News18 maggio 2024 12:41

Savona: restaurata L'Amazzone di Massimo Campigli

Appuntamento alle 17,30 presso la Sala Conferenze della Pinacoteca Civica in piazza Chabrol

Savona: restaurata L'Amazzone di Massimo Campigli

Ritorna finalmente ad essere esposto al pubblico, dopo un complesso  restauro condotto da Martina Avogadro della Soprintendenza, uno dei capolavori della collezione di  arte contemporanea della Fondazione Milena Milani in memoria di Carlo Cardazzo: l’Amazzone di Massimo Campigli. 

“E' un gioiello che grazie a un lavoro di sindergia con la Soprintendenza torna finalmente a  splendere – dice l'Assessore alla Cultura Nicoletta Negro – e prende nuovamente posto nelle sale  della Pinacoteca. Anche questa azione fa parte del lavoro che la Fondazione Milena Milani sta  facendo per trovare sempre nuove occasioni per valorizzare e rilanciare un patrimonio di grande  valore”.  

"Si è trattato di un intervento complesso – spiega, invece, Francesca De Cupis, storico dell'arte,  responsabile della tutela storico-artistica della Soprintendenza - in ragione dei gravi problemi  conservativi in cui versava il dipinto, legati alla peculiare tecnica utilizzata dall'artista.  Nell'indirizzare le scelte operative fondamentali si sono rivelate le indagini diagnostiche effettuate  a supporto del restauro". 

L’intervento di restauro, curato dalla Soprintendenza Archeologia e Belle Arti e Paesaggio per le  province di Imperia a Savona, ha affrontato le gravi condizioni conservative in cui versava il  dipinto, realizzato dall’artista nel 1953 con tecniche miste su tela, ripristinando, in particolare, la  stabilità della pellicola pittorica e riducendo le consistenti deformazioni della superficie della tela. 

Massimo Campigli (Berlino, 1875 - Saint Tropez, 1971) – sin dagli anni Venti affermato come  aderente al gruppo degli Italiens de Paris, e poi nel corso degli anni Trenta uno degli esponenti  della nuova decorazione murale in grandi commissioni architettoniche ufficiali – fu uno degli artisti  sostenuti e promossi da Carlo Cardazzo, come una delle voci più rappresentative, in senso  fortemente identitario, della galassia di espressioni caratterizzante il linguaggio artistico italiano del  Novecento. Collezionista d’arte, editore, animatore culturale e mercante d’arte, Cardazzo – che fu,  come noto, compagno nella vita della scrittrice e artista Milena Milani - condivise con gli artisti da  lui seguiti un legame di profonda vicinanza umana e artistica.  

Particolarmente significativo fu l’incontro con Massimo Campigli, con cui Cardazzo era in rapporti  fin dagli anni Trenta e di cui divenne nel dopoguerra il più importante gallerista.  

Le fasi del delicato intervento conservativo, insieme a una lettura dell’opera nel contesto dei  rapporti Campigli/ Cardazzo del secondo dopoguerra, saranno illustrate sabato 18 maggio alle ore  17.30 presso la Sala Conferenze della Pinacoteca Civica (in piazza Chabrol) nel corso di un  evento curato da Comune di Savona, Pinacoteca Civica e Soprintendenza.

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