"La Regione Liguria ha la responsabilità politica di occuparsi delle questioni del territorio savonese, non è più accettabile questo lassismo rispetto a ciò che accade riguardo alle crisi industriali come Piaggio che ad oggi non hanno possibilità di interloquire con il Governo e con il Ministero" ricordano i sindacati.
"Il Presidente e gli assessori competenti per materia hanno responsabilità politica di ciò che accade in Liguria e dunque anche su Savona che presenta vertenze industriali aperte da troppo tempo abbandonate a sé stesse. Vi è l’esigenza che la politica regionale faccia da tramite tra la provincia e i vari ministeri e coinvolga il territorio, i lavoratori e le organizzazioni sindacali.
Sono oltre 4 anni che chiediamo un intervento forte alla Regione Liguria, attraverso l’interessamento diretto del Presidente Toti e dell’Assessore allo sviluppo economico Benveduti, senza successo. La situazione non è più accettabile: ci sono vertenze, Piaggio in primis, che necessitano di un interessamento del governo.
Ciò che non è ammissibile è la lontananza politica della Regione Liguria rispetto al nostro territorio. Sindaci, associazioni datoriali, sindacato, provincia e i parlamentari liguri hanno condiviso e inoltrato una richiesta di incontro al Ministero del Made in Italy per discutere delle criticità e delle opportune del territorio: è passato un mese e non abbiano ancora nessuna data di incontro.
È uno schiaffo all'intero territorio e dimostra ancora una volta l’assenza di autorevolezza della politica regionale.
Occorre che rappresentati politici della Regione Liguria verifichino con il Ministero competente le motivazioni che fino ad oggi hanno impedito la vendita di Piaggio e che si identifichino insieme soluzioni che a breve ridiano una proprietà ed un futuro all’azienda.
Non abbiamo più tempo e non c'è più tempo da perdere.
Se non ci saranno risposte in tempo breve, valuteremo le iniziative più opportune per riportare al centro dell’attenzione tutte le vertenze aperte" concludono i sindacati.