News18 ottobre 2022 11:46

L’anello debole

5,6 milioni di poveri assoluti in Italia, di cui 1,4 milioni bambini: il rapporto Caritas 2022 su povertà ed esclusione sociale in Italia

L’anello debole

Non esiste una sola povertà: ce ne sono tante, acuite dai disastrosi effetti della pandemia, ancora in corso, e dalle ripercussioni della vicina guerra in Ucraina. Nel 2021 i poveri assoluti nel nostro Paese sono stati circa 5,6 milioni, di cui 1,4 milioni di bambini.

Tra gli “anelli deboli”, i giovani, colpiti da molte forme di povertà: dalla povertà ereditaria, che si trasmette “di padre in figlio” per cui occorrono almeno cinque generazioni a una persona che nasce in una famiglia povera per raggiungere un livello medio di reddito; alla povertà educativa, tanto che solo l’8% dei giovani con genitori senza titolo superiore, riesce a ottenere un diploma universitario.

Solo nel 2021 quasi 2.800 Centri di Ascolto Caritas hanno effettuato oltre 1,5 milioni di interventi, per poco meno di 15 milioni di euro, con un aumento del 7,7% delle persone che hanno chiesto aiuto rispetto all’anno precedente. Anche nel 2022 i dati raccolti fino a oggi confermano questa tendenza.

Non si tratta sempre di nuovi poveri ma anche di persone che oscillano tra il dentro e fuori dallo stato di bisogno. Il 23,6% di quanti si rivolgono ai Centri di Ascolto sono lavoratori poveri. Tale condizione tocca il suo massimo tra gli assistiti stranieri: il 29,4% di loro è un lavoratore povero.

Il Rapporto si conclude con una valutazione delle politiche di contrasto alla povertà, con particolare attenzione alle prospettive di riforma e investimento derivanti dal PNRR e dal programma europeo Next generation EU.

I NUMERI

5,6 milioni di poveri assoluti in Italia, di cui 1,4 milioni bambini (Istat)

Mobilità sociale: Italia ultima tra i Paesi europei più industrializzati (Word Economic Forum)

Mobilità educativa: solo l’8% dei giovani con genitori senza titolo superiore ottiene un diploma universitario (la media Ocse è del 22%); la percentuale sale al 65% per i figli dei laureati (OCSE) u Per i nati in famiglie poste in fondo alla scala sociale (nell’ultimo quintile di reddito) diminuiscono le chanches di salire i gradini della scala sociale. Tra loro il 28,9% resterà proprio nella stessa posizione sociale dei genitori

Sei assistiti Caritas su 10 sono poveri intergenerazionali (sono rimasti intrappolati nei “pavimenti appiccicosi”)

Tra i nati da genitori senza alcun titolo, quasi un beneficiario Caritas su 3 si è fermato alla sola licenza elementare

In Italia occorrono 5 generazioni per una persona che nasce in una famiglia povera per raggiungere un livello di red-dito medio (la media OCSE è di 4-5 generazioni)

Si contano oltre 3milioni di NEET in Italia (nella fascia 15-34 anni), pari al 25,1% del totale. u Dal 2014 al 2022 (marzo) gli iscritti a Garanzia Giovani risultano 1.658.904; solo per il 18,2% di loro il Programma ha potuto contribuire ad una soluzione stabile di lavoro (ANPAL)

227.556 persone supportate dai soli servizi Caritas in rete presenti in 192 diocesi

il 54,5% dell’utenza Caritas manifesta due o più ambiti di vulnerabilità: tra problemi economici, occupazionali, abitativi, familiari, di salute, legati all’immigrazione, ecc.

1.484.151 interventi di aiuto erogati da 192 Caritas diocesane

14.637.113 euro erogati in varie forme di intervento dai 2.797 servizi/centri diocesani e parrocchiali in rete.

 

red