Cose Belle26 giugno 2024 15:03

Cinema, teatro e musica

Inizia l'estate delle Officine Solimano con il Riviera Jazz and Blues Festival

Cinema, teatro e musica

Ecco il programma:

cinema NUOVOFILMSTUDIO

giov 27 giu ( 18.00 – ingresso libero)

CIPA di Savona presenta il docufilm

UN BIGLIETTO PER SAVONA. LA CITTÀ VISTA CON GLI OCCHI DEI SUOI NUOVI ABITANTI

Un progetto di Nicola Bina ed Enrico Piazza, da un’idea di Mimmo Lombezzi, realizzato con la consulenza tecnica e l’editing elettronico di Michele Delucis con protagonisti gli studenti del Cipa

Caterina, ucraina, parla della spiaggia di Legino e delle telefonate del padre dalla prima linea, Bashir , originario della Guinea, racconta il monumento ai caduti di Piazza Mameli e l’emozione dei suoi 21 rintocchi, Giovanna, albanese, parla della Darsena dove ogni nave in arrivo evoca i ricordi dell’emigrazione, Aliou, senegalese, descrive il mare visto dal Priamar e quello in tempesta che stava per ingoiarlo insieme al barcone.

Sono alcuni degli alunni del secondo periodo del CPIA (Centro Provinciale dell’Istruzione degli Adulti) Mohamed Dansoko, che hanno deciso di raccontare Savona in un videodiario che hanno girato e narrato con piccole telecamere.

Al dibattito che seguirà la proiezione saranno presenti gli studenti  (cameraman e protagonisti delle storie narrate) e coloro che li hanno accompagnati in questa esperienza 

Nella città che cerca nuove rotte per la cultura , “Un biglietto per Savona” racconta la città vista attraverso le culture a Savona portate da altre rotte.

Il progetto è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione De Mari e alla collaborazione di Arci Solidarietà Savona.

L’ingresso è a offerta libera, vi aspettiamo!

Cinema Revolution: tutti gli spettacoli 3,50€

ven 28 giu (15.30 - 18.00 in italiano) (21.30 v.o. con sottotitoli in italiano)

sab 29 giu (15.30 - 18.00 - 21.00 in italiano)

dom 30 giu (15.30 - 18.00 - 21.00 in italiano)

lun 1 lug (15.30 - 18.00 - 21.00 in italiano)

FUGA IN NORMANDIA

(The great escaper)

di Oliver Parker

con Michael Caine, Glenda Jackson, John Standing

Gran Bretagna/USA 2023, 96'

Dover, 2014. Bernie Jordan ha quasi novant'anni e un grande sogno: quello di partecipare al 70esimo anniversario dello Sbarco in Normandia, l'evento storico cui l'uomo ha partecipato come giovane recluta in Marina. Irene detta Rene, sua moglie da 70 anni, è ricoverata in una casa di cura dove anche Bernie ha deciso di trasferirsi per non stare lontano da lei. Quando scopre di essere arrivato troppo tardi per prenotare il viaggio, Bernie decide di partire da solo, con il benestare di Rene che non avverte il personale della casa di cura affinché non impedisca al marito di realizzare il suo sogno...

Interpretato da Michael Caine e Glenda Jackson e ispirato a fatti realmente accaduti, "Fuga in Normandia" di Oliver Parker mette in scena la “grande fuga” di Bernie Jordan. La notizia fa il giro del mondo e il veterano finisce in prima pagina. Ma in prima pagina, viene raccontata solo una parte della storia. Martedì 6 giugno 1944, sulle spiagge francesi della Normandia, ebbe inizio lo sbarco: la più grande invasione marittima della storia che segnò "l'inizio della fine" della Seconda Guerra Mondiale. Sebbene lo sbarco sia stato un successo per le forze alleate, il costo umano è stato enorme. Coloro che hanno avuto la fortuna di sopravvivere hanno portato con sé il trauma di quel giorno per il resto della loro vita. Nel 2014, il veterano Jordan è partito dalla sua casa di cura diretto in Francia, per partecipare alla commemorazione. Nessuno – tanto meno Bernie – aveva idea che la sua storia avrebbe toccato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo. Michael Caine aveva alcune cose in comune con Bernie fin dall'inizio. Poteva identificarsi con l'emozione e l'ansia che l'uomo provò quando fu gettato sotto i riflettori dei media e, come Bernie, anche lui era «un vecchio soldato Cockney che ricevette molta pubblicità». Caine ha notato che quando ha ricevuto la sceneggiatura, aveva 89 anni, la stessa età che aveva Bernie al momento della sua fuga. E chi meglio di un'altra leggenda del cinema, la due volte vincitrice dell'Oscar, Glenda Jackson, avrebbe potuto unire le forze con Sir Michael Caine? L'ultima volta che avevano lavorato insieme era stato quasi 50 anni prima, in "Una romantica donna inglese" di Joseph Losey. La loro chimica e il loro conforto reciproco sono fondamentali per trasmettere l'amore duraturo che Bernie e René condividevano. Michael e Glenda hanno stili di recitazione molto diversi, ma lavorano così bene insieme perché entrambi evitano il sentimentalismo: Glenda conferisce teatralità, ma sembra così reale, e Michael trasmette la celebrità del cinema mantenendosi con i piedi per terra, interpretando così tanto dicendo così poco. Entrambi sono credibili e amabili nei panni di una coppia piena di ironia e saggezza, ancora pronta a mettersi in gioco.

