News17 gennaio 2023 12:47

Prefetture e questure, contratto scaduto per i lavoratori somministrati: presidio a Genova

"Il ministero dell'interno deve dare risposte a questi lavoratori e soprattutto non può scoprire all'ultimo che sono in scadenza senza trovare soluzioni per tempo"

Prefetture e questure, contratto scaduto per i lavoratori somministrati: presidio a Genova

Presidio Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uil Temp, e Funzione pubblica di tutte le province liguri stamattina, sotto la prefettura di Genova, per il rinnovo dei contratti dei 50 lavoratori in somministrazione nelle prefetture e questure di Genova, Savona, La Spezia e Imperia con contratto scaduto il 31 dicembre.

"Il problema però - osservano dalla Cgil - vale per tutto il territorio nazionale. Non c'è alcuna prospettiva di rinnovo, gli uffici sono tutti in carenza e c'è bisogno di questi lavoratori.

Il ministero dell'interno deve dare risposte a questi lavoratori e soprattutto non può scoprire all'ultimo che sono in scadenza senza trovare soluzioni per tempo."

Il Sindacato Appartenenti Polizia condivide i contenuti del presidio di protesta odierno in atto presso la Prefettura di Genova dalle categorie dei sindacati confederali CGIL CISL UIL a tutela del futuro delle lavoratrici e lavoratori somministrati del Ministero dell’interno.

Lo fa sapere Roberto Traverso, Segretario Nazionale SIAP e Segreteria Regionale SIAP Liguria.

"Come già denunciato a livello nazionale dal nostro Segretario Generale Nazionale Giuseppe Tiani la scelta di lasciare a casa dal 1/1/2023 centinaia di operatori che collaborano quotidianamente all’interno degli Uffici Immigrazione delle Questure italiane sta creando gravi disagi organizzativi.

In Liguria la situazione è critica, nel capoluogo genovese il Questore per tamponare l’uscita di 15 lavoratori ha dovuto assegnare un'aliquota di personale che era destinato al controllo del territorio che comunque non riesce a contenere il grave disagio che si riverbererà sul territorio, visto che inevitabilmente aumenteranno a dismisura i tempi di attesa per il rilascio dei permessi di soggiorno: ciò significherà che molti stranieri come prevede la norma potranno soggiornare sul territorio con la semplice ricevuta postale dell’avvenuto deposito della richiesta di permesso.

Il fatto che le Questure della Regione Liguria, per motivi si riservatezza istituzionale, continuano a non esporsi direttamente esternando pubblicamente le criticità in atto non deve far sottovalutare la gravità della situazione (atteggiamento che è diventato una regola che vale il generale sulle criticità locali sulla  sicurezza che a lungo andare non aiuta a risolvere le problematiche territoriali).

Occorrono risposte rapide e certe ed auspichiamo che il Prefetto di Genova si faccia carico di coordinarsi con le altre prefetture della Liguria per ottenere dal Governo rassicurazioni per la continuità dei servizi risolvendo al più presto le problematiche occupazionali dei lavoratori somministrati del Ministero dell’interno" conclude Traverso.

 

red