“Su questa strada vogliamo che l’Europa ci segua” - afferma il primo ministro che prosegue: “Siamo consapevoli che questo decreto non basterà: domani ci vorrà un piano di ingenti investimenti per ricostruire il tessuto economico e sociale italiano”.
Il ministro Gualteri interviene per specificare che il decreto, che mette in campo 25 mld di denaro, è una prima risposta: si è deciso di “utilizzare tutto il limite di indebitamento netto autorizzato dal Parlamento".
Tra le altre misure decise, un finanziamento aggiuntivo “molto significativo” per sanità e protezione civile, quasi 3 miliardi e mezzo (necessario e sufficiente, secondo il ministro Catalfo, per affrontare l'emergenza)
10 miliardi di sostegno all’occupazione e per la difesa del reddito, affinché nessuno perda il posto di lavoro a causa del coronavirus;
estesi gli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori dipendenti e copertura per gli autonomi e gli stagionali;
estesi congedi parentali e voucher baby sitter;
sostegno aggiuntivo al reddito per chi andrà a lavorare con un aumento in busta paga per questo mese.
in ultimo la misura più poderosa: una iniezione di liquidità nel sistema del credito (che dovrebbe portare a 340 mld di finanziamenti all’economia reale).