Trailer: https://youtu.be/jCXF4_w9KtY

Cinema Revolution: tutti gli spettacoli 3,50€

mar 2 lug (18.00 - 21.00)

mer 3 lug (18.00 - 21.00)

IL CASO GOLDMAN

(Le procès Goldman)

di Cédric Kahn

con Arieh Worthalter, Arturo Harari, Stéphan Guérin-Tillié

Francia 2023, 115'

Movies Inspired

Nel novembre del 1975 inizia il secondo processo a Pierre Goldman, attivista di estrema sinistra condannato in primo grado all’ergastolo per quattro rapine a mano armata, una delle quali ha causato la morte di due farmacisti. In secondo appello, Goldman sostiene la sua innocenza e, in poche settimane, diventa un’icona della sinistra intellettuale. Alla difesa c’è il giovane avvocato Georges Kiejman, ma il rapporto con il suo assistito presto si fa teso. Goldman, sfuggente e provocatorio, rischia la pena di morte e rende incerto l’esito del processo...

Cédric Kahn firma un huis-clos appassionante, specchio del suo tempo e privo di ogni artificio, attorno alla personalità eccezionalmente complessa di Pierre Goldman.

«Attivista politico, autore di rapine a mano armata, icona letteraria, figlio dell’Olocausto... Il processo a Pierre Goldman è un universo a sé, un caso molto più grande dell’aula di un tribunale. C’è, innanzitutto, il periodo: siamo a metà degli anni ‘70 e gli ideali rivoluzionari degli anni ‘60 si stanno dissolvendo. Così come il processo a OJ Simpson è stato una finestra sull’America degli anni Novanta, il processo a Pierre Goldman ha rappresentato una finestra sulla Francia degli anni Settanta. Gli ideali sono stati corrotti in un mondo che è tornato all’imperialismo e al capitalismo e ha voltato le spalle alla rivoluzione. La sceneggiatura si è basata, innanzitutto, sulla ricerca documentaria. Ci siamo preoccupati di creare una narrazione il più efficace possibile, rafforzando il suo contenuto con la fusione di elementi provenienti dai due processi a Pierre Goldman. Utilizzando il modello dell’udienza a porte chiuse, abbiamo cercato di mettere in scena le dialettiche che entrano in gioco: l’intensità di Goldman, il rigore di Kiejman, il tradimento di Garaud, il senso di imparzialità del giudice che presiede l’udienza, ecc. La parola diventa uno strumento funzionale alla regia, come una macchina da presa: può dirigere il nostro punto di vista, o addirittura crearlo. La vita di Goldman scaturisce nella nostra immaginazione come un film a sé stante, che esiste al di fuori dei confini temporali del film e di quelli fisici dell’aula di tribunale. L’altro elemento narrativo pregnante è il pubblico del tribunale, presente in ogni momento. Queste persone generano un altro punto di vista ed esercitano una maggiore pressione sui relatori e sul giudice che presiede l’udienza. Influenzano la giuria, ma anche lo spettatore. La presenza del pubblico contribuisce a far capire che un processo è anche un’arena in cui si svolge uno scontro: è un incrocio tra uno spettacolo e la ricerca della verità».

