News08 gennaio 2022 11:45

La storia di Lara

Covid: malati fantasma e cronache di ordinaria follia

La storia di Lara

Questa è la storia di Lara - insegnante - e della sua famiglia: non si tratta purtroppo di una storia di fantasia ma di una cronaca reale concernente una famiglia genovese.

“Il calvario inizia il 23 dicembre quando il marito della signora Lara fa un test antigenico alla farmacia Ghersi e alle ore 14.13 risulta positivo. La signora Lara e le due figlie risultano invece negative” racconta il Vice Presidente della Commissione Sanità della Regione Liguria Gianni Pastorino.

Alla diagnosi segue l’invio immediato della comunicazione di positività al medico di famiglia per il marito e segue anche il decorso della malattia: la febbre che sale a 39°C il 25 dicembre e, poco dopo, la febbre a 39°C arriva anche alla signora Lara e alla figlia minore.

“Il contagio di Lara e di sua figlia viene appurato mediante un tampone fatto in casa perché giustamente per evitare il contagio in questa situazione non si può uscire di casa. La famiglia “tempesta” di telefonate Alisa ma inutilmente: sembra di avere a che fare con numeri (e sistema sanitario!) fantasma” prosegue il Consigliere Regionale Gianni Pastorino.

Poi, finalmente, tramite un conoscente (perché di fatto è così che funziona) la famiglia riesce ad avere un contatto con GSAT il 5 gennaio: quindi esattamente 15 giorni dopo la diagnosi del marito e 13 giorni dopo la diagnosi di Lara e della figlia.

“Il risultato in sintesi è questo ed è da non credere nelle sue conseguenze: il marito risulta negativo ed è quindi come se non fosse mai stato malato perché il sistema sanitario ufficialmente non ne ha mai riscontrato il contagio.

Lo stesso nel frattempo dovrebbe fare il booster il 20 gennaio e per dimostrare la malattia -e quindi rimandare il richiamo come le indicazioni scientifiche suggeriscono- deve fare esami igm e igg ma naturalmente pagandoseli di tasca propria” continua il racconto il Capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino.

Anche la figlia risulta negativa al molecolare del 5 gennaio e dunque anche lei per il sistema sanitario è una malata fantasma e conseguentemente avrà -anche se non per sua “colpa”- grandi disagi come per esempio quello di non poter prendere l’autobus per andare a scuola, visto che anche lei non potrà fare il booster prima di aprile e il suo super green pass scade a inizio marzo.

“È andata meglio alla signora Lara perché lei risulta “ufficialmente” malata e quindi “autorizzata” a rimandare la somministrazione della terza dose. E nel caos generale questa “normalità” è una buona notizia visto che Lara è un’insegnante: se anche lei fosse risultata negativa al tampone ufficiale (e tardivo di 13 giorni!) non avrebbe potuto proseguire la sua attività professionale e si sarebbe pure vista comminare la neosanzione da parte dell’Agenzia delle Entrate” spiega il Consigliere Regionale Gianni Pastorino.

Questa è una delle tante storie che raccontano le Cittadine ed i Cittadini della nostra regione, che vivono dapprima giornate di malattia, paura e abbandono e, poi, si ritrovano alle prese con le complicazioni della disorganizzazione burocratica di kafkiana memoria.

“Quella raccontata non è purtroppo una storia di fantasia ma è una delle tante storie vere che raccontano i nostri concittadini, alla faccia delle continue e sorridenti rassicurazioni del Presidente e Assessore alla Sanità Toti, del dr. Filippo Ansaldi Direttore Generale di Alisa, del dr. Giuseppe Profiti coordinatore della Struttura di missione, dei cinque Direttori ASL e dei 3 Direttori Generali degli ospedali genovesi. Siamo nel caos piu’ totale e le storie sono queste: è spaventosa la mancanza di direzione politica e di programmazione ed è inappellabile la cronica assenza di Toti” conclude il Capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino.

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