La situazione in Italia
Totale guariti 724 (oggi 102)
Totale deceduti oggi 97
Totale deceduti con coronavirus 463
Totale contagiati 9172
Se molti non hanno compreso che non ci si deve spostare verso il mare o la montagna, molti restano in città ma non rinunciano alla movida e agli aperitivi in massa, in tutte le Regioni italiane.
Tanto da costringere il New York Times a chiedersi se gli italiani sanno seguire le regole ricordando che “Domenica scorsa sembrava che i viaggiatori si precipitassero sui treni fuori dalla Lombardia prima che il decreto entrasse in vigore, mentre esperti sanitari e funzionari imploravano il pubblico di rispettare la legge e agire in modo responsabile".
Continuando a ignorare appelli e ordinanze si rischia di far precipitare la situazione e di costringere le autorità a misure ancor più stringenti: Massimo Galli, che dirige il reparto di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, dichiara a Repubblica che è opportuno chiudere i locali non solo nelle zone rosse. “Gli adolescenti si considerano immortali, ci siamo passati tutti. Ma così rischiano di avere la responsabilità di portare a nonni e genitori un cliente assai più dannoso che per loro. A costo di essere detestato, dico che i locali e i punti di aggregazione vanno chiusi pure nelle regioni non ancora intensamente coinvolte dal problema”.
Il ministro Boccia in conferenza stampa: abbiamo dovuto prendere atto nostro malgrado che il buonsenso non ha funzionato, e chiudere per decreto gli impianti sciistici.
Appare sempre più probabile che non si rientri a scuola prima di aprile.
Tra ieri e oggi si sono verificate da nord a sud gravi rivolte nelle carceri italiane, dove i detenuti chiedono garanzie contro il contagio da coronavirus e rinnovano la richiesta di interventi per ridurre il sovraffollamento, oltre subire limitazioni negli incontri coi familiari.
Grave il bilancio a Modena: 6 morti. Rivolte in corso anche a San Vittore e Rebibbia.
Rifondazione Comunista - Sinistra Europea: “Evitiamo la demagogia. Su quanto è accaduto in queste ore e sulle morti è doveroso fare piena luce. La situazione di sovraffollamento era nota e la denunciamo da tempo.
Sono necessarie misure razionali a partire dalla sospensione della detenzione per anziani e malati. Vanno facilitati per i tanti e le tante che ne avrebbero diritto, le eventualità di sospendere la pena, il ricorso alle misure alternative alla detenzione e va predisposto un piano di indulto con effetto immediato per chi è responsabile di reati minori o ha pene inferiori ai tre anni, bloccare nuovi ingressi per reati minori.
Alla sospensione dei colloqui con i familiari va data un’alternativa rendendo quotidiana la telefonata settimanale aumentandone la durata. Va dimostrata attenzione alla situazione della sanità penitenziaria. A maggior ragione vanno svuotati immediatamente i centri per il rimpatrio (CPR) e va garantita una accoglienza in piccole strutture ai richiedenti asilo in attesa di una risposta.
Non bastano rivolte che in poche ore hanno già causato almeno 8 vittime per richiedere un intervento intelligente dello Stato?” si chiede Maurizio Acerbo.
Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato nella consueta conferenza stampa: "Ora che il coronavirus ha messo una base in così tanti Paesi, la minaccia di una pandemia è diventata molto reale. Ma sarebbe la prima pandemia nella storia che potrebbe essere controllata. La linea di fondo è: non siamo in balia di questo virus", ha detto. "Ci sono molti esempi di paesi che le misure funzionano. Cina, Italia, Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti e tanti altri paesi hanno attivato misure d'emergenza per il Covid-19”.
La situazione in Liguria
Contagi 101
Decessi 9, uno all'ospedale di Albenga e uno all'Evangelico (Genova)
Ospedalizzati 75, in intensiva 17
Toti rinnova l'appello ai turisti a rimanere - o ritornare - a casa, in ragione soprattutto del fatto che il sistema sanitario ligure non è tarato per tutte le persone che potrebbero doverne usufruire.
DATI
Totale positivi: 101 in Liguria.
Di questi, 75 sono ospedalizzati suddivisi tra:
Asl 1 - 11
Asl 2 - 21
San Martino - 21
Evangelico - 2
Galliera - 7
Asl 5 – 13
A domicilio: 26
Sorveglianza attiva: totale 617 persone in Liguria. Di cui:
Asl 1 - 126
Asl 2 - 277
Asl 3 - 146
Asl 4 - 33
Asl 5 - 35
DATI NUE 112
Aggiornamento dalle ore 00:00 alle ore 17:00 di oggi (in parentesi dalle ore 17:00 del 8 alle 17:00 del 9 marzo)
Chiamate totali alla Centrale 112 Liguria: 3874 (5502)
Chiamate gestite: 2209 (3486)
Transitate al PSAP2: 1256 (2034)
Filtrate: 953 (1455)
Informazioni: 634 (1107)
Altro: 1665 (2013)
Chiamate passate alle cinque centrali dell’emergenza sanitaria: 1026 (1611)
118 Genova: 476 (759)
118 Savona: 156 (240)
118 Imperia: 140 (225)
118 La Spezia: 143 (206)
118: Lavagna: 67 (126)
Altri fuori Regione: 44 (55)
Dati delle chiamate per Coronavirus: 634
187 sono state trasferite alle 5 centrali 118 della Liguria
292 sono state trasferite ai reperibili di igiene delle diverse ASL dicendo agli utenti di rimanere a casa, non recarsi in PS e che verranno ricontattati
155 per informazioni
La polizia di frontiera ha respinto, ieri sera a Genova, un gruppo di persone provenienti dalle zone rosse del Nord Italia che volevano imbarcarsi su un traghetto Tirrenia diretto in Sardegna.
Nel frattempo è’ stato firmato il decreto che consente di attivare misure di formazione professionale a distanza come misura per limitare la diffusione del virus, e la Regione ha predisposto una nota esplicativa all’ordinanza firmata ieri e pubblicato il modulo che deve essere compilato da parte di chi è in Liguria per esigenze lavorative o di salute.
Trovate tutto a questo link: http://www.lanuovasavona.it/2020/03/09/leggi-notizia/argomenti/news-1/articolo/ordinanza-turisti-da-zone-rosse-la-regione-emana-nota-esplicativa.html