News12 maggio 2024 09:16

La fine e l'inizio

Nessun ligure avrebbe immaginato, fino al 7 maggio, che probabilmente a ottobre sarà chiamato a votare per il rinnovo del Consiglio regionale

La fine e l'inizio

Neppure nei peggiori scenari avremmo potuto pensare alla seduta del prossimo martedì retta dal vice perché il presidente della Regione è agli arresti domiciliari.

Sulla Liguria, stretta tra lo shock e l'atavica quanto colpevole rassegnazione, il 7 di maggio si è abbattuta una montagna di fango. Una montagna di guano.

Una montagna cresciuta di anno in anno (mica solo negli ultimi nove) che un sassolino dopo l'altro ci ha reso una regione del sud, secondo la comune accezione.

Una regione in cui non funziona la sanità, i servizi sociali sono all'osso, una regione priva di infrastrutture con strade indecorose, ferrovie carenti, code memorabili, aeroporti deserti.

Una striscia di terra cementificata a morte dove risulta impossibile curarsi, muoversi e lavorare e dove, pure, vortica un mare di soldi.

Soldi che alla Liguria non servono perché non arrivano ai liguri: non vengono usati per gli ospedali né per le scuole, né per rendere meno letali le nostre strade.

I milioni gettati in propaganda, pestelli giganti, scivoli acquatici e improbabili stand non sono serviti a farci stare meglio.

In compenso servono adesso a renderci ridicoli.

E ora cosa succederà?

Che Toti non possa restare al suo posto appare chiaro, ormai, anche ai più duri d'orecchio.

Se qualcuno all'opposizione crede che sarà una campagna elettorale facile, sbaglia.

Sarà la più difficile di sempre, perché si combatterà nella fogna a cielo aperto che l'inchiesta sulla corruzione, come una scossa di terremoto, ha eruttato in superficie.

Risparmiateci le tristi e trite risse su nomi che non interessano a nessuno, le prevaricazioni, le primedonne.

Quel che serve qui urgentemente è solo un progetto: per il turismo e per l'industria, per la sanità e per i servizi, per le infrastrutture e per il lavoro, per l'emergenza abitativa.

Quel che serve qui è gente capace di pensare insieme, perché dovrà pensare davvero a tutto. E finalmente un cambio di mentalità.

G.S.