(Cédric Kahn)

Trailer: https://youtu.be/5nzJ8qZV530

gio 4 lug (21.00 - ingresso libero)

PRANZO REALE

(A private function)

di Malcolm Mowbray

con Maggie Smith, Michael Palin, Bill Paterson

Gran Bretagna 1984, 93'

A un anno dalla sua scomparsa, con questo appuntamento unico si celebra il cinema di Malcolm Mowbray presentando il suo primo film, "Pranzo Reale", una gemma rara del British Humour scritta insieme ad Alan Bennett. Una commedia brillante con Maggie Smith (che vince il BAFTA come miglior attrice protagonista) e Michael Palin dei Monty Python, prodotto da George Harrison, chitarrista dei Beatles.

A introdurre la serata sarà un omaggio dello sceneggiatore Marco Panichella, allievo di Malcom Mowbray.

Nello Yorkshire del 1947 vige ancora il razionamento post bellico. Nonostante le restrizioni, in una cittadina gli abitanti decidono di organizzare un banchetto colossale per 150 invitati per celebrare le imminenti nozze della giovanissima Principessa Elisabetta e di Filippo di Edimburgo. Per l’occasione decidono di mettere all’ingrasso illegalmente una scrofa. Ma Gilbert Chilvers, il pedicure locale (Michael Palin) sollecitato dalla moglie (Maggie Smith) decide di rubare l'animale. La coppia di coniugi dovrà nascondere il maiale dall’ispettore Morris Wormold (Bill Paterson) e la gestione complicata dell’animale, tenuto segretamente in casa, crea un serie di situazioni comiche.

INFO BIGLIETTERIA

Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio (aprite il link in un browser esterno a Facebook, altrimenti non visualizzerete i posti disponibili!). 

teatro dei cattivi maestri 

La sala in questo momento è chiusa, riaprirà a settembre.

LA PRIMA DATA DELL’ESTATE È…

In collaborazione con l’Associazione Varigotti Insieme e il Comune di Finale Ligure

Finale Ligure – Molo di Varigotti

Lunedì 24 giugno, ore 21:15

IL NANO TREMOTINO

di Cattivi Maestri

PER I BAMBINI DAI 3 ANNI

Ispirato alle fiabe dei fratelli Grimm “Il nano Tremotino”, “Le tre filatrici” e le loro varianti europee, con filastrocche della tradizione popolare italiana.

Di e con Francesca Giacardi e Maria Teresa Giachetta. Adattamento musicale da temi popolari suonati dal vivo di Nicola Calcagno. Scene e costumi di Valentina Albino.

Produzione Cattivi Maestri Teatro (debutto Dicembre 2023).

Le bugie sono pericolose? Sì, soprattutto se si incontra qualcuno che crede a tutto quello che sente…

Una voce è giunta alle orecchie del principe Rondolino dei Rondelli: pare che nel regno ci sia una giovane capace di trasformare intere stamberghe piene di paglia in sale traboccanti di oro zecchino. Ma le voci spesso sono false, ed è così che la povera Amelia viene costretta a passare un mese l’anno chiusa in una stalla a cercare di filar la paglia e trasformarla in oro, proprio lei che non sa filare neanche la lana! Ma quando la luna si fa scura si presenta un nanetto ad offrirsi in suo aiuto. In cambio vuole qualcosa di più prezioso dell’oro: il suo primogenito.

Tre filatrici intorno ad un arcolaio raccontano la storia della povera Amelia, facendo riemergere tra le parole e le canzoni il sapore dei canti popolari e della sorellanza.

INGRESSO LIBERO

Dal 12 luglio al 13 agosto ci sarà Wroom Fest, il festival di teatro per l’infanzia in giro per i borghi di Savona.

Il 26 luglio e il 2 e 9 agosto torna TEATRO SUL PRATO alla Fortezza del Priamar con 3 appuntamenti per i bambini!

RAINDOGS HOUSE musica

Venerdì 28 giugno ore 22.00

DIATOMEA – presentazione del nuovo album “Io Solo Con Me”

Apertura porte ore 21:00 – Inizio concerto ore 22:00

ingresso gratuito con tessera arci

https://youtu.be/atzlvmNvq7g?si=P7MNVr8OkERywiDS

https://youtu.be/oOOgganFfMg?si=iQeA6HaoxC1_-zZj

Attivi sulla scena musicale dal 2007, i Diatomea propongono un Crossover/heavy rock multiforme cantato in italiano, aperto a sonorità potenti e contaminazioni provenienti da generi musicali differenti.

