Cose Belle25 aprile 2024 14:49

Cinema, teatro e musica: la settimana alle Officine Solimano

Le proposte di Nuovofilmstudio, Cattivi Maestri e Raindogs House

Cinema, teatro e musica: la settimana alle Officine Solimano



cinema NUOVOFILMSTUDIO

ven 26 apr (15.30 - 18.00 in italiano) (21.00 v.o. con sottotitoli in italiano)

sab 27 apr (15.30 - 18.00 - 21.00 in italiano)

dom 28 apr (15.30 - 18.00 - 21.00 in italiano)

lun 29 apr (15.30 - 18.00 - 21.00 in italiano)

LA MOGLIE DEL PRESIDENTE

(La tortue)

di Léa Domenach

con Catherine Deneuve, Denis Podalydès, Michel Vuillermoz

Francia 2023, 92'

Europictures

Quando arriva all'Eliseo, Bernadette Chirac si aspetta di ottenere finalmente il posto che merita, avendo sempre lavorato all'ombra del marito per farlo diventare Presidente. Messa da parte come troppo antiquata, Bernadette decide di vendicarsi diventando una figura popolare e amata dai media...

Léa Domenach si ispira alla storia di Bernadette Chirac, per raccontare, con i toni della commedia, la forza e la determinazione femminile necessarie a emergere in un mondo guidato dagli uomini. Protagonista assoluta è Catherine Deneuve, che regala il ritratto di una donna coraggiosa che si libera di pregiudizi e stereotipi per tornare a essere l’artefice del proprio destino. 

«Provengo da una famiglia di giornalisti, quindi la politica è stata un argomento che ha influenzato la mia infanzia. Mio padre ha scritto molto su Chirac e, sebbene mi sembrasse di conoscerlo, sapevo molto meno di sua moglie. Avevo un'immagine piuttosto negativa di lei: austera, conservatrice, persino antiquata. Questa immagine è cambiata completamente quando ho visto il documentario “Bernadette Chirac, mémoire d'une femme libre”, diretto da Anne Barrère, che era stata sua consulente per la comunicazione. Mi ha sorpreso la sua libertà di parola, all'età di 80 anni... Ho scoperto che era divertente e libera, molto lontana dall'idea che avevo di lei e, soprattutto, con una storia di vita che meritava di essere raccontata. La vita di Bernadette Chirac è simile a quella di molte donne, che sono istruite quanto i loro mariti e che finiscono per passare in secondo piano per far posto a loro. Bernadette diceva a suo marito: "Napoleone non sarebbe diventato nulla senza Joséphine". Veniva da un ambiente conservatore e per prendere il suo posto dovette lottare contro se stessa e la sua educazione. Anche se si sentiva trascurata, per lei era impensabile ribellarsi o rompere la famiglia, e ha sempre fatto di tutto per proteggerla. Nel film vediamo quanto Jacques Chirac fosse duro con lei, e questo è un dato di fatto. È contro tutte queste piccole umiliazioni che Bernadette ha scelto di ribellarsi. È questa la storia che volevo raccontare e che mi ha ricordato quella delle mie nonne. Era una storia che mi parlava, anche se non proveniamo dalla stessa generazione, dallo stesso ambiente o dallo stesso orientamento politico».

(Léa Domenach)

Trailer: https://youtu.be/WGs3a2ZwUcQ

mer 1 maggio (19.15)

Royal Opera House al Cinema - 2024

CARMEN

di Georges Bizet

regia di Damiano Michieletto

dirige Antonello Manacorda

190’

introduzione a cura di Emanuela Ersilia Abbadessa

La sigaraia Carmen, arrestata per l’aggressione a una collega, seduce il brigadiere Don José dal quale ottiene la libertà. Degradato e imprigionato, alla scarcerazione, José raggiunge l’amata Carmen appena fuori Siviglia dove però lei ha già messo gli occhi sul torero Escamillo. La ritroverà per ucciderla davanti all’arena in cui sta per trionfare Escamillo.

"Carmen", Opéra-comique in quattro quadri, su libretto di Meilhac e Halévy, tratto dall’omonima novella di Prosper Mérimée, sarà trasmessa in diretta in oltre 900 cinema di 21 paesi europei nella nuova produzione della Royal Opera House diretta da Antonello Manacorda e firmata da Damiano Michieletto che, spostando l’azione in una Spagna rurale e inserendo in scena il personaggio della madre di Josè (solo citato nel testo) intende sottolineare il concetto di libertà della donna e il dramma del femminicidio.

