In Italia invece il voto ha sicuramente assunto una dimensione periferica arrestando il trend della forte volatilità elettorale che aveva visto alternarsi, tra elezioni politiche ed europee, tra il 2014 il PD, la Lega, il M5S e FdI nel ruolo di partito di maggioranza relativa diminuendo progressivamente la quota di suffragi raggiunti con spostamenti di milioni di voti tra i contendenti e in uscita verso l'astensione.
Se la volatilità elettorale sembra aver assestato in una qualche misura il suo trend tra le elezioni politiche del 2022 e quelle europee del 2024 confermando Fratelli d'Italia e PD ai primi due posti della graduatoria non sembra invece essersi arrestato il flusso di voti in uscita verso l'astensione che, anzi, nel turno dell'8/9 giugno 2024 ha ricevuto un forte incremento.
Nella lettura dei dati che saranno riportati ci sarà da tener conto di alcuni avvertimenti: prima di tutte le percentuali non saranno riferite al totale dei voti validi ma a quello dell'intero corpo elettorale (in tempi di astensione al 50% questo accorgimento è necessario per evitare pericolose illusioni ottiche come quella riguardante il PD renziano nel 2014 che vantò un fantomatico 40% che invece consisteva più modestamente nel 22% sul totale degli aventi diritto), in secondo luogo va considerata la differenza nella determinazione del corpo elettorale in quanto nell'occasione delle elezioni politiche le liste sono depurate dai votanti all'estero (questo rende ancora più giusta la percentualizzazione sul totale degli aventi diritto), infine i dati sono riferiti al solo territorio nazionale.
RISULTATI COMPLESSIVI ( percentuali sul totale degli aventi diritto, riferimento al solo territorio nazionale).
Schematici punti di lettura di questo lavoro:
1) Ancora una volta le elezioni europee sono state considerate test di midterm a livello nazionale e questo spirito che ha accomunato le forze politiche è stato rispettato in questa sede;
2) Si è arrestato il fenomeno della volatilità elettorale tra le forze politiche che tra il 2014 e il 2022 ha fornito l'occasione per un vorticoso mulinarsi nel cambio del partito di maggioranza relativa con lo scambio di milioni di voti nelle diverse occasioni elettorali succedutesi nel tempo;
3) Il fenomeno della volatilità elettorale è rimasto vivo soltanto in "uscita" per la crescita costante dell'astensionismo. Rispettando rigidamente il criterio di comparazione tra elezioni omologhe (anche per via del numero aventi diritto) tra il 2019 e il 2024 i voti validi sono diminuiti da 26.662.962 a 23.274.504 ( meno 3.388.458) dal 54,48% sul totale degli aventi diritto al 46,96%;
4) Così l'aumento percentuale di Fratelli d'Italia sul totale dei voti validi è da ritenere del tutto illusorio. Fratelli d'Italia è passato da 7.301.303 voti (15,86% sul totale degli aventi diritto) a 6.704.423 voti (13,52% degli aventi diritto). Una sottrazione di 596.880 suffragi ( meno 2,34%)
5) IL PD dopo il secco calo fatto registrare tra il 2019 e il 2022 è apparso in leggera risalita guadagnando 255.670 voti (calando però in percentuale sul totale degli aventi diritto da 11,62 a 11,30%).
6) Il calo di M5S e Lega che si troverà analizzato circoscrizione per circoscrizione ha rafforzato un bipartitismo "debole". Infatti sul totale di 23.274.504 voti validi Fdi e PD (che hanno impostato una campagna elettorale reciprocamente sul confronto tra le due leader dei partiti) hanno assommato 12.308.769 voti pari al 52,88% del totale dei voti validi. Il punto di debolezza del sistema è ravvisabile proprio nella scarsa rappresentatività dei due partiti maggiori che sul totale degli aventi diritto assommano al 24,82% con le espressioni di non voto al 53,04%;
7) L'unica lista che è riuscita a crescere rispetto al 2022 sia in cifra assoluta sia in percentuale sul totale dei voti validi è stata quella dell'Alleanza Verdi Sinistra che ha impostato la campagna elettorale sul tema dei diritti candidando Ilaria Salis. La crescita numerica è stata di oltre 500.000 voti, quella in percentuale dal 2, 22 al 6,37% (più 4,15%)
8) Ancora una volta si è dimostrata la debolezza dell'ipotesi centrista, sia pure in questo caso legata all'idea del rafforzamento della visione europea: così sia la lista Stati Uniti d'Europa (più Europa e Italia Viva) sia Azione sono rimaste al di sotto della soglia del 4%. Sul terreno della capacità rappresentativa rispetto all'intero corpo elettorale le due formazioni sono relegate a percentuali del tutto marginali rispettivamente 1,76% e 1,57%.
