A Gerusalemme c’è un giardino, chiamato il Giardino dei Giusti. Ad ogni albero corrisponde il nome di un uomo o di una donna che, rifiutando di piegarsi all’orrore, mettendo a rischio -e spesso perdendo- la propria vita, si è speso per salvare altre vite, si è battuto per tenere vivo un piccolo barlume di umanità nei periodi più bui.
Sotto ad uno di essi c’è il nome di Irena, Irena Sendler, giovane assistente sociale polacca che salvò 2500 bambini ebrei dal ghetto di Varsavia.
I genitori dei bambini salvati da Irena sono, per la maggior parte, morti nei campi di concentramento.
Quei bambini, oltre che la vita, devono ad Irena anche il salvataggio della loro identità.
Un foglio di carta, un barattolo, un nome vecchio e un nuovo nome. Tutto interrato in attesa di rivedere la luce in tempi meno bui. Speranze affidate alla terra perché le custodisse, semi che speravano di sbocciare.
"Nomi di carta" è uno spettacolo poetico che racconta la storia di Irena Sendler attraverso la ricostruzione del 5 Agosto del 1942, giorno in cui i 200 bambini dell'orfanotrofio del ghetto vennero deportati a Treblinka.
Lo spettacolo, realizzato da BABA JAGA ARTE E SPETTACOLO in occasione del Giorno della Memoria, in collaborazione con ANPI-FINALE LIGURE, è inserito nella rassegna Spirali 2022/23 realizzata da Teatro delle Udienze, Cattivi Maestri, Teatro dell’Ortica, Teatro Il Sipario Strappato, Teatro Garage.
Itinerario Memoria
in collaborazione con
ANPI-FINALE LIGURE
20-21-22-26-27-28 Gennaio
ore 15.00/18.00
Prendendo ispirazione dal "Giardino dei giusti" il percorso, allestito con installazioni che utilizzano linguaggi differenti, racconterà ai visitatori storie di persone comuni che hanno cercato di restare umani davanti a ciò che umano non era.