Queste le informazioni salienti riportate da Toti al termine della riunione in prefettura a Genova:
Alcuni casi di isolamento volontario già li conosciamo: al caso di Levanto se ne è aggiunto uno a Rapallo, uno nell’albenganese, un quarto caso potrebbe essere nella zona di Lerici. Potrebbero naturalmente aggiungersi altri casi (alla fine della conferenza stampa il presidente ha parlato di accertamenti su due persone a Savona provenienti dall'area di Lodi, che hanno chiamato il 112, ora monitorate).
È un obbligo civile segnarsi al 112 in caso di ritorno da zone colpite, Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia - o dall'estero.
Chiunque abbia un dubbio sulle sue condizioni non vada ai pronto soccorso ma si rivola al 112. Ogni 118 ha un’ambulanza apposita con personale formato.
Al momento non abbiamo casi conclamati in Liguria, abbiamo 150 posti letto in tutta la regione più l'hub San Martino, i nostri ospedali e i nostri infettivologi sono pronti.
Nel caso siamo pronti ad affrontare un’emergenza che ad oggi ancora non c’è.
Nel pomeriggio aspettiamo l’emanazione delle linee guida Ministeriali e la pubblicazione del decreto, al di là delle bozze che circolano.
Stiamo predisponendo un’ordinanza regionale che preveda elementari precauzioni, nel pomeriggio la condivideremo con sindaci e prefetture.
La decisione di chiusura dell’università da parte del Rettore non è stata concordata con nessuno di noi, è unilaterale: una decisione che - perlomeno nella forma - non condividiamo assolutamente. Ragionevole la prudenza, ma decisione non condivisibile nel metodo.
Se nelle prossime ore il governo interviene con norme sufficientemente chiare ovviamente valuteremo le indicazioni in modo opportuno.
Le misure regionali non entreranno in vigore prima della mezzanotte.
Qui il video: https://www.facebook.com/EnteRegioneLiguria/?epa=SEARCH_BOX