Amata dal grande pubblico, Carmen immerge il pubblico nelle atmosfere torride di una Spagna carnale e selvatica in cui i sentimenti deflagrano fino agli esiti più drammatici. Carmen, ribelle e insofferente alle convenzioni ha il suo contraltare nel personaggio di Micaëla, amica di Josè e di lui innamorata.

L’opera contiene alcune pagine celeberrime come l’Habanera “L’amour est un oiseau rebelle” e la sortita di Escamillo “Votre toast”. Con le scenografie di Paolo Fantin e i costumi di Carla Teti, l’opera, in coproduzione con il Teatro Real di Madrid e il Teatro alla Scala di Milano, mette in scena passione, desiderio, tensione e violenza, attualizzando il tema della libertà sessuale della donna.

Ingresso aperto a tutti 12€ - soci FAI e soci sostenitori 10€

Trailer: https://youtu.be/Wf7g3VV9iMI

mar 30 apr (21.00)

mer 1 mag (17.00)

ven 3 mag (15.30 - 18.00 in italiano) (21.30 v.o.s.)

sab 4 mag (15.30 - 18.00 - 21.00)

dom 5 mag (15.30 - 18.00 - 21.00)

lun 6 mag (15.30 - 18.00 - 21.00)

ANSELM

di Wim Wenders

con Anselm Kiefer, Daniel Kiefer, Anton Wenders

Germania 2024, 93'

Lucky Red

Dopo il grande successo di "Perfect Days", Wim Wenders torna al cinema con l’omaggio ad Anselm Kiefer, uno dei più innovativi e importanti artisti del nostro tempo. Il film racconta il percorso di vita del pittore e scultore tedesco, la sua visione, il suo stile rivoluzionario e il suo immenso lavoro di esplorazione dell’esistenza umana e della natura ciclica della Storia. Wenders realizza un'esperienza cinematografica unica, che mette in luce il linguaggio di Kiefer, fortemente influenzato dalla poesia, la letteratura, la filosofia, la scienza, la mitologia e la religione. Per oltre due anni, il regista è tornato sulle tracce di Kiefer partendo dalla nativa Germania fino alla sua attuale casa in Francia, ripercorrendo le tappe di un viaggio dietro le quinte della sua arte. Un nuovo incredibile ritratto d’artista dopo il lavoro fatto su Sebastião Salgado ne "Il sale della Terra", Pina Bausch in "Pina" e "Buena vista social club".

«Anselm Kiefer e io siamo nati alla fine della Seconda Guerra Mondiale, lui qualche mese prima, io qualche mese dopo. Abbiamo trascorso la nostra infanzia nello stesso paese in rovina, con un’immagine di sé completamente distrutta, piena di adulti, compresi i nostri parenti e insegnanti, che desideravano freneticamente costruire un futuro per sé stessi e che altrettanto freneticamente cercavano di dimenticare il passato o di fingere che non fosse accaduto. Mentre Anselm studiava legge a Friburgo in Brisgovia, io, nello stesso periodo, vi studiavo medicina. Avremmo potuto incontrarci allora, ma abbiamo preso direzioni diverse: lui ha studiato in un’accademia di arte, io mi sono iscritto in una scuola di cinema. Ma poiché niente è formativo quanto le prime impressioni, avevamo molto da condividere e molto in comune. Naturalmente in seguito avremmo convogliato le nostre esperienze dell’infanzia in modi molto differenti. Ci siamo incontrati per la prima volta nel 1991 e abbiamo iniziato a conoscerci. Anselm stava preparando la sua grande esposizione alla Neue Nationalgalerie di Berlino. Cenavamo insieme quasi tutte le sere, nel ristorante “Exil” che ora non esiste più. Fumavamo, bevevamo e parlavamo molto. Sono rimasto incantato quando ho visto quella mostra - era assolutamente fantastica e illuminante - Già nelle nostre chiacchierate di quel tempo, parlavamo di fare un film insieme. Ma mentre io ero impegnato con "Fino alla fine del mondo" e "Così lontano così vicino", Anselm si è trasferito nel sud della Francia e l’ho perso di vista per un certo periodo. Siamo comunque rimasti in contatto, di quando in quando, e l’idea di fare un film non è mai naufragata. Ma si è realizzata solo con l’improvvisa presa di coscienza “ora o mai più!” quando un comune amico mi ha portato a Barjac, dove Anselm lavora da quasi trent’anni e ha creato la più incredibile e completa topografia della sua opera: il paesaggio comprende varie costruzioni architettoniche, numerosi padiglioni, cripte sotterranee e persino un gigantesco anfiteatro coperto con un tetto. Anche quella volta, non avevo mai visto nulla del genere. Quando alla fine Anselm e io ci siamo incontrati lì, è stato come riprendere dal punto in cui ci eravamo lasciati anni prima. Poco dopo sono andato a fargli visita nel suo attuale studio a Croissy, vicino a Parigi, e con una stretta di mano abbiamo deciso di realizzare finalmente il film insieme. In "Anselm" abbiamo anche inventato scene tratte dalla sua infanzia e ci siamo immersi profondamente nella sua storia personale. Nel farlo, abbiamo sfocato i confini tra passato e presente. Ci siamo presi questa libertà perché di fronte all’arte devi definire tu stesso la libertà. Spero che il pubblico scelga di lasciarsi alle spalle categorie e opinioni, di accantonare ogni preconcetto su quello che l’arte può essere o può conseguire e che si limiti ad assimilare la straordinaria libertà espressiva di questo grande pensatore, poeta romantico e visionario tedesco».