Dopo i primi anni di EP e sperimentazioni, nel 2017 pubblicano il primo album omonimo “Diatomea”, caratterizzato da spiccati tratti Alternativ rock-metal, che consente al quintetto di aggiudicarsi il primo gradino del podio nel concorso nazionale “Wanted Primo Maggio”.

Oggi, a sette anni di distanza, presentano il loro secondo full-length, orgogliosamente autoprodotto, a cavallo tra metal e grunge, anticipato dai singoli “Daphne” e “Coltelli”.

È con grande felicità che presenteranno per la prima volta dal vivo il loro ultimo lavoro, per infiammare il palco con chitarroni e riff.

I Diatomea sono:

Christian Zerilli – voce

Fulvio Siri – batteria

Matteo Siri – chitarra

Mattia Miniati – chitarra

Simone Baccino – basso

Martedì 2 luglio, ore 20.00

FRATELLI LAMBRETTA SKA JAZZ + SCONE CASH PLAYERS // RIVIERA JAZZ & BLUES FESTIVAL – SAVONA – PIAZZA DEL SANTUARIO

Dalle ore 16 Festa della Vicinanza a Santuario. Arti, spettacolo, comunità!

Ingresso Gratuito

Allé! Questa è l’ottava edizione del Festival completamente gratuito che allieterà l’ estate della Riviera con 8 concerti incredibili ed imperdibili, resi possibili dai Comuni di Savona, Varazze, Vado Ligure, Borghetto Santo Spirito, Finale Ligure, dalla Fondazione de Mari e Coop Liguria

A Savona si torna nell’ amata Piazza del Santuario per ben due giorni, ska jazz, soul jazz, musica cinematica e blues ai massimi livelli!

Sul palco si alterneranno due grandi band per ogni serata, saranno presenti punti ristoro, inoltre dal pomeriggio animazione, arte e spettacoli a cura della comunità di Santuario!

Il *Santuario* in festa offre:

*Bar Cavassa*

Bibite / Panini / Caffè / Tabacchi

*Osteria Italia* (50 metri oltre la piazza)

Pizza / Farinata / Cucina Tipica

*Birra Altavia* in piazza a cura di *Raindogs House*

*Bruciapadelle* street food.

———————————————

Il PARCHEGGIO comodo è 150 metri PRIMA della piazza, appena superato un ponte.

Venite presto che c’è un bel fresco!

FRATELLI LAMBRETTA SKA JAZZ

Fratelli Lambretta Ska Jazz è una band di 9 elementi votata ad uno Ska Jazz energico ma molto raffinato. Il gruppo è composto da musicisti professionisti molto legati fra loro da forti legami di amicizia e da lunghi anni di esperienze condivise nei generi più disparati.

Ad inizio 2024: dopo la pubblicazione del doppio singolo Tribute to Yuji Ohno I Fratelli entrano in studio ed in poco più di 48 ore Good Banana Monkey Back è pronto. Lo stile dei brani è ancor più variegato dei lavori precedenti: dalle chitarre distorte di C.S.B. e Maskara all’atmosfera rarefatta dell’intro di Cloudy Friday (che poi fugge inaspettatamente verso un uptempo con linee di fiati zigzaganti), dal Northern Soul di Cha Dell allo swing retrò di Duke Goes Jamaica.

SCONE CASH PLAYERS

“Adam Scone arriva con forza e furia con la missione di portare un suono di hammond pieno di soul, dinamica e funky in giro per il mondo!”

L’organista e bandleader di Miami Adam Scone attinge dalla sua vasta esperienza di musicista, facendo parte della leggendaria band della Daptone, gli Sugarman 3, e lavorando con artisti come Lee Fields, Sharon Jones, Lou Donaldson, Melvin Sparks, Ben Dixon e così via. Il suo progetto solista è sotto il nome di Scone Cash Players e l’ultimo album intitolato “Brooklyn to Brooklin” (2022) prende il nome dal distretto di New York e dalla corrispondente località di San Paolo. È la registrazione più meticolosa di Scone Cash Players fino ad oggi ed esce per l’etichetta Daptone di NY.

