Marco Ravera, consigliere di Rete a Sinistra in Consiglio comunale a Savona, ricorda: "Quando proponemmo la sospensione della gara relativa alle pubbliche assistenze, nel 2017 nel 2018 e nell'ultima mozione presentata da tutta l'opposizione e approvata nello scorso Consiglio comunale, la Lega, che "vanta" l'assessore regionale competente, ci ha sempre attaccato accusandoci di demagogia e di voler passare sopra la legge. Tutto era già deciso, nulla si poteva modificare.
Oggi, tuttavia, è la stessa Alisa, l'agenzia regionale competente, a dire che il bando verrà revocato. Una vittoria per le pubbliche assistenze.
Una vittoria per i cittadini.
Una vittoria per le opposizioni.
Una brutta sconfitta o peggio una brutta figura per la Lega che, senza la propaganda anti migranti, non è in grado di amministrare un condomino, figurarsi una regione o un comune."
Della stessa idea Barbara Pasquali (Italia Viva): "Come forze di opposizione avevamo chiesto con determinazione nello scorso Consiglio Comunale con un Ordine del Giorno votato anche da parte della maggioranza, ma con voto contrario della Lega!
Avevamo evidenziato le contraddizioni tra il bando di gara, appunto, e la legge regionale che determinava disparità di trattamento per le pubbliche assistenze. Questa decisione é la conferma che la nostra presa di posizione non era semplicemente una “bandierina” politica ma evidenziava una gestione pasticciata e scorretta da parte della Regione e dell’Assessore Viale in particolare".
Sull'argomento interviene anche il Gruppo Pd in Regione Liguria: "La sospensione del bando di gara per i trasporti sanitari interni annunciata da Alisa è una vittoria di ANPAS, Croce Rossa, CIPAS e delle opposizioni.
L'assessore Viale ha cambiato idea. Per settimane la Giunta Toti ha provato a dire che la gara e la legge andavano in parallelo e che avevano due oggetti diversi, tanto che la norma retroattiva prevista nella legge, secondo Viale, non era applicabile al bando di gara. Finalmente ora l'assessore ha capito che la gara andava sospesa, visto che era in aperta contraddizione con la legge.
Il Pd aveva presentato un ordine del giorno per chiedere la revoca o quantomeno la sospensione del bando e molti Comuni liguri avevano fatto la stessa cosa. Oggi l'ha capito anche la maggioranza di centrodestra.
Ora la Regione faccia il regolamento attuativo della legge, definisca quali siano i servizi qualificati e butti nel cestino della spazzatura il bando di gara."
Ma la sanità savonese ha altri problemi: "Il nuovo ricorso al Tar presentato dal Policlinico di Monza contro il bando per l’assegnazione della gestione degli ospedali di Albenga e Cairo Montenotte è un argomento delicato che va affrontato con cautela, visto che in ballo ci sono i tanti pazienti di questi due nosocomi e la grande professionalità del personale medico, infermieristico e amministrativo che, da solo, regge le intere sorti di queste due strutture. Detto questo, però, non si può tacere rispetto al grande pasticcio che si è generato da questa privatizzazione che, come Pd, abbiamo sempre criticato. Non voglio entrare nel merito di una contesa fra soggetti privati (anche se leggendo le motivazioni del ricorso ci sarebbe molto da dire), resta il fatto, però, che la revoca della privatizzazione chiesta da me e da tutto il Gruppo del Partito Democratico in Regione Liguria aveva una sua logica" dichiara il consigliere Mauro Righello.
"Adesso ci troviamo in una situazione drammatica per la sanità savonese: l’ospedale di Cairo Montenotte deve fare i conti con la scure del ricorso al Tar; Albenga oltre alla spada di Damocle del ricorso è nel caos più totale visto che mancano persino i medicinali e i primari sono costretti a reperirli fuori regione; a Pietra Ligure le sale operatorie funzionano a singhiozzo per la mancanza di anestesisti (una situazione tamponata, momentaneamente, dalla generosa disponibilità dei medici volontari del San Martino che al pomeriggio raggiungono il Santa Corona per garantire la continuità degli interventi); mentre il San Paolo di Savona deve fare i conti con una cronica mancanza di personale.
Questo è ciò che accade nei quattro ospedali dell’Asl 2 savonese a causa della cattiva gestione della Giunta Toti-Viale. Un pasticcio enorme che oggi si manifesta in tutta la sua interezza.
A fronte di tutto questo la richiesta della revoca della privatizzazione di Cairo e Albenga appare sempre di più come una necessità, anche perché oggi ci sarebbero tutte le possibilità per realizzare a Cairo un ospedale di area disagiata visto che il Governo ha triplicato i fondi per la sanità. Inoltre si potrebbero trovare altri soldi dalla soppressione di Alisa, una sesta Asl untile e costosa, visto che conta un dirigente ogni 3,8 dipendenti."