(Wim Wenders)

Trailer: https://youtu.be/V7vHcyNCAxw

INFO BIGLIETTERIA

Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio (aprite il link in un browser esterno a Facebook, altrimenti non visualizzerete i posti disponibili!). 

teatro dei cattivi maestri 

 

 

 

STAGIONE ADULTI
Consigliato dagli 11 anni.
Linguaggio: stand up comedy
Durata: 70 minuti

Sabato 4 maggio, ore 20.30
TORNO A FARE IL CUOCO

Di e con Fabio Fiori. Aiuto regia Claudia Araimo

 

Immagine che contiene persona, Viso umano, uomo, Barba umana Descrizione generata automaticamente



Luca Argentero, Raoul Bova, Alessandro Preziosi e Fabio Fiori: cos\’hanno in comune? Nulla. O meglio, i primi tre sono attori belli, bravi e molto famosi.
E Fabio Fiori è bello? No. Bravo? Nemmeno. Famoso? Figurati.
Ma allora cos’è ‘sto Fabio Fiori?!? É un attore (assolutamente non famoso) che ama il proprio mestiere che a volte ha addirittura sfiorato ruoli importanti, di quelli “che ti fanno svoltare”. Appunto, sfiorato. Per tutti questi motivi spesso il nostro amico Fiori ha seriamente pensato di tornare a fare il cuoco perché quando lo faceva era pure bravo e aveva uno stipendio. Situazioni assurde, provini andati malissimo e sfighe incredibili fanno da cornice ad un esilarante racconto autobiografico fatto di passione, tenacia e tanta, tantissima pazienza!

BIGLIETTI: intero € 15, ridotto soci ARCI e soci FAI € 12; ridotto soci Officine Solimano € 11; ridotto under 25, allievi dei Cattivi Maestri e persone con disabilità € 8. Abbonamenti su www.cattivimaestri.it.

PRENOTAZIONI: invia un whatsapp o un sms al 392 1665196 o manda una mail a  cattivimaestri@officinesolimano.it.

Sabato 4 maggio, dalle 10 alle 14

IL CORPO NEL TEATRO

Worshop condotto da Anna Dego

Avere toccato diversi linguaggi artistici ha significato un’apertura molto arricchente all’interno del mio percorso d’attrice.

La proposta del seminario Il corpo nel teatro è un distillato di esperienze che hanno come denominatore comune il lavoro sul corpo, con lo scopo di favorire lo sviluppo e l’approfondimento delle proprie potenzialità sceniche.

Un attore deve conoscere il proprio corpo, perché a teatro tutto è come sotto una lente di ingrandimento. La maggiore consapevolezza fisica libera il corpo da blocchi e tensioni, favorisce il piacere del movimento per ritrovare la fluidità ed il dinamismo del corpo. Il linguaggio fisico proviene dalla propria individualità, dove la forma esteriore corrisponde sempre ad una dimensione interiore, per questo motivo, al pari dei testi e delle battute teatrali, il gesto ed il movimento sono ricchi di intenzioni e mai casuali, per questo sono un veicolo comunicativo fondamentale.

Il lavoro sul corpo, grazie alla sua immediatezza, sensibilizza all’ascolto di sé, favorisce la relazione con gli altri ed il senso di coralità. Una migliore consapevolezza fisica porta ad una maggiore fiducia, a beneficio di una presenza scenica più autentica e sensibile.

“Gli esercizi sono piccoli labirinti che il corpo-mente dell’attore può percorrere e ripercorrere per spostarsi nel campo dell’agire extra-quotidiano della scena. Gli esercizi sono simili ad amuleti che l’attore porta con sé non per esibirli, ma per trarne determinate qualità di energia. Un esercizio diventa memoria che agisce attraverso l’intero corpo”. Eugenio Barba da Un amuleto fatto di memoria.

