News21 agosto 2023 12:10

Ai sindaci chiediamo: schiena dritta

"Troppi sindaci hanno deciso di abdicare al proprio ruolo politico e sempre più spesso lasciano decidere al presidente Toti il futuro delle loro comunità, talvolta peggiorando la vita delle persone"

Ai sindaci chiediamo: schiena dritta

"Basti pensare a cosa sta succedendo in provincia di Savona in tema di sanità e socio sanitario" rileva Andrea Pasa, segretario provinciale della Cgil.

"Sul territorio - prosegue Pasa - esistono straordinarie opportunità ma ancora tante criticità  che passano attravereso un metodo politco profondamente sbagliato da parte della Regione Liguria.

Ormai è chiaro a tutti i cittadini savonesi che la Regione ha deciso da tempo di non coinvolgere le istituzioni locali, le associazioni datoriali e il Sindacato confederale quando si tratta di assumere decisioni fondamentali per il territorio savonese su infrastrutture, socio sanitario, crisi industriali e modello di sviluppo.

Solo riunioni in cui tutto è già deciso, senza possibilità di discutere. Per questo è fondamentale, oggi più di ieri (per le tante opportunità, Pnrr, risorse dell'area di crisi industriale, eccetera) che i Sindaci si riprendano il ruolo politico che spetta loro, per il nostro territorio".

"Basta con le scelte calate dall'alto, dalla Regione, senza discussione, senza partecipazione e quindi senza democrazia. Toti convochi le parti sociali e apra una trattativa vera sul rinnovo dei contratti, la crescita di salari e pensioni, una legge sulla rappresentanza e il salario minimo".

"Il modello di sviluppo del territorio deve essere priorità assoluta in primis degli amministratori locali, che insieme alle associazioni datoriali e il Sindacato confederale costruiscono proposte - il tavolo dello sviluppo economico provinciale ha questo scopo - e non decisioni prese unilateralmente dal Presidente Toti.

Altrimenti rischiamo di ritrovarci rigassificatore, termovalorizzatore, depositi di Gnl e chissà cos'altro senza discussione, senza possibilità di capire fino in fondo gli investimenti e non sono considerati i progetti e le idee che il territorio ha costruito in questi anni: ripristino delle Funivie e sistema integrato ferro / fune , riaperture dei punti di primo intervento H24 di Albenga e Cairo Montenotte, riapertura del punto nascita di Pietra Ligure, potenziamento ferroviario nella linea Savona - Torino, la bretella Carcare / Predosa, la conclusione delle Aurelie Bis e tanto altro.

Serve più coraggio, serve pretendere rispetto da parte della Regione Liguria quando si parla della Provincia di Savona.

Serve essere liberi per governare i processi e i cambiamenti senza dover sottostare politicamente a decisioni prese a Genova e non sul territorio e con il territorio.

Infine sul rigassificatore il presidente Toti dimentica o fa finta che la Cgil nell'ultimo e unico incontro avuto a Genova ha richiesto un incontro con Regione e Snam per visionare il progetto e aprire una discussione seria: ma ad oggi nessun incontro è stato calendarizzato, dimostrando ancora una volta poco rispetto verso il territorio, i sindacati Confederali e i cittadini savonesi più in generale. Ricordiamo al Presidente che nessuna organizzazione, associazione o partito politico rappresenta tante persone come il sindacato confederale in Italia, in Liguria e in provincia Savona". 

com