Cultura01 maggio 2024 12:40

Eso Peluzzi e il suo tempo: incontri, amicizie, altri artisti in sintonia

Assieme alle opere di Peluzzi, e alla possibilità straordinaria di poter visitare la Sala Peluzzi sita nel Museo del Santuario, si potranno ammirare una trentina di opere di altri artisti con i quali ha condiviso momenti di vera amicizia o grandi mostre, dalle Biennali di Venezia alle Quadriennali di Roma: appuntamento a Savona il 10 maggio alle 16 a palazzo delle Azzarie per l'inaugurazione

Eso Peluzzi e il suo tempo: incontri, amicizie, altri artisti in sintonia

S'inaugura il 10 maggio alle 16 a Palazzo delle Azzarie, al Santuario di Savona, la mostra d’arte contemporanea Eso Peluzzi e il suo tempo: incontri, amicizie, altri artisti in sintonia, nel 130° anniversario della nascita del pittore Eso Peluzzi (Cairo Montenotte (Sv), 1894 - Monchiero (Cn), 1985.

L'esposizione si terrà a Palazzo delle Azzarie (g.c.) di proprietà delle Opere Sociali e nel Museo del Santuario di Savona, dal 10 maggio 2024 al 31 maggio 2024 con orari da venerdì a domenica, ore 16-18. 

Inaugurazione: 10 maggio ore 16,00 con intervento del Presidente di Opere Sociali Savona e della dottoressa Silvia Bottaro, curatrice della mostra.  

Organizzatori: Associazione “R. Aiolfi”, no profit, Savona e A.P.S.P. Opere Sociali di N.S. di Misericordia, Savona;  Galleria Signori Arte, Savona  

Patrocini: Regione Liguria; Provincia di Savona e di Cuneo; Comuni di: Savona, Finale Ligure, Cairo Montenotte,  Bardonecchia, Montechiaro d’Acqui, Monchiero; Associazione Musei Peluzzi-Bonichi, Monchiero/Roma Catalogo-giornale nella sede espositiva; ingresso libero. 

Artisti partecipanti oltre Eso Peluzzi e alle sue opere, site nella Sala Peluzzi del Museo del Santuario di Savona: 

Antonio Agostani, Lino Berzoini, Renzo Bonfiglio, Claudio Bonichi, Mario Bonilauri, Carlo Bossi, Luigi (Gigi) Caldanzano, Raffaele Collina, Renata Cuneo, Raffaele De Grada, Giovanni Battista De Salvo, Agenore Fabbri, FARFA (Vittorio Osvaldo Tommasini), Vincenzo Frunzo, Carlo Leone Gallo, Mario Gambetta, Eupremio Lo Martire, Emanuele Martinengo, Arturo Martini, Lina Violante Minuto,  Pietro Morando, Pippo Oriani, Pacino (Ivos) Pacetti, Enrico Paulucci Delle Roncole, Renato Podestà, Gian Mario Pollero, Emanuele Rambaldi, Oscar Saccorotti, Nanni Servettaz, Giovanni Solari, Guido  Tallone, Virio da Savona (Agamennone Vittorio Virio), Adelina Zandrino 

Silvia Bottaro, già direttrice della civica Pinacoteca e Museo di Savona, oggi presidente dell’Associazione  “Aiolfi” di Savona, nonché critico d’arte che più volte ha organizzato mostre, scritto testi critici sul maestro Peluzzi  avendolo, anche, conosciuto e frequentato personalmente in quel di Monchiero, ha ideato la mostra di cui all’oggetto per ricordare il 130° anniversario della sua nascita.

Nonché il fatto che il Pittore nel 1971 è stato proclamato “Cittadino  onorario di Savona” avendo abitato al Santuario di Savona dal 1919 al 1948 stabilmente e, poi, saltuariamente fino al  1980. In questo antico Borgo il Maestro ha realizzato i quadri più vicini al divisionismo della sua carriera e ha incontrato  Arturo Martini convincendolo a fermarsi a Vado Ligure, poi Farfa (Vittorio Osvaldo Tommasini), Carlo Leone Gallo e  molti altri artisti con i quali ha condiviso, pure, importanti mostre nazionali.

Da qui discende l’idea di presentare tante opere inedite di Peluzzi, oltre a quelle della sua donazione alle Opere Sociali collocate nella Sala Peluzzi del Museo del Santuario, che sarà aperto durante tutto il periodo di questa nuova iniziativa, e decine di altre opere, tutte selezionate e  molte di collezionisti privati, di pittori, scultori, ceramisti che hanno conosciuto e incontrato in più occasioni Peluzzi  instaurando, spesso, una vera amicizia, altre volte essendo stato loro maestro (è il caso di Lina Violante Minuto), oppure  avendo condiviso significative occasioni artistiche. Si ricorda che Peluzzi è stato nominato Accademico di San Luca a  Roma e che ha partecipato a diverse Biennali d’arte a Venezia (1926,1948) e Quadriennali di Roma (1931, 1948).  

Nella Sala Consiliare del Comune di Savona, assieme a Mario Gambetta, ha affrescato i fatti salienti della storia  savonese, compreso alcuni brani relativi alla seconda guerra mondiale, precisamente “La città bombardata e le vittime  civili”, “ La fucilazione di sette patrioti savonesi eseguita al forte della Madonna degli Angeli” e “Ricordo dei combattenti  dopo Vittorio veneto, i disordini dell’immediato dopo guerra e la nascita violenta del fascismo, simboleggiata al termine  della scena da uno spazio vuoto e tenebroso”.

Hanno scritto, nel tempo, testi critici importanti per Peluzzi, fra i molti,  ricordiamo: Ugo Nebbia, Emilio Zanzi, Carlo Carrà, Mario De Micheli, Gina Lagorio, Giovanni Arpino, Maurizio  Fagiolo dell’Arco. L’arte di Peluzzi, soprattutto quella creata nel periodo trascorso a osservare gli anziani e gli orfani del  Santuario savonese diventa filtro per leggere la storia sociale di tale luogo, lasciando pagine di vera poesia e umanità  proponendo, anche, chiavi di lettura e di azione, alimentando, così, un pensiero complesso e plurale: questa è la  magistrale lezione che ci ha lasciato Eso Peluzzi. Questo progetto espositivo ha ricevuto molti importanti patrocini istituzionali tra cui quello della Regione Liguria e fa parte degli eventi che sostengono la  candidatura di Savona a Capitale italiana della Cultura 2027. 

(Silvia Bottaro)

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