COSTO WORKSHOP: 50 €; 40 € per gli allievi dei corsi dei Cattivi Maestri.

INFO E PRENOTAZIONI: tel. 392 1665196 – 349 2984973 – cattivimaestri@officinesolimano.it.

Anna Dego

Anna Dego, diplomata alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova, ha lavorato con registi tra i quali Nanni Garella, Elio De Capitani, Ferdinando Bruni, Franco Branciaroli, Marco Sciaccaluga, Benno Besson, Alexandr Galin, Raul Iaiza.

È attrice, danzatrice, autrice e regista degli spettacoli Nododiamante (vincitore del premio “Teatri per la Danza”), Os.nato (Romaeuropa Danza) e Indoor (Napoli Teatro Festival 2017) insieme ad Alessandro Mor e debuttato in Maria’s Circus per la regia di Luigi Arpini (Napoli Teatro Festival 2020).

Anna Dego conduce stabilmente workshop all’estero ed in Italia dove convergono le sue esperienze di attrice e di danzatrice.

RAINDOGS HOUSE musica

Venerdì 26 aprile ore 22.00
KADABRA + HECHO MIERDA
Apertura porte ore 21:00 – Inizio concerto ore 22:00
ingresso 10e (under 25 ingresso 7e) con tessera arci
Biglietti On Line

Immagine che contiene testo, grafica, Elementi grafici, Veicolo terrestre Descrizione generata automaticamente


https://youtu.be/VnA-GyQv24M?si=8_NxdoD8D_XI_OTJ
https://youtu.be/vl00H_LGu-w?si=3UFQ-gLDCxZ3w84r
https://youtu.be/FI9m65JFO2k?si=ScfohhvarGPN_-76
https://youtu.be/VPYlWsvMhXE?si=CpHaMUaQzFN2TMuO
https://youtu.be/a7AZ7NcuWVU?si=4esMI2cFlxujc97a

Le influenze dei Kadabra sono chiare: Dead Meadow, Pentagram, Obsessed, Electric Wizard, Black Sabbath. Si lasciano andare dentro nubi di fumo, fari accecanti annegati in un’atmosfera tetra, nella quale domina un senso vintage illimitato, un’estetica classica, musica che offre spazio ad improvvisazioni, ad un abuso psicotico del wah wah, con una resa abrasiva, volutamente sporca, nella quale anche melodie ed assoli vengono risucchiati dentro un pozzo senza fondo con energetico impeto.
In apertura da Genova gli Hecho Mierda.

La band si è formata durante i giorni bui del 2020 ed è stata rapidamente messa sotto contratto dalla Heavy Psych Sounds, che ha pubblicato Ultra nell’autunno del 2021 e ha stabilito la propensione del gruppo a fornire riff doom schiaccianti e voci ossessionanti accentuate da esplosioni di flair psichedelico e spavalderia americana. Se l’affiatamento tra gli amici di lunga data Garrett Zanol (chitarra/voce), Ian Nelson (basso) e Chase Howard (batteria) era già evidente all’ascolto del loro debutto, il loro legame si è ulteriormente rafforzato grazie agli incessanti tour negli Stati Uniti occidentali e al completamento di un tour di un mese in Europa. Il trio ha iniziato quasi subito a guardare avanti, a testare e a cristallizzare le canzoni che avrebbero composto il loro seguito, che ha visto la band riunirsi con il produttore di Ultra Dawson Scholz. Il risultato è Umbra: una dichiarazione singolare che è più concentrata e coesa del suo predecessore, pur riuscendo a catturare l’esperienza coinvolgente e fluida del loro spettacolo dal vivo.

Gli Hecho Mierda (dallo Spagnolo “fatto a merda”) sono un gruppo Stoner Rock di Genova, formatosi a fine 2022 dall’incontro di 4 improbabili sommelier della birra. Il loro sound, influenzato da Kyuss e Soundgarden, si caratterizza per riff carichi di fuzz e linee vocali urlate. Hanno pubblicato il loro primo EP a gennaio 2024 e stanno attualmente lavorando a nuovi pezzi inediti.

