"Queste rovine, - spiega a proposito Papa Francesco - sembra che si ispirino alla Legenda Aurea del domenicano Jacopo da Varazze (sec. XIII), dove si legge di una credenza pagana secondo cui il tempio della Pace a Roma sarebbe crollato quando una Vergine avesse partorito. Quelle rovine, - aggiunge il Santo Padre -, sono soprattutto il segno visibile dell'umanità decaduta, di tutto ciò che va in rovina, che è corrotto e intristito. Questo scenario dice che Gesù è la novità in mezzo a un mondo vecchio, ed è venuto a guarire e ricostruire, a riportare la nostra vita e il mondo al loro splendore originario." (lettera Admirabilis Signum cap.5).
Il presepe di San Domenico mostra appunto un edificio del 700, semi diroccato, copia eseguita nel 1940, mentre le figure che lo animano (Maria, Giuseppe, Gesù Bambino, greggi e altro), sono opera dello scultore Perathoner di Ortisei. Analoghe rappresentazioni del presepe, tra cui quella stupenda in S. Ambrogio a Varazze, fanno anche parte della tradizione dei famosi presepi del rione S. Gregorio degli Armeni a Napoli.
Quello che ci piace sottolineare è l'acutezza interpretativa di questi particolari presepi da parte del Beato Jacopo, che Papa Francesco offre alla nostra meditazione quale arricchimento di conoscenza religiosa.
Testo e immagini di Mario Traversi