Come chiunque da queste parti seguiamo la polemica sul rigassificatore che verrà installato - oggi è notizia certa e manco a dirlo - a Vado Ligure.
La nostra opinione su Toti è nota, e non dubitiamo che del confronto coi territori gli interessi poco.
Come poco gli interessa se i liguri possono curarsi solo a pagamento.
Come poco gli interessa della situazione idrogeologica della Liguria e delle alluvioni passate e future.
Come poco gli interessa della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro.
In tutto questo siam sicuri che Monica Giuliano sapesse a menadito come il presidente della Regione avesse in mente Vado per il rigassificatore.
E ci chiediamo se sia proprio questo il peggior male che può capitare a una cittadina con due discariche che ormai si vedon dalla Corsica, con una centrale a gas da 800 MegaWatt senza filtro tra le case, con una piattaforma container grande come un aeroporto che ha devastato il panorama da ambo i lati, con un deposito petroli e aziende Seveso, con una antica baia perduta per sempre e con un porticciolo turistico che non vedrà mai la luce.
Qui a Savona viviamo con un paio di navi a gas che stazionano tra le case due volte a settimana per tutto il giorno, in un anfratto da cui farebbero anche fatica a uscire se capitasse un guaio e che necessita di continui dragaggi.
In fondo, un rigassificatore al largo della costa Vadese non ci sembra la peggiore né la più rischiosa, tra tutte le sfighe di questo territorio massacrato.