L’Alto Rappresentante del Governo Regionale del Kurdistan, Rezan Kader, è stata oggi a Quiliano per ricordare i due ragazzi curdi morti nella notte del 22 dicembre e ringraziare per l’iniziativa di solidarietà organizzata da Acli, Anpi, Arci, Caritas, Cgil, Cisl e Uil di Savona: una raccolta fondi per riportare in patria le loro salme, e aiutare le loro famiglie a superare un momento tanto doloroso.
La solidarietà è andata oltre ogni aspettativa, e in pochissimo tempo sono stati raccolti undicimila euro: non pochi, in tempi di crisi e di pandemia.
Rezan Kader ha ricordato che la solidarietà del popolo italiano è nota ai curdi, ripercorrendo in poche frasi terribili il tragico destino di un popolo che tanti hanno tentato di sterminare, da Saddam Hussein all’ISIS.
“Questi ragazzi - ha dichiarato l’ambasciatrice - erano qui per la stessa ragione che accomuna molti migranti: trovare un futuro migliore.
E questa è stata per loro la strada della morte, ma anche della solidarietà.
Spero che un giorno il nostro popolo possa ritrovare la libertà e ricambiare il bene che avete fatto per noi”.
L’ambasciatrice ha espresso gratitudine per l’idea di apporre una lapide in memoria e ha concluso: “Spero solo che sia l’ultima volta che ci incontriamo per un motivo così doloroso; adesso riprendo la strada di casa per riportarli ai loro genitori”.