 

Sabato 27 aprile ore 22.00
GHOST HORSE
Apertura porte ore 21:00 – Inizio concerto ore 22:00
ingresso 12e (under 25 ingresso 8e) con tessera arci
Domanda iscrizione: https://portale.arci.it/preadesione/raindogs/ Biglietti On Line

Immagine che contiene vestiti, Viso umano, donna, poster Descrizione generata automaticamente


https://youtu.be/CO7H48SMgS8?si=NUZDrKRHxakKNVNq
https://www.ursss.com/2024/02/ghost-horse/
https://youtu.be/QtcNGJOZgYw?si=lggSqmrRDU0vTX-Q

Una miscela di jazz e sperimentazione, creatività e improvvisazione che, a livello puramente inconscio, potrebbe rapire senza via di ritorno gli appassionati di Fire! e Fire! Orchestra, di Sons Of Kemet, Jaga Jazzist o Makaya McCraven.

A partire da un ricco humus di poliritmie latine e africane, Ghost Horse tesse un ecosistema misterioso che digerisce, scompone e riassembla elementi di free jazz, hip hop, blues e loop music. Il risultato è affascinante, ma velatamente minaccioso: qualcosa che pulsa e respira con le forze viscerali della natura che riprende possesso di setting abbandonati. Il Bene Comune è il secondo album di studio dei Ghost Horse e fa seguito al disco d’esordio Trojan del 2019, apprezzato sopratutto in Italia e negli Stati Uniti.

Ghost Horse è un collettivo avant-jazz composto da Dan Kinzelman (sassofoni, clarinetto basso), Filippo Vignato (trombone), Glauco Benedetti (tuba, eufonio, tromba tascabile, flicorno), Gabrio Baldacci (chitarra baritono), Joe Rehmer (basso) e Stefano Tamborrino (batteria). Ghost Horse è l’espansione sotto forma di sestetto del trio Hobby Horse, trio costituito da Kinzelman, Rehmer e Tamborrino, che nell’ultimo decennio si è inserito all’interno di un rinnovamento creativo della scena jazz italiana e ha ricevuto riconoscimenti a livello mondiale.

A detta dei diretti interessati: “Il jazz per noi è un approccio, non è né un genere specifico né uno stile. Ci interessa mettere in dialogo fra loro linguaggi e culture musicali differenti, lasciando ampio spazio al rischio e all’imprevedibilità. Ci sentiamo uniti dalla volontà di esplorare soluzioni musicali atipiche e poco accomodanti, cercando di mettere in discussione i ruoli tradizionali dei vari elementi in gioco, sia che si tratti del ruolo dei musicisti o degli strumenti all’interno dell’organico specifico, sia che si tratti dell’utilizzo e del montaggio di varie influenze o usanze sonore“.

 

Martedì 30 aprile ore 22.00
EYEHATEGOD + MASO Dj Set
https://youtu.be/GyjvUfz73MU?si=iGSuT4AbarvuiPIH
https://youtu.be/6MLvBqCTSHc?si=kO0JgggT33O5_A1E
https://youtu.be/-Q_jBFzNGyE?si=wNkaRKYBilE99xX_
https://youtu.be/rNCMzc4ea4o?si=Smeg_a6bS7k-tG8f
Apertura porte ore 21:00 – Inizio concerto ore 22:00
ingresso 20e (15e under 25) con tessera arci
Domanda iscrizione: https://portale.arci.it/preadesione/raindogs/ Biglietti online oppure presso Flamingo Records Store, Piazza delle Vigne 24r, Genova.

Allé! I sovrani dello sludge metal arrivano per la prima volta al Raindogs!

Gli Eyehategod sono emersi dalle profondità del mondo musicale underground alla fine degli anni ’80, da New Orleans, Louisiana. Crudi sia nel suono che nelle immagini, gli Eyehategod sono essenzialmente la base del moderno sludge metal come genere, ispirando e influenzando gruppi con una peculiare miscela di doom, punk e blues.
Formatasi nell’88, la band è composta da Mike IX Williams (voce), Jimmy Bower (chitarra), Brian Patton (chitarra), Gary Mader (basso) e Aaron Hill (batteria). Fin dall’inizio, gli Eyehategod hanno voluto creare una musica che fosse un riflesso del loro duro ambiente, la grintosa New Orleans dell’epoca.

Venerdì 3 maggio ore 22.00
MOONCHILD – ANNIE BARBAZZA & MAX REPETTI
Apertura porte ore 21:00 Inizio concerto ore 22:00
ingresso 15e (under 25 ingresso 8e) con tessera arci
Biglietti On Line

Immagine che contiene testo, persona, vestiti, Attrezzature sceniche Descrizione generata automaticamente

 

– A Deep Journey Into The Music And Poetry Of GREG LAKE –
Quello di Annie Barbazza e Max Repetti non è un tributo a Greg Lake, il progetto nasce infatti da un’idea di Lake stesso: riproporre in nuovi arrangiamenti in bianco e nero, minimalisti, per piano e voce il meglio della sua carriera. Purtroppo il terribile male che lo ha colpito gli ha impedito di portare a termine il lavoro, che però ha voluto affidare ad Annie: sua amica e collaboratrice, così come Max Repetti, pianista di straordinario talento e arrangiatore. Lake ha passato gli ultimi tre anni della sua vita in quotidiano contatto con Annie, si sono visti tante volte e ha dichiarato di avere riposto in lei il suo lascito artistico.

