News07 agosto 2020 15:16

Verbali CTS, Conte chiarisca in Parlamento

La vicenda dei verbali secretati e poi desecretati non troverà mai trasparenza, finché vengono pubblicati con gli omissis. La vicenda del documento su Alzano e Nembro che il premier non avrebbe mai visto

Verbali CTS, Conte chiarisca in Parlamento

Ripercorriamo brevemente la storia di queste ultime settimane: la Fondazione Einaudi chiede al Governo di rendere pubblici i verbali del CTS di cui la stessa Fondazione è a conoscenza - ovviamente non può chiedere nulla di documenti di cui non conosce l’esistenza. 

Il TAR accoglie la richiesta della Fondazione. 

Il Governo incredibilmente si oppone alla sentenza, ma il Copasir chiede le carte unitamente alle opposizioni e supportato da alcune voci autorevoli come quella di Carlo Cottarelli. 

Ieri cinque verbali vengono messi online sul sito della Fondazione. 

Ne mancano però altri: l’assenza più vistosa è quella relativa alle carte di Alzano e Nembro (BG), ovvero la zona della val Seriana. 

Oggi L’Eco di Bergamo pubblica uno stralcio del verbale relativo a quella zona - che doveva diventare rossa ma non lo è mai diventata - però non ci dice nulla più di quanto già sapessimo: ci sono poche righe tra due omissis.

E quel che leggiamo non è diverso da quanto pubblicava Fiorenza Sarzanini sul Corriere due mesi fa.

Questo il sommario di oggi dell’Eco di Bergamo: “Regione rivela il contenuto della riunione del 3 marzo in cui il comitato di esperti propone di adottare misure restrittive in Val Seriana. L’invito al governo rimarrà inascoltato”.

Quindi oggi la Regione Lombardia ha inviato all’Eco di Bergamo una parte di quel verbale, certamente con l’intento di gettare sulle spalle di Conte l’intero peso della mancata zona rossa.

Adesso cosa succede al governo? Ce lo chiedevamo ieri e ce lo chiediamo di nuovo oggi, leggendo il titolo che apre il Corriere della Sera: “Zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro, Conte disse: «Il verbale del Cts? Io non l’ho mai visto»”.

Una dichiarazione che non quadra con quanto dichiarato al Fatto in un’intervista il 2 aprile: “La sera del 3 marzo il Comitato tecnico scientifico propone per la prima volta la possibilità di una nuova zona rossa per i comuni di Alzano Lombardo e Nembro.” ( http://www.governo.it/it/articolo/intervista-il-fatto-quotidiano/14403 )

Il Primo ministro dovrebbe forse tornare in Parlamento e riferire punto per punto tutto quel che è successo: ci pare l’unica possibilità di salvare la faccia (e il governo) alla luce delle novità di questi due giorni.

LNS