Eh sì perché l'ex ministro sta dialogando da tempo, sotto traccia, con il Pd, per presentare alle Regionali una coalizione moderata che gli consenta di sconfiggere l'odiato Toti e di riconquistare un ruolo nell'agone politico nazionale.
Dicono sia stato il redivivo Burlando a persuadere Scajola dell'opportunità di un'alleanza dei moderati.
O forse Burlando ha aiutato Zingaretti a trovare una strategia per la Liguria, suggerendogli di guardare appunto all'ex ministro e al suo desiderio di vendetta nei confronti di Toti.
Fatto sta che è saltato fuori il nome di Mannoni, che non esalta Scajola, ma che ai suoi occhi è sempre meglio di un altro giornalista, Ferrucio Sansa, inviso anche a mezzo Pd.
Di questa alleanza moderata dovrebbero entrare a far parte i Cinquestelle che non avrebbero remore se il candidato condiviso fosse Sansa, ma con Mannoni il discorso si fa più difficile.
Per questa ragione la partita nel centrosinistra è ancora aperta.
Con possibili evoluzioni clamorose, come un patto Scajola-Pd in vista delle Comunali del prossimo anno.
Nel frattempo, Mannoni si congeda: ringrazio, ma non è il caso.