Così come da un quartetto per archi si evince il talento di un compositore meglio che da una sinfonia, queste versioni minimali e intimiste dei brani di Lake rendono giustizia a uno dei più grandi talenti della storia della musica britannica. Pianoforte e voce ai massimi livelli per un poderoso e raffinatissimo show che attraversa le pagine migliori dei King Crimson, di Emerson, Lake & Palmer e della carriera solistica di Greg Lake. Una sorta di “tributo ufficiale” che ha debuttato al Conservatorio di Piacenza in occasione del conferimento a Greg Lake della prima laurea honris causa rilasciata da un conservatorio a una rock star. Uno spettacolo memorabile!

“Tra i tanti progetti che io e Greg Lake avevamo pianificato per Manticore c’era il riarrangiamento delle sue canzoni preferite in una contemporanea versione in ‘bianco e nero’. Una sorta di ritorno alle ossa, semplicemente voce e chitarra. Ricordo che Greg divenne un sostenitore della moderna concezione del ‘less is more’ e spesso ci ricordava che ‘la semplicità è la massima raffinatezza’. Andando avanti nel progetto, abbiamo presto scoperto che la chitarra acustica poteva andare bene per alcuni brani, ma non era adatta per altri, così Greg ha deciso che avremmo dovuto optare per pianoforte e voce e mi ha chiesto di cercare un pianista talentuoso. Conoscevo Max Repetti che consideravo il pianista perfetto per Greg. A parte il fatto che lui aveva l’intero libro di canzoni dell’ELP nel suo repertorio, è un musicista molto abile. L’audizione è durata pochi minuti, in un ristorante di campagna, su un pianoforte verticale che aveva visto giorni migliori, leggermente stonato, dove Repetti ha osato proporre un medley di “The Stones Of Years”, di “Tarkus”, e “Take a Pebble”. Greg era così felice che chiese immediatamente a Max di arrangiargli una lista di brani che intendeva inserire nell’album, che chiamammo “Moonchild”, come una delle nostre delle canzoni preferite delle origini. Purtroppo, all’inizio del 2014 Greg mi comunicò le peggiori notizie possibili riguardo alla sua salute. Poco dopo, decise di chiedere al suo giovane amico e alla talentuosa cantante e musicista Annie Barbazza di prendere il suo posto e portare avanti la sua eredità con questo album. Ha pazientemente addestrato Annie, utilizzando tutta la tecnologia disponibile per tenersi aggiornato sui nostri progressi, mentre continuava a lavorare con Max Repetti e me agli arrangiamenti e alla produzione. Abbiamo parlato tutti su Skype più volte alla settimana per garantire che questo progetto corrispondesse ai suoi altissimi standard di perfezionismo e integrità musicale. Quando Greg ricevette la laurea honoris causa per testi e composizione musicale dal Conservatorio Nicolini nel gennaio 2016, era già troppo malato per partecipare alla cerimonia di persona. Ho deciso di fargli una sorpresa portando Annie e Max ad eseguire la sua musica per suo conto davanti a tutti i dignitari. Greg stava partecipando tramite Skype ed è ancora possibile sentire i suoi commenti incoraggianti sul canale ufficiale di Greg Lake su Youtube. Era così felice dei risultati che ha spronato con ancora più veemenza Annie ad accrescere le sue già straordinarie capacità canore. Annie Barbazza e Max Repetti si sono esibiti di nuovo in “Moonchild” in un concerto tutto esaurito per l’ultimo compleanno di Greg il 10 novembre 2016. Come voleva Greg, terremo viva la fiamma suonando la sua musica. Quindi questo è per te, Grande Gregorio, ovunque tu sia. Possa la tua musica risuonare per sempre nei nostri cuori.”
(Max Marchini)