9) Proviamo allora a definire la consistenza delle coalizioni seguendo lo schema di presentazione alle politiche del 2022 e utilizzando le percentuali relative al totale degli aventi diritto: Centro destra 2022 25,97% 2024 22,25 (meno 3,72); centro sinistra (compresa più Europa con IV nel 2024) 2022 15,56, 2024 19,43 ( più 3,87); centro (2024 solo Azione) 2022 4,75 2024 1,57 (meno 3,18%) M5S 2022 9,42 2024 4,69% (meno 4,73) sinistra 2022 0,87 2024 1,03 (più 0,16%)
Passiamo all'analisi delle 5 circoscrizioni comprendente anche i dati delle formazioni non citate in precedenza:
NORD OVEST
Il totale dei voti validi è stato di 6.742.392 pari al 52,34% del totale aventi diritto, in calo del 10,07% rispetto alle europee 2019 e del 13,25% rispetto alle politiche 2022.
Fratelli d'Italia dopo aver guadagnato il 14,15% tra le europee 2019 e le politiche 2022 (da 443.136 voti a 2.136.299) ha fatto registrare un calo nelle europee 2024 ottenendo 2.083.380 voti (52.919 voti in meno) corrispondente in percentuale a un meno 1,45 %. In percentuale sul totale degli aventi diritto le altre forze del centro-destra hanno fatto registrare : Forza Italia e moderati un meno 0.89, Lega meno 1,99%. In sostanza la coalizione di governo ha registrato, tra le politiche 2022 e le europee 2024 un calo complessivo del 4,33%. Da ricordare la parabola complessiva della Lega, esempio plastico della fase di intensa volatilità elettorale cui si faceva cenno: da 3.190.306 voti (25,00%) nelle europee 2019 a 995.732 (8,21%) nelle politiche 2022 fino agli odierni 802.029 suffragi (6,22%) riducendosi a un quarto dei voti ottenuti 5 anni prima.
Sulla sponda dell'opposizione il PD tra le politiche 2022 e le europee 2024 appare sostanzialmente stabile dopo essere calato dello 0,60% tra europee 2019 e politiche 2022 ( politiche 2022 1.552.555 voti; europee 2024 1.553.821 voti) calando in percentuale per via della crescita dell'astensione (da 12,80% a 12,06%, flessione dello 0,74%).
Indiscusso notevole successo per la lista Verdi-Sinistra che presentava Ilaria Salis per una battaglia di libertà e diritti: le due liste presentatesi separate alle Europee 2019 raccogliendo complessivamente il 2,39 nelle politiche 2022 con lista unica erano salite a 315.384 voti pari al 2,60 sull'intero corpo elettorale: quota ancora in progresso nelle europee 2024 fino a toccare i 479.274 suffragi (più 163 890) e 3,72%.
Fallimentare anche al Nord Ovest il connubio tra più Europa e Italia Viva: la lista patrocinata da Emma Bonino aveva raccolto da sola 305.512 voti (2,08%) nelle politiche 2022 scendendo a 254.069 nelle europee 2024 in alleanza con il partito di Matteo Renzi con una percentuale dell'1,97% (calo dello 0,11%). La percentuale dell'1,97% è stata raggiunta con 254.579 voti anche da Azione. Da ricordare che Azione e Italia Viva presentatesi assieme nelle politiche 2022 avevano raccolto 348.748 voti pari al 6,17% del totale degli aventi diritto.
Tra le europee 2019 e quelle 2024, con il passaggio delle politiche 2022 si è registrato un brutto calo del M5S: 2019 871.370 voti pari al 4,82%, 2022 681.674 voti pari al 5,62% fino al 4,91% pari a 632.693 voti nelle europee 2024.
Insufficiente per arrivare al seggio l'incremento fatto registrare dalla lista Pace, Terra, Dignità rispetto a quella di Unità Popolare presentata nel 2022: UP ebbe nel Nord Ovest 95.328 voti pari allo 0,79% mentre PTD ha avuto, nel 2024, 139.973 voti con l'1,08% (un incremento dello 0,30%).
NORD EST
Tra il 2019 e il 2024 analogo turno di europee che si è registrato, proprio in questa Circoscrizione, il calo più vistoso da parte della Lega che 5 anni fa aveva raccolto 2.337.933 voti pari al 25,05% degli aventi diritto. La flessione era già apparsa vistosissima con le politiche 2022 con il consenso per la Lega disceso a 652.642 suffragi (7,41%) per assestarsi nel 2024 (europee) a 502.123 (oltre 1.800.000 voti perduti in cinque anni) con il 2,95% (quasi il 25% scomparso).
