Sia riportato alla piena operatività il reparto di degenza del centro trapianti rene e post trapiantologico del fegato presso il Policlinico San Martino.
A chiederlo, il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, vicepresidente della commissione sanità, con una lettera di sollecito inviata stamane all’assessore Viale, al commissario straordinario Locatelli e al direttore generale del San Martino Ucci. Il parziale stop al reparto risulterebbe causato da carenza di personale infermieristico.
«È già trascorsa una settimana dalla nostra prima richiesta: un sollecito era doveroso, considerato che stiamo parlando di eccellenze della sanità a ligure. Il centro trapianti del rene è al sesto posto in Italia; ed è considerevole l’attività dei medici liguri in missione al Niguarda di Milano – spiega Pastorino -. Ci risulta che la riapertura totale al quarto piano del Monoblocco sia ostacolata dalla carenza di infermieri: troveremmo assai strano, contradditorio e preoccupante che ci sia personale sufficiente per riattivare la Casa della Salute interna al San Martino e non, invece, per il reparto di degenza del centro trapianti».
«Peraltro, la nostra posizione è chiara da molto tempo: il San Martino deve dotarsi di un centro trapianti di organi solidi che possa occuparsi anche del fegato. Non lo chiede solo Linea Condivisa: lo chiedono centinaia di donne e uomini che nutrono questa speranza – sottolinea Pastorino -. Assurdo apprendere che l’equipe genovese in missione al Niguarda di Milano sia rimasta bloccata in autostrada, come riportato ieri dagli organi di stampa, rischiando, suo malgrado, di pregiudicare un trapianto di fegato e quindi mettendo a rischio la vita del paziente».
«Il quarto piano del Monoblocco deve tornare alla piena funzionalità: anche da qui passa “il ritorno alla normalità” così tanto evocato dalla giunta Toti. Ci auguriamo che la vicenda del covid sia davvero superata: pertanto ci aspettiamo che l’impegno della Regione sia focalizzato sul ripristino dei servizi sanitari sospesi, perché ritornino alla condizione pre-emergenziale – conclude Pastorino -. Al tempo stesso, è giunto il momento di assicurare il turnover delle risorse professionali, considerando anche i prossimi pensionamenti. Impossibile che l’ospedale più importante della Liguria si trovi continuamente ad affrontare carenze di organico, a tutti i livelli».
QUI la lettera del Consigliere capogruppo Regionale Gianni Pastorino.