Annie Barbazza è la stella nascente della scena avant/prog internazionale. Inizia la sua carriera giovanissima come batterista in una band progressive mentre studia pianoforte al Conservatorio Nicolini di Piacenza. Il suo talento viene scoperto casualmente da Greg Lake (King Crimson, Emerson Lake & Palmer) che la incoraggia ad approfondire la ricerca vocale e compositiva e la vuole sul palco, appena diciottenne, al suo fianco assieme a star del pro italiano come Aldo Tagliapietra e Bernardo Lanzetti. Lake stesso inventa uno show per lei, Annie’s Playlist, dove la giovane polistrumentista esplora i classici della musica che hanno avuto un ruolo importante nella sua formazione artistica: dai Beatles a Nick Drake, dai King Crimson ai Residents passando per Brian Eno e Claudio Rocchi. La frequentazione di musicisti/amici come Lino Capra Vaccina, Keith Tippett, Fred Frith e Paolo Tofani la ‘dirottano’ verso una forma assai meno convenzionale di canzone. Un simile talento non passa certo inosservato e iniziano le richieste di collaborazione: Eugenio Finardi la vuole spesso al suo fianco dal vivo e Annie si trova ad aprire concerti di Ian Paice, Peter Hammill, Strawbs e tantissimi altri ancora, mentre artisti cone Robyn Hitchock, Osanna, Giorgio Fico Piazza, Aldo Tagliapietra, John Greaves, gli Area e tanti altri la invitano a suonare live assieme. Proprio Paolo Tofani degli Area la invita a cantare Gioia e Rivoluzione nel loro concerto di addio. Greg Lake concepisce il progetto Moonchild e ne produce il disco per l’etichetta storica degli Emerson Lake & Palmer, la Manticore Records. Si tratta di una rivisitazione in chiave minimale e contemporanea dei brani storici e iconici di ELP e dei King Crimson, arrangiati per pianoforte e voce da Max Repetti, che esegue al pianoforte. Il disco diviene un successo internazionale sia di critica che di pubblico. John Greaves, leggendario fondatore degli Henry Cow, vuole Annie quale voce solista in Folly Bololey, progetto ove la North Sea Radio Orchestra di Craig Fortnam, rivisita sotto la benevola egida dell’illustre autore, il mitico Rock Bottom di Robert Wyatt. L’opera diviene un album segnalato tra i più importanti del 2019, diventando album dell’anno per molte riviste specializzate (Mojo e l’autorevole The Wire). L’ensemble chiude come headliners il Rock In Opposition Festival a Lione nel maggio dello stesso anno trionfando pochi mesi dopo nella diretta a Radio France nel dicembre dello stesso anno. Nel 2020 pubblica il suo primo album solista Vive che riceve recensioni a 5 stelle in tutto il mondo, mentre l’autorevole rivista inglese Prog Magazine le dedica un ampio spazio definendola rivelazione dell’anno: il biografo dei King Crimson, Sid Smith, paragona l’opera a Lorca di Tim Buckley. Un fiume di critici autorevoli tra i quali Ernesto Assante, Federico Guglielmi, Riccardo Bertoncelli e Gino Dal Soler scrivono recensioni appassionate, e quotidiani da La Repubblica a Libertà e La Stampa danno spazio all’opera, scrivendo pezzi lusinghieri. La rivista Blow Up lo premia quale disco migliore dell’anno. Al disco partecipano musicisti del calibro di Daniel Lanois, Fred Frith, John Greaves, Greg Lake, Paul Roland, Lino Capra Vaccina, Paolo Tofani, Olivier Mellano, Michael Tanner e altri ancora. Oggi Annie è impegnata su tre diversi fronti, portando nei live i suoi molteplici progetti: Vive vede Annie sola alternarsi alle chitarre e al pianoforte offrendo la musica del suo meraviglioso album assieme ad alcune cover nobili. John Greaves & Annie Barbazza duo: The Poet’s Game uno spettacolo raffinato che ha avuto successo nei teatri più di tendenza dalla Gare du Jazz a Parigi al mitico Café Oto di Londra. Repertorio del leggendario musicista gallese e brani di Annie con particolare attenzione alle trascrizioni in musica di Joyce, Thomas, Verlaine ecc. Moonchild: Annie in duo con il pianista Max Repetti propone lo spettacolo prodotto da Greg Lake nel quale vengonio rivisitati in chiave contemporanea i brani di Emerson, Lake & Palmer e King Crimson.

