“I 171.792 ragazzi che frequentano le scuole statali in tutta la Liguria - scriveva Stella - dovranno dividersi 1,5 milioni di euro di contributi per l'acquisto di computer o tablet necessari per seguire le lezioni a distanza.
Ai 21.736 alunni delle scuole private andrà invece 1 milione di euro.”
E ora veniamo ai giorni nostri.
Leggiamo sul Decimonono che la giunta Toti, con un bando che si apre domani, “ha previsto uno stanziamento di 2,8 milioni che consentirà ai richiedenti di ottenere 160 euro ad alunno, che andranno direttamente alle scuole: sarà infatti la struttura scolastica stessa a presentare domanda di contributo alla finanziaria regionale Filse, per conto della famiglia, accedendo al sistema dei bandi on line della finanziaria.
Il voucher, previsto per ora come un "una tantum", è considerato una misura eccezionale e straordinaria, ed è stato studiato per dare una mano al settore dell'educazione paritaria che con il Covid ha dovuto affrontare gravi difficoltà”.
Paritaria significa privata, ndr.
Insomma, sintetizza Gianni Pastorino, “la Regione sta attivando un bando, finanziato con soldi pubblici, per aiutare economicamente un'azienda privata in crisi.”
“Con tutto il rispetto per il personale che svolge un lavoro certamente egregio negli istituti privati - rileva Pastorino - ricordiamo che la scuola paritaria è una scelta personale.
Lo Stato, specialmente in questo momento di emergenza, dovrebbe finanziare e tutelare la scuola pubblica.
Perché la scuola paritaria è l'alternativa alla scuola pubblica solo se uno se lo può permettere.
Altrimenti il rischio è l'abbandono scolastico.”