Riflette i recenti viaggi di Scone in Brasile, prima con la leggenda del soul Lee Fields, dove ha assorbito i suoni profondi e vitali di artisti come Jorge Ben, Tim Maia e le fioriture psichedeliche di Os Mutantes, mescolato con espressivi arrangiamenti di fiati, l’inconfondibile chitarra di Jimmy James e quel suono B3 che segue la tradizione di leggende come il Dr. Lonnie Smith, il fratello Jack McDuff e Jimmy Smith per citarne alcuni…

Per questo ritorno in Italia, Scone sarà accompagnato da Samuele “Sem” Puppo alla chitarra e Nicola Arecco alla batteria.

Grafiche di Matteo Anselmo

Mercoledì 3 luglio, ore 20.00

DON ANTONIO with DALIBOR PAVICIC – Ghost Guitars + PAOLO BONFANTI BAND // RIVIERA JAZZ & BLUES FESTIVAL – SAVONA – PIAZZA DEL SANTUARIO

Dalle ore 16 Festa della Vicinanza a Santuario. Arti, spettacolo, comunità!

Ingresso Gratuito

Allé! Questa è l’ottava edizione del Festival completamente gratuito che allieterà l’ estate della Riviera con 8 concerti incredibili ed imperdibili, resi possibili dai Comuni di Savona, Varazze, Vado Ligure, Borghetto Santo Spirito, Finale Ligure, dalla Fondazione de Mari e Coop Liguria

A Savona si torna nell’ amata Piazza del Santuario per ben due giorni, ska jazz, soul jazz, musica cinematica e blues ai massimi livelli!

Sul palco si alterneranno due grandi band per ogni serata, saranno presenti punti ristoro, inoltre dal pomeriggio animazione, arte e spettacoli a cura della comunità di Santuario!

Il *Santuario* in festa offre:

*Bar Cavassa*

Bibite / Panini / Caffè / Tabacchi

*Osteria Italia* (50 metri oltre la piazza)

Pizza / Farinata / Cucina Tipica

*Birra Altavia* in piazza a cura di *Raindogs House*

*Bruciapadelle* street food.

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Il PARCHEGGIO comodo è 150 metri PRIMA della piazza, appena superato un ponte.

Venite presto che c’è un bel fresco!

Don Antonio with Dalibor Pavicic – Ghost Guitars –

Un incontro improbabile e affascinante a volo radente sull’Adriatico. Don Antonio e il suo twang mediterraneo, che guarda all’America, al Sud e alla musica cinematica da casa nostra. Un percorso lungo quattro lustri a rimbalzo fra i continenti, da Sacri Cuori alle Tredici Canzoni Urgenti di Vinicio Capossela ad Alejandro Escovedo, da Netflix al Tiny Desk alla CBS.

Dall’altra parte Dalibor Pavicic, leader della band croata piu’ amata ed internazionale di sempre, Bambi Molesters, che da Zagabria sono arrivati a girare mezzo mondo, a farsi volere bene dai REM, a piazzare brani in Breaking Bad, e ad influenzare una generazione di gruppi surf di tutte le latitudini.

La risultante e’ Ghost Guitars, chitarre di fantasmi d’ elettricitá passati e presenti che dipingono geografie di luoghi stranieri e stranianti, ripescando e riposizionando brani di entrambi i repertori – oltre a svariati nuovi episodi – in un punto mediano d’incontro, una terra ancora vergine governata dal dialogo delle chitarre e dalla spinta noir, cinematica e jazzy di un ensemble tutt’altro che purista.

Un incontro che doveva capitare, quello fra Dalibor e Don Antonio, guardando quel mare che ha sempre unito culture distanti e cercando di sondarne il mistero aggrappati a un vascello a sei corde.

Twang adriatico, cosmico, mediterraneo, senza paura di sfidare le convenzioni dei generi, senza paura di new directions in music, senza paura di divertirsi.

Paolo Bonfanti Band

È considerato il miglior chitarrista e cantante rock-blues in Italia e fra i migliori in Europa! Si esibirà in full band accompagnato da Alessandro Pelle alla batteria, Nicola Bruno al basso elettrico e Roberto Bongianino alla fisarmonica.

Nel 2020 pubblica ELASTIC BLUES, il LIbro/Cd per festeggiare i 60 anni ed i 40 anni di carriera. 70 minuti di musica con 15 brani inediti (ed una sola cover) a cui hanno partecipato 40 musicisti, ognuno dei quali ha percorso un tratto di questa lunga strada.

