80 anni or sono a Varazze la morte è arrivata dal cielo
Sono trascorsi 80 anni, ma Varazze non dimentica il bombardamento aereo, che il 13 giugno 1944 sconvolse il centro storico della città e varie altri parti del lungo Teiro, causando 51 vittime, oltre a diversi feriti e seri danni alle abitazioni di via Malocello, via Carattino, Piazza Patrone e via Piave.
Erano le ore 07:10 del mattino, quando una squadriglia di cacciabombardieri alleati, provenienti dal mare a bassa quota, dopo aver sorvolato la vallata del Teiro in direzione nord, si rivolgevano, in un carosello di morte, verso il ponte ferroviario, cogliendo di sorpresa la cittadinanza nel primo risveglio, che, per molti, fu anche l'ultimo.
Un mattino che preannunciava una radiosa giornata di sole, con il mercato ortofrutticolo dei contadini in via Carattino (meglio conosciuto come l'Orto del Parroco), si oscurò nel fragore e nel fumo delle bombe il cui obiettivo era sicuramente il ponte ferroviario, senza peraltro colpirlo (una sola bomba finì nel terrapieno di fine ponte a ponente), portandosi via intere famiglie, (una per tutte quattro componenti della famiglia Cafferata), lasciando nel dolore e nel panico l'intera comunità.
Una piramide di macerie all'incrocio di via Malocello con via Carattino e l'attuale Aurelia bis, impegnò per tutta la giornata i soccorritori dell'U.N.P.A., i Vigili del Fuoco, le Forze dell'Ordine e molti volontari, tra cui parecchi sacerdoti Salesiani, guidati dal Direttore del Collegio, don Valfrido Masieri, nel recupero dei morti, che furono provvisoriamente composti nell'Oratorio di San Giuseppe, dove si assistette a strazianti scene di disperazione da parte dei famigliari, confortati soprattutto dal parroco di Sant'Ambrogio don Francesco Calandrone, miracolosamente scampato alla strage, in quanto chiamato poco prima in chiesa, a confessare alcuni soldati, aveva lasciato la canonica, che fu colpita e nella quale perirono alcuni suoi famigliari.
80 anni sono tanti e sono pochi, il tempo ha le sue leggi, ma il ricordo rimane una componente che non abbandonerà mai quei micidiali attimi di terrore. Le piaghe aperte in tante famiglie, non sono mai scomparse e, anzi, si riaprono virulente nel ricordo di quel terribile bombardamento aereo del 13 giugno 1944, e non solo su Varazze.
Quella data sarà ricordata dalla città, come ogni anno, con una sentita manifestazione di cordoglio e la deposizione di una corona d'alloro alla lapide posta all'inizio di via Malocello a cura del Comune di Varazze, con la presenza delle Autorità Civili, le rappresentanze d'Arma e delle associazioni sociali e culturali. In questo grave momento storico, dove continuano a suonare le campane a morto in alcuni scacchieri del mondo.
Ascoltiamo con le dovute meditazioni i rintocchi del campanone di Sant'Ambrogio, che alle ore 07:10 di lunedì 13 giugno 2024, ricorderà quel grande lutto cittadino.
(Testo di Mario Traversi)