La possibile sperimentazione in Liguria della app Immuni ha causato qualche imbarazzo nella maggioranza: Toti dapprima sprizzava orgoglio da tutti i pori (la sperimentazione era, secondo lui, “il riconoscimento del lavoro fatto”) ma la Viale gli ha rovesciato addosso un bel secchio d’acqua gelata dichiarando che i liguri non dovranno esser usati come cavie.
Allora è stato l’ufficio stampa regionale a tentare di metterci una pezza, con un comunicato che dice tutto e il contrario di tutto:
“Alla richiesta del Ministro degli Affari Regionali circa la possibilità che la Liguria sia tra le Regioni capofila della sperimentazione del App Immuni, la Presidenza della Regione ha manifestato una disponibilità, ove vi siano le condizioni, ancora tutte da appurare. Si tratterebbe di un riconoscimento della qualità del sistema sanitario ed informatico ligure, evidenziata anche dal viceministro della Salute Pierpaolo Silieri (sotto scorta, ndr) nella sua visita di ieri.
Nei fatti, dopo un approfondimento tenutosi ieri in sede di Conferenza delle Regioni, non esaustiva, non è ancora chiaro se vi saranno le condizioni e neppure quando potrà partire tale sperimentazione. Non sono ancora chiari infatti ne’ i procedimenti, ne’ gli impegni, ne’ il reale utilizzo della App stessa. Al momento non sono ancora neppure cominciati gli incontri tecnici per verificare la compatibilità di tale idea. Così come, almeno stando a quanto si legge, è ancora in corso un dibattito politico-parlamentare sulla compatibilità del sistema con le leggi sulla privacy vigenti nel nostro paese.
Regione Liguria è e rimane disponibile ad approfondire tutti i temi di contrasto al Covid con il Governo, ove questi possano risultare utili ai cittadini liguri e al paese.
Dopo gli opportuni approfondimenti, le decisioni circa la App immuni verranno quindi prese con leale collaborazione istituzionale nel solo interesse dei cittadini della Liguria.”
Ogni altra considerazione fa parte del legittimo dibattito politico, ferma restando la possibilità di chiunque, trattandosi di una applicazione volontaria, di non usare questa opportunità, ove essa si concretizzi.”
Toti si spinge oltre: “prego tutti di non anteporre, ancor prima di approfondire i fatti, gli interessi e le posizioni di partito agli interessi istituzionali di una comunità. Fermo restando la possibilità per tutti, compresi gli esponenti politici, di non scaricare l’applicazione, che, come è naturale in uno Stato di Diritto, resta su base assolutamente volontaria”.
“Compresi gli esponenti politici”: mah.
Insomma la app Immuni del supercommissario Arcuri è un pasticcio da qualsiasi parte la si guardi.
Nel frattempo il nuovo macchinario che - secondo le entusiastiche dichiarazioni da inaugurazione - dovrebbe processare i tamponi a migliaia al San Martino di Genova è già guasto.
Una sfiga che non passa inosservata dalle parti del PD ligure, che affonda: “è la punta dell'iceberg del fallimento della gestione sanitaria Toti-Viale-Alisa. Un fallimento che in questi tre mesi di pandemia ha raggiunto il suo apice, nonostante l'ostentato ottimismo della maggioranza di centrodestra. Come confermano i dati della Fondazione Gimbe la Liguria (nel periodo compreso fra il 23 aprile e il 20 maggio) è tra le ultime Regioni italiane per media di tamponi giornalieri”.
I dati della Protezione civile
A oggi, 26 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 230.555, con un incremento rispetto a ieri di 397 nuovi casi.
Il numero totale di attualmente positivi è di 52.942, con una decrescita di 2.358 assistiti rispetto a ieri.
Tra gli attualmente positivi, 521 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 20 pazienti rispetto a ieri.
7.917 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 268 pazienti rispetto a ieri.
44.504 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 78 e portano il totale a 32.955. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 144.658, con un incremento di 2.677 persone rispetto a ieri.
Prevalenza e incremento percentuale dei casi di COVID-19 (elaborazione F. Gimbe)
Il grafico illustra il posizionamento delle Regioni in relazione alle medie nazionali di prevalenza e incremento percentuale dei casi (settimana 20 - 26 maggio)
Regioni con la crescita percentuale più alta rispetto a ieri (elaborazione Youtrend):
Liguria +0,56%
Friuli V.G. +0,34%
Piemonte +0,28%
Campania +0,25%
Lazio +0,24%