"Nel mio profilo whatsapp mi sono definita “Donna che scrive storie di donne” perché da sempre ho cercato di sensibilizzare alle tematiche dei diritti delle donne facendo comprendere quanto poco siano ancora effettivi dappertutto nel mondo, compreso in Italia" sottolinea Renata Rusca Zargar.
"Ovviamente non parlo solo dei femminicidi che, anche se molto frequenti (uno ogni tre giorni), sono comunque casi isolati. Mi riferisco alle ingiustizie (lavoro meno pagato), alle frustrazioni, alla sudditanza, alle offese e persino alle percosse che devono subire spesso le donne.
Mi ha fatto molto felice, perciò, essere invitata da QUIARTE, nell’ambito di un grande progetto artistico teso a ridare vita alla magnifica fortezza del Priamar. Presenterò, quindi, alcuni miei scritti e in particolare il fortunato racconto Kokoè, già premiato in settembre in Campidoglio e ispirato a una storia vera."
"Kokoè è una ragazza africana che, aiutata da un prete cristiano, riesce ad arrivare in Italia. Studiando poi proprio nel nostro Campus Universitario di Legino, riesce a portare l’elettricità (e quindi l’acqua pulita che si può estrarre dal sottosuolo) nel suo villaggio.
Venerdì 15 dicembre, nello spazio storico delle Cellette del Priamar, oltre a Kokoè, parlerò del libro “Che te ne fai di un’altra femmina?”: una raccolta di racconti a tema femminile vissuti sia in oriente che in occidente. In conclusione, ho usato persino la fantascienza: in un trasferimento su un altro Pianeta, forse, le donne potrebbero trovare rispetto e dignità. Invece, neppure là la situazione sarà diversa" conclude Renata Rusca Zargar.