Grafiche di Matteo Anselmo

Giovedi 4 luglio, ore 21.00
MONONEON // RIVIERA JAZZ & BLUES FESTIVAL – BORGHETTO SANTO SPIRITO – PIAZZA MARINAI D’ITALIA
Ingresso Gratuito!

https://youtu.be/xgG9wZPnf6k?si=snsGOQK-7QC1gNJf
https://youtu.be/xgG9wZPnf6k?si=FM5BNJnIrhHuckkL
https://youtu.be/3LKnwN83fmw?si=xbPwwydKPVrdE8AL
https://youtu.be/HNx3EFZbTGE?si=_KNYQ5dw_A4P_3cC

Allé! Questa è l’ottava edizione del Festival completamente gratuito che allieterà l’ estate della Riviera con 8 concerti incredibili ed imperdibili, resi possibili dai Comuni di Finale Ligure, Borghetto Santo Spirito, Varazze, Savona, Vado Ligure, dalla Fondazione de Mari e Coop Liguria

A Borghetto Santo Spirito godremo dell’ unica esibizione in Italia di MonoNeon, che Flea dei Red Hot Chili Peppers ha definito “ il più grande bassista elettrico al mondo ”.
Il 1° novembre 2022, la Fender ha realizzato la MonoNeon Collection, che includeva il MonoNeon Jazz Bass V Signature.

Dwyane Thomas, Jr., noto anche come MonoNeon, è un bassista americano e musicista sperimentale di Memphis, Tennessee.
La sua versatilità musicale è eccezionale, spazia infatti dall’avant-garde al southern soul, dal jazz al funk, percorrendo al contempo tutte le sfumature intermedie.
È noto per i milioni di followers su YouTube, ed è stato uno degli ultimi musicisti a lavorare con Prince. Vincitore del Grammy Award, per la sua partecipazione all’album King’s Disease di Nas del 2020. MonoNeon ha collaborato con artisti come Prince, Mavis Staples, George Clinton, Pete Rock, Ne-Yo, Mac Miller, Georgia Anne Muldrow, Ghost-Note e altri. MonoNeon ha suonato al Newport Jazz Festival, al Montreal Jazz Festival, al Summer Camp Music Festival, al Melbourne International Jazz Festival e altro ancora.

A contraddistinguere MonoNeon non è solo lo stile compositivo, ma anche il forte impatto visivo caratterizzato da uno look unico e appariscente, che si ispira a movimenti artistici come il Dadaismo e il surrealismo e si riflette nel suo straordinario guardaroba fatto di colori vivaci e tessuti elaborati.

Venerdì 5 luglio ore 21.00
THE SCORPIOS // RIVIERA JAZZ & BLUES FESTIVAL – VADO LIGURE – GIARDINI A MARE COLOMBO
Ingresso gratuito

https://youtu.be/vOqO97qtxxY?si=3vL6xATyBTABU6lV
https://youtu.be/BMmFCN-fWKg?si=jAntioNO-RHP7q9D
https://youtu.be/_6zo_HLyJDI?si=XJd_OdwskAd82BlN

Questa è l’ottava edizione del Festival completamente gratuito che allieterà l’ estate della Riviera con 8 concerti incredibili ed imperdibili, resi possibili dai Comuni di Finale Ligure, Borghetto Santo Spirito, Varazze, Savona, Vado Ligure, dalla Fondazione de Mari e Coop Liguria

A Vado Ligure saranno i The Scorpios a sollazzarci i tipani e farci muovere i piedini, band Sudanese/Londinese, vera chicca che inseguivamo da tanto tempo.
Basti ascoltare il loro ultimo album “Let”s Go” per rimanere letteralmente estasiati!
https://youtu.be/C_P1DGY4BFo?si=opkKwqjkfFT-ijpT

Originari del Sudan centrale e ora di stanza a Londra dopo essere fuggiti dalla presa di potere dei fondamentalisti in quella regione, gli Scorpios sono un settetto che fonde ritmi arabi e fraseggi chitarristici funk dalle atmosfere orientali, smantellando a dovere le barriere culturali alla ricerca di una beatitudine ritmica unificante. Una voce femminile proveniente da altri mondi, bassi pesanti, synth, fiati e percussioni che attraversano le forme tradizionali sudanesi per creare un suono nuovo debitore tanto al suono di Detroit quanto a quello di Khartoum ( capitale del Sudan ).

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