“Il governo e la Regione Liguria marciano spediti per la collocazione della nave rigassificatore Golar Tundra di Snam nella rada di Vado Ligure, mentre amministratori, cittadini e attori economici del comprensorio rimangono contrari”.
L’occasione per approfondire le criticità di questo progetto sarà l’incontro pubblico “Rigassificatore a Vado Ligure. Quale impatto per la città e l’ambiente?”, promosso da Maria Angela Danzì, deputata non iscritta al Parlamento europeo, organizzato per domenica 17 dicembre, alle 15.30, nella sala convegni del NH Hotel che si trova in via Chiodo 9, nella darsena antica di Savona. Con Danzì, moderati da Stefania Scarone consigliera comunale di Albisola Superiore, interverranno la collega deputata non iscritta Tiziana Beghin, il deputato Roberto Traversi, il consigliere regionale Paolo Ugolini, il sindaco di Quiliano Nicola Isetta, il giurista ambientale Marco Grondacci e la biologa marina Nadia Repetto. Sul rigassificatore di Vado, Danzì e Beghin hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea e sono due le interpellanze depositate alla Camera da Roberto Traversi.
Sul progetto sia Ispra sia l’Istituto Superiori di Sanità hanno messo in luce alcune criticità in materia di sicurezza ambientale e sanitaria. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha messo nero su bianco una serie di criticità: per esempio ha dichiarato l’attuale studio idrodinamico “insufficiente”, tenuto conto del contesto ambientale particolarmente esposto a mareggiate di grande intensità, facendo riferimento “potenziali eventi di tsunami”. Ha pure avvertito che "occorre considerare la presenza dell’area marina protetta isola di Bergeggi nell’ambito degli studi di alterazione della qualità chimica delle acque derivante da scarichi idrici in fase di esercizio". Anche l’Istituto superiore di Sanità ha evidenziato una serie di inadeguatezze di un progetto considerato carente. Così come hanno fatto la Capitaneria di Porto ed i Vigili del fuoco di Savona.
“Dunque, non un’opposizione populista, come dice il presidente della Liguria e commissario straordinario per il rigassificatore Giovanni Toti - commenta Danzì - ma supportata da dati scientifici che dimostrano il rischio per la salute e l’ambiente. E per il turismo e tutti i settori economici del territorio, agricoltura compresa. L’articolo 6 della direttiva Habitat impone all’Italia una serie di obblighi e di procedure specifiche per la conservazione e la protezione dell’area marina protetta di Bergeggi, che si trova nelle vicinanze in cui la nave rigassificatore verrà attraccata. La Commissione deve intervenire, far rispettare i provvedimenti europei e fermare una volta per tutte questo ecomostro che nessuno in Liguria, a parte il governatore Toti, vuole”, conclude.