Si arrabbia con tutti, il Leone Trockij con usufrutto sulla villa dell’Argentario che ha pure causato qualche grattacapo alla storica compagna Myrta Merlino, prima di una provvidenziale “sopraggiunta compatibilità paesaggistica”.
Se la prende coi farmacisti, coi liberisti da divano, con due società di distribuzione che “hanno mentito”, afferma: ma allora se sa chi sono cosa ci fa in TV, perché non è ancora alla Guardia di Finanza a denunciare l’evaporazione colposa di 12 milioni di mascherine?
Coi giornalisti poi non ne parliamo: guai a fargli una domanda imbarazzante, come ben sa la povera Giulia Presutti di Report.
Quello ti rimanda a lavare i piatti come non avessimo mai smesso.
Lui le critiche le accetta solo dai cittadini, ha detto.
Quel che forse non sa il compagno Arcuri è che son proprio i cittadini che vorrebbero lapidarlo, dal momento che dobbiamo ringraziare il suo illuminato agire se in tutto lo Stivale non si trova più una mascherina a pagarla oro.
E meno male che a costui, evidentemente ignaro delle elementari regole del mercato, è stata affidata nientemeno che Invitalia, che “guida” dal 2007 con risultati che si possono ben vedere dagli eccellenti traguardi raggiunti dalle aree di crisi complessa.
Liberateci almeno dalla finta sinistra, se proprio non siete in grado di fornircene una vera.