverà la sua Voce e la sua Luce e una lanterna illuminerà antiche parole che riecheggeranno come trasportate da un soffio di vento.
La Madonna degli Angeli è un luogo del cuore e dell’anima, pieno d’incanto, da salvaguardare e da tramandare alle generazioni future perché la natura, il paesaggio, le tradizioni, la fede e i ricordi sono parte fondamentale della storia; sono la nostra ricchezza, la forza del passato e la risorsa per il futuro! La collina della Madonna degli Angeli è un luogo ricco di cultura e di fede, ma è anche particolarmente importante a livello ambientale, infatti sono presenti sorgenti di biodiversità come agrumi, olivo, vite e piante aromatiche.
Il nostro “Luogo del cuore” ha bisogno di aiuto, concreto e rapido, prima che il tempo ancora una volta cerchi di portarsi via un “pezzo della nostra storia”. I ricordi sono piccoli frammenti della nostra esistenza, fatti di parole, gesti, emozioni e profumi, non sono altro che istanti persi nel corso della nostra vita, ma ritrovati tra le pieghe della memoria. E lì sul sagrato di quella piccola chiesa i ricordi di tanti savonesi si specchiano nella memoria restituendoci la loro immagine. Come non ripensare con nostalgia al giallo acceso dei fiori della ginestra che colorava le pendici del Monte Ornato, al profumo della mimosa in fiore, al dolce gusto dei corbezzoli, alle violette che a primavera coloravano i prati di grandi macchie viola, come sulla tavolozza di un pittore; all’agrifoglio e al muschio che grandi e piccini raccoglievano per adornare i loro presepi, quando ancora non esistevano i sacchettini di muschio sintetico da “raccogliere” distrattamente sullo scaffale di un supermercato.
Tante vicende a noi tramandate e chissà quante dimenticate, che nel corso dei secoli hanno caratterizzato la storia di questo piccolo edificio e del territorio che lo abbraccia; a esse si sono intrecciate, decennio dopo decennio, le storie di tante famiglie savonesi, di tante persone nate e cresciute nell’amorevole abbraccio della Beate Marie Angelorum.
All’imbrunire di mercoledì sei novembre, i cittadini sono invitati a volgere lo sguardo verso il monte Ornato quando, al tramonto, un fascio di luce illuminerà quel piccolo “grande” edificio, martoriato dallo scorrere inesorabile del tempo e dall’insensibilità degli uomini, facendolo brillare nell’oscurità.
Poco più su un altro edificio storico, il forte della Madonna degli Angeli, lascerà il suo segno luminoso nel cielo.
La Madonna degli Angeli, nel simbolico abbraccio della luce apparirà nel buio della notte a ricordare ai savonesi che, nonostante tutto, è ancora lì come quasi cinque secoli fa, a “proteggere” la vita che da allora scorre silenziosa tra Essa e il mare.
Noi stessi “siamo” la storia: sta a noi avere cura delle “antiche mura”, riparandole e conservandole, ricordando leggende e rimembrando il tempo passato per arricchire ciò che facciamo nel presente. Il passato ha gettato le fondamenta, e noi ci sosteniamo su di esse. La natura, le tradizioni e i ricordi sono la nostra ricchezza, la forza del nostro passato e la risorsa del nostro futuro.
Il volontariato è una possibilità, o meglio una risorsa, spesso purtroppo l’unica, per fermare il degrado e l’abbandono. Non lasciamo che l’indifferenza, l’incuria, il trascorrere inesorabile del tempo o le spirali burocratiche neghino un futuro a un luogo che custodisce i ricordi di tante generazioni di savonesi che lì “si sentono a casa”.
Grazie di cuore a tutti i volontari e a chi collaborando con noi ha permesso l’organizzazione di questa serata. Desiderio di tutti noi è che il tempo, per un attimo sospeso nell’aria fredda e buia della notte, d’un tratto ritorni a scorrere riportandoci alla realtà, ma lasciando un ricordo che speriamo vi abbia scaldato il cuore e l’animo.
AssociazioneGPN2010