Oltre a minacciare, neppur troppo velatamente, che se la maggior parte degli italiani non scarica la app possiamo dire addio alla fine delle limitazioni, lo stracommissario garantisce che saranno rispettate sia la sicurezza nazionale sia la privacy.
Si guarda bene però dal dirci come.
Di mascherine non si parla più: “l’argomento mascherine ha lasciato il passo ad altri argomenti”, dice Arcuri.
Già, ma l’argomento mascherine ha lasciato anche tanti morti sul campo, specie tra i sanitari cui era stato detto di non indossarle, come sta emergendo dalle inchieste di questi giorni.
Le parole più gravi restano quelle sulle facilitazioni sanitarie per chi installerà la app, che siamo sicuri domani verranno prontamente rettificate all’insegna del “sono stato frainteso”, locuzione preferenziale degli ultimi decenni.
Impari il commissario a non fraintendere la Costituzione, che per tutti prevede uguali libertà e uguali diritti, compreso quello alla salute.
Se poi il commissario vuol farsi paladino della salute pubblica può iniziare a tracciare gli inquinanti, che in Europa causano 400mila morti ogni anno.
Gliene saremo grati.