In questa circoscrizione appare più evidente che altrove l'interscambio diretto tra Lega e Fratelli d'Italia: nel 2019 (europee) gli eredi del MSI avevano ottenuto 332.848 voti (3,56%) salendo a 1.680.521 (19,08%) nel 2022 per poi assestarsi (in calo) sui 1.573,500 voti (16,48%) nel 2024, turno delle Europee.
In ogni caso il centro-destra nel Nord Est arretra tra il 2019 e il 2024 dal 33,16% al 24, 68% complessivamente.
Il PD dopo essere calato tra il 2019 e il 2022 da 1,379.551 voti (14, 78%) a 1.240.684 (14,09) è risalito nel 2024 di circa 30.000 voti passando a 1.270.863, percentuale del 13,31% , un più 0,78%
Chiaro incremento per Alleanza Verdi Sinistra: politiche 2022 243.196 voti pari al 2,76%, europee 2024 332.358 pari al 3,48%.
Anche a Nord Est secco calo del M5S più che dimezzato tra il 2019 e il 2024: da 597.144 voti a 281.765 mentre più Europa, nonostante l'alleanza con Italia Viva è calata da 192.179 voti (2022) a 150.450 (2024), flessione non recuperata da Azione ferma a 187.038 (1,95%).
Buon incremento di Pace, Terra, Dignità su Unità Popolare (2022) da 67.064 voti (0,36%) a 110.740 (1,16% nel 2024).
Complessivamente a nord est i voti validi hanno raggiunto la percentuale del 51,06% sul totale del corpo elettorale con una flessione di 11 punti rispetto al 2019 e di 16 punti rispetto al 2022.
CENTRO
Anche al Centro è stato netto il calo nella partecipazione sotto l'aspetto della quantità dei voti validi: nel 2019 furono il 57,59% degli aventi diritto, nel 2022 risalita fino al 65,07% e nel 2024 caduta al 49,76%, quindi al di sotto della soglia del 50%.
Rispetto al 2022 Fratelli d'Italia ha perso sia in cifra assoluta sia in percentuale: meno 207.861 voti tra il 2022 e il 2024, in percentuale 3,39%.
Il PD nel 2019 aveva raggiunto il 1.479.470 voti per 15,44% poi calato al 1.228.298 (13,60) nel 2022, risalita a 1.272.440 nel 2024 ma la crescita dell'astensione ha penalizzato la percentuale (sempre riferita al totale degli aventi diritto) ridotta al 13,23%.
Anche al Centro sicura l'ascesa di Verdi Sinistra: dai 234.566 voti (2,60%) del 2022 ai 358.772 voti (3,73%) del 2024.
Rispetto al 2019 dimezzato invece il M5S: aveva ottenuto 880.168 voti (9,18%) ridotti a 773.269 (8,60%) nel 2022, quota precipitata a 453.103 suffragi nel 2024 (4,71%)
Ancora più precipitosa la discesa della Lega: Nel 2019 1.845.135 voti (19,26%) ridotti a 381.265 (4,24%) nel 2022 ulteriormente contratti a 321.350 nel 2024 con il 3,34%. In percentuale sul totale dei voti validi la Lega, tra il 2019 e il 2024, ha lasciato sul terreno quasi 16 punti percentuali (in questo caso la crescita di Fdi tra il 2019 e 2024 è stata di quasi 14 punti a ulteriore testimonianza dell'interscambio avvenuto tra le due formazioni).
Nel periodo in esame in calo Forza Italia e assoluto fallimento dell'alleanza più Europa-Italia Viva: nel 2022 la formazione diretta da Emma Bonino aveva raccolto 173. 793 voti (1,93) nel 2022; voti saliti a 190.515 nel 2024 (incremento dell'alleanza con Renzi nel 2024 : 16.722 voti per lo 0,05%).
In crescita, rispetto a Unione Popolare, la lista Pace, Terra, Dignità: da 94.837 voti a 128.117 (da 1,04% a 1,33%).
SUD
La perdita di voti validi al Sud è stata dell'2,14% tra il 2022 e il 2024 e del 5,07% tra il 2019 e il 2024.
Un dato di forte discesa ha caratterizzato l'esito del voto in questa circoscrizione:
il M5S è calato dal 1.709.466 voti nel 2022 (in recupero rispetto al 2109) a 814.218 nel 2024: a livello di percentuale dal 15,62% al 5,73%, all'incirca del 10%;
la Lega, invece, dopo aver ceduto quasi completamente un patrimonio di 1.285.329 voti acquisito con le Europee del 2019, riducendosi a 300.379 voti nelle politiche del 2022(quasi un milione di voti in meno) è lievamente risalita a 331.108 voti pari al 2,77%.