Max Repetti. Classe 1970, Max Repetti è un pianista, tastierista, compositore e arrangiatore nato a Piacenza. Dopo essersi diplomato in pianoforte al Conservatorio “Giuseppe Nicolini” con il M° Midori Kasahara, si trasferisce a Parigi dove prosegue la sua formazione musicale studiando Jazz presso il C.I.M. Ecole de jazz de Paris. Nel 1997 va in tournée con Alberto Garbelli in un tributo alla carriera di Charles Aznavour, esibendosi nei più importanti Teatri francesi. Dal 2000 e fino al 2004 si trasferisce a Rouen (Normandia) dove insegnerà pianoforte, teoria e solfeggio e storia della musica. Rientrato in Italia, nel 2004, inizia una serie di importanti collaborazioni artistiche sia a livello didattico che concertistico, tra cui la fondazione, in collaborazione con Silvia Sesenna, di Artemusica, una scuola di musica e arti a Piacenza. Oltre ad esserne il Direttore, ad Artemusica Max è docente di pianoforte, tastiere e musica d’insieme. Riprende il suo percorso formativo e nel 2011 consegue il diploma di Biennio Superiore in Tecnologia del Suono presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Tra le più importanti collaborazioni a livello concertistico di questo periodo: pianista del Placentia Gospel Choir, tastierista dell’Italian Gospel Choir (Nazionale Italiana Gospel) e della cantante Melody Castellari, con la quale presenta nei teatri italiani l’album “Ci sarà da correre”. È stato tastierista della band del cantante-attore spagnolo Sergio Múñiz e dal 2013 al 2016 ha collaborato in qualità di arrangiatore con il cantante inglese Greg Lake, leader dei King Crimson ed Emerson, Lake & Palmer.
Ha arrangiato per l’etichetta Level49 il brano “In my dream” di Jean Diarra e ha collaborato con la cantante Annie Barbazza in qualità di pianista e arrangiatore per la creazione del duo Moonchild. Da questo progetto artistico nasce l’album-tributo alla carriera di Greg Lake “Moonchild”, prodotto da Greg Lake e Max Marchini per l’etichetta Manticore Italy. Ha inoltre collaborato in qualità di arrangiatore per il concerto del cantante Eugenio Finardi al Teatro Municipale di Piacenza. Nel 2021 collabora come tastierista per il progetto discografico “Ambigram” per Manticore Italy. Autore delle musiche delle canzoni “Siamo pagine” e “Oasi” di Martina Zoppi. Il suo primo album per pianoforte con composizioni originali “Pictures of Life” è uscito nel 2016 ed è stato presentato in Brasile presso il Teatro Josè de Alencar di Fortaleza e presso l’Auditorium Fondazione Piacenza e Vigevano di Piacenza. Nel 2021 esce il suo secondo album strumentale per pianoforte con composizioni originali intitolato “Talk” prodotto da Multiforce Publishing.

 

Sabato 4 maggio ore 22.00
Adescite Fest Preview! w/ Cocks + L’ Esperimento del Dr. K
Apertura porte ore 21:00 – Inizio concerto ore 22:00
ingresso Up To You! con tessera arci
Domanda iscrizione: https://portale.arci.it/preadesione/raindogs/

Immagine che contiene testo, grafica, poster, Elementi grafici Descrizione generata automaticamente

https://cocksge.bandcamp.com/album/superliquidator
https://flamingorecords.bandcamp.com/…/lesperimento-del…

Adescite Crew organizza questa anteprima del suo Fest Vol. 8 che si terrà il 10 e l’ 11 maggio presso Lsoa Buridda a Genova. Lo fanno col cuoricione, come benefit a supporto del Rain. Allé!

I Cocks sono la band di punta del florido panorama punk rock genovese, riuscendo nell’impresa apparentemente impossibile di unire grande musica melodica con un’attitudine al 100% DIY e credibilità underground.
Superliquidator, il loro quarto album, sta facendo parlare benissimo tutti gli appassionati: una carica di midwest punk che non invidia nulla ai maestri americani del genere ma anzi, ne rende più credibile la formula grazie a tematiche sincere e personali.

L’esperimento del Dr. K: paura, suspense, mistero. No, non è il disclaimer di un vecchio numero di Jacula ma il modo più efficace per far capire cos’è L’esperimento del Dr. K. Punk rockers fedeli al culto dei Misfits ma con una passione per Screaming Jay Hawkins. Probabilmente dediti alla profanazione di tombe e al cannibalismo, tornano al Raindogs con un nuovo piano di conquista della terra.

TESSERAMENTO Gli eventi di cinema e musica garanticono sconti e agevolazioni agli associati, quelli di musica solo solo per soci Arci.

DOVE SIAMO: Piazza Rebagliati, darsena di Savona (di fronte alla chiesa e all’area giochi bimbi del porto). Segnaliamo la presenza di 3 aree parcheggio: park priamar, park torre porto, park arsenale. La struttura è in regola con le norme che garantiscono l’accesso ai disabili.

 

com

Le notizie de LA NUOVA SAVONA