News21 maggio 2024 12:42

Parco eolico Monte Cerchio: la discussione in Provincia

Mercoledì si pronuncerà il Consiglio provinciale di Savona sul gigantesco progetto che intenderebbe collocare sui crinali dell’area tra Cairo Montenotte e Cengio sette aerogeneratori di grosse dimensioni, di oltre duecento metri di altezza, che andrebbero addirittura a sovrastare le Langhe più alte, come è stato dimostrato analizzando i dati

Parco eolico Monte Cerchio: la discussione in Provincia

È il prospetto del parco eolico denominato "Monte Cerchio" della potenza complessiva di 43,4 megawatt e relative opere connesse previsto, come detto, tra Cairo Montenotte e Cengio e Saliceto in provincia di Cuneo. Sul merito è confermata la posizione decisa e contraria di venti associazioni locali e undici nazionali tra cui Wwf Italia, Lipu, Italia Nostra.

«Guardano tutti al Palazzo della Provincia di Savona gli occhi di coloro che da mesi si impegnano in gruppi di studio e di lavoro per affrontare – nell’interesse della collettività, del paesaggio e del territorio ligure e piemontese – i dettagli, le complessità, le contraddizioni e le pieghe dell’imponente progetto di impianto eolico in programma sul Monte Cerchio, al confine fra le due regioni, in base all’iniziativa della ditta Windtek di Torino. Già da tempo, un coro contrario unanime e interregionale ha unito enti istituzionali locali, associazioni e cittadini, fortemente preoccupati per un intervento che appare lacunoso, sproporzionato ai luoghi e del tutto inadeguato a garantire una sostenibilità ecologica ed economica della produzione energetica, a fronte di gravi danneggiamenti certi all’ambiente e alle persone che ci vivono».

Ha finalmente inserito l’argomento all’ordine del giorno anche la Provincia di Savona, che ha convocato il Consiglio per il 22 maggio, mercoledì, alle ore 12.30. Importante e particolarmente significativa è l’occasione che l’ente deve cogliere per pronunciarsi con una delibera chiara e contraria al progetto, come già è stato fatto dall’omologa Provincia di Cuneo. L’organo ligure, infatti, è competente in materia di autorizzazione unica ed è per questa ragione che l’efficacia del suo pronunciamento ha un rilievo fondamentale, e non solamente di natura politica. Hanno già dichiarato alla stampa locale l’intenzione ferma di respingere l’impianto il presidente Pierangelo Olivieri e il consigliere con delega all’Ambiente, nonché sindaco di Cairo Montenotte, Paolo Lambertini.

«Facendo riferimento al valore forte della condivisione sociale di un modello di sviluppo finalizzato davvero al benessere delle comunità locali, nell’attesa fiduciosa di una presa di posizione efficace e determinante per le sorti del progetto, attualmente soggetto alla Valutazione di Impatto Ambientale presso il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il coordinamento delle associazioni attivo e impegnato in materia esprime sostegno fin d’ora agli amministratori provinciali liguri. Affinché rappresentino al meglio, nell’esercizio ottimale delle loro funzioni, il ruolo di difensori e garanti del bene pubblico e della volontà popolare già variamente espressa sull’argomento – commentano dalle associazioni contrarie all’installazione della pale eoliche previste a cavallo tra il savonese ed il cuneese - . A proposito del modello di sviluppo finalizzato davvero al benessere della comunità locale, attenzione speciale va ancora dedicata ad altri progetti di impianti eolici, parimenti imponenti e impattanti aggressivamente sullo stesso territorio, che si intenderebbero aggiungere a Monte Cerchio: Piccapietre (5 pale), Piandelmelo (3 pale), Cravarezza (7 pale). In alcuni casi, gli aerogeneratori e la loro azione andrebbero addirittura a sovrapporsi gli uni con gli altri. A tutto questo complesso ed intricato approccio ai luoghi, in nome di una falsa transizione ecologica, è assolutamente cruciale opporsi ad ogni livello senza alcuna ambiguità».

Massimo Picone