Anche in questo caso il bottino leghista del 2019 è stato acquisito in larga parte da FDI partito da 414.133 voti (3,45%) nel 2019 e risalito a 1.223.493 voti nel 2022 (11,18%) con una leggera flessione nel 2024 (1.139.933 voti pari all'8,02%).
Calo netto anche per Forza Italia che tra il 2019 e il 2022 era risalita dal 5,61% al 7,08% per poi scendere nel 2024 al 4,36% (520.049 voti).
Più netta che altrove la risalita del PD al Sud: 2019 977.974 voti (8,15%), 2022 calo fino a 832.855 voti (7,61%) e infine sfondato il muro del milione di voti nel 2024 con 1.175.191 pari al 9,86% .
Anche al Sud l'Alleanza Verdi sinistra ha fatto registrare un risultato positivo tra il 2022 e il 2024: dall'1,35% al 2,29%. Debole per contro il risultato di Pace, Terra, Dignità: Santoro (2024) ha perso il confronto con De Magistris (2022) con 93.404 voti alla lista che fu guidata dall'ex sindaco di Napoli e89.818 voti conseguiti nel 2024 dalla lista del giornalista televisivo.
ISOLE
Nelle Isole si registra, rispetto alle politiche 2022, un calo particolarmente vistoso nell'espressione di voti validi: dal 51,75% sul totale degli aventi diritto al 35,43%.
Questo dati influisce ovviamente sull'esito del voto e tutti i partiti, tranne l'Alleanza Verdi Sinistra , Forza Italia e Pace, Terra, Dignità, fanno registrare un calo di consensi in cifra assoluta.
Verdi Sinistra invece salgono da 70.371 voti (politiche 2022) a 121.498 (europee 2024) con un riscontro percentuale da 1,33 a 2,17%.
Flessione particolarmente evidente per Fratelli d'Italia che risalita, tra il 2019 e il 2022, da 147.812 voti a 529.085 ha perso con le europee 2024 più di 100.000 voti fermandosi a 420.537 voti (10,05% a 7,53%).
Nel raffronto 2022 - 2024 il PD scende da 377.739 voti (7,17%) a 330.439 (5,92%); il M5S da 705.465 a 321.415 (13,40% a 5,75%).
Ancora la Lega, partita nel 2019 con 454.935 voti (8,06%) e transitata nel 2022 a 150.498 (2,85) e atterrata nel 2024 a 138.384 (4,43%).
In conclusione:
Media Nazionale dei voti validi 46,96
Media Nazionale delle liste rispetto al totale dei voti validi
PD 11,30%; Verdi Sinistra 6,37%; Stati Uniti d' Europa 1,76%, M5S 4,69%, Fratelli d'Italia 13,52%, Lega 4,22%, Forza Italia e Moderati4,51%, Azione 1,57%, Pace, terra, Dignità 1,03%, SVP 0,24%, Libertà 0,57%
Suddivisione nelle circoscrizioni:
Voti validi: Nord Ovest 52,34%, Nord Est 51,06%, Centro 49,76%, Sud 40,64%, Isole 35,43%
PD: Nord Ovest 12,06%, Nord Est 13,31%, Centro 13,23%, Sud 9,86%, Isole 5,92%
Verdi Sinistra. Nord Ovest 3,72%, Nord Est 3,48%, Centro 3,73%, Sud 2,29%, Isole 2,17%
Stati Uniti d'Europa: Nord Ovest 1,97%, Nord Est 1,57%, Centro 1,98%, Sud 1,99%, Isole 1,37%
M5S: Nord Ovest 2,73%, Nord Est2,95, Centro 4,71%, Sud 5,93%, Isole 5,75%
Fratelli d'Italia: Nord Ovest 16,17%, Nord Est 16,48%, Centro 15,45%, Sud 8,02%
Lega: Nord Ovest 6,22%, Nord Est 5,25%, Centro 3,34%, Isole 4,43%
Forza Italia e Moderati: Nord Ovest 4,91%, Nord Est 2,95% Centro 3,49%, Sud 4,36%, Isole 7,20%
Azione: Nord Ovest 1,97, Nord Est 1,95,Centro 1,53%, Sud 1,34%, Isole 0,52%
Pace Terra Dignità: Nord Ovest 1,08, Nord Est 1,16, Centro 1,33%, Sud 0,75%, Isole 0,79%
SVP; Nord Est 2,43%
Libertà Isole 2,11%