News01 luglio 2024 12:38

Savona capitale della cultura: consegnata oggi la manifestazione d’interesse

Oltre 1900 persone coinvolte insieme a 32 Comuni, 200 proposte per individuare le Nuove rotte della cultura

Savona capitale della cultura: consegnata oggi la manifestazione d’interesse

Con la consegna della manifestazione di interesse al Ministero  della cultura, avvenuta oggi, parte ufficialmente il cammino di Savona, candidata a  Capitale italiana della cultura 2027. 

Non si tratta però di un avvio ma di una tappa di un percorso iniziato oltre un anno fa,  nella primavera 2023, quando il progetto ha mosso i primi passi. Oggi, dopo 90 incontri  preliminari, 9 appuntamenti tematici, 1900 persone coinvolte, oltre 8000 minuti di  discussione, sono state raccolte oltre 200 proposte progettuali, che saranno le Nuove  rotte della cultura, tema scelto per la candidatura e titolo del dossier. 

Quella di Savona è una candidatura plurale, che abbraccia un territorio vasto e unito,  che condivide con il Capoluogo l’idea di mettere la cultura al centro di un progetto  di rigenerazione umana e urbana. Sono 32 i Comuni coinvolti: Albenga, Albissola  Marina, Albisola Superiore, Altare, Bardineto, Bergeggi, Borgio Verezzi, Cairo  Montenotte, Calizzano, Carcare, Castelvecchio di Rocca Barbena, Celle Ligure,  Ceriale, Cosseria, Dego, Finale Ligure, Laigueglia, Millesimo, Mioglia, Noli, Osiglia, Piana  Crixia, Pietra Ligure, Quiliano, Sassello, Spotorno, Stella, Tovo San Giacomo, Vado  Ligure, Varazze, Vezzi Portio, Villanova d’Albenga. 

La risposta del territorio è stata entusiasta e propositiva, dimostrando quanto Savona  e i suoi abitanti siano pronti a mettersi in gioco per un futuro che non riguarda solo la  Città ma l’intero Mediterraneo. Le Nuove rotte della cultura infatti vogliono porsi come  spunto di riflessione per tutte le città che si affacciano sul Mediterraneo o che a esso  sono collegate. 

Sottolinea Marco Russo, sindaco di Savona: “L’ufficializzazione della candidatura è un  passaggio importante ed emozionate. Siamo partiti da lontano, quando l’idea  sembrava fuori dalla nostra portata, abbiamo fatto un cammino impegnativo, ma esaltante, durante il quale abbiamo metabolizzato il senso del progetto e capito che  il territorio savonese ha qualcosa da dire anche all’esterno. Questo percorso  straordinario è la premessa non solo per presentare un dossier competitivo, ma anche  dare la svolta e guardare al futuro. Le “nuove rotte” ci servono per ritrovare una nostra  identità e per collocarci al centro di un’area che lega Mediterraneo, Nord Ovest ed  Europa. Siamo convinti che questa sia la strada per dare un futuro a Savona e far sì  che completi la sua transizione post industriale. Voglio ringraziare tutti coloro che  hanno partecipato con idee, proposte, oppure soltanto con la loro presenza; tutti  coloro che si sono messi in gioco, si sono fatti contagiare e che stanno contagiando  altri savonesi, affinché questo diventi sempre di più il progetto dell’intera comunità  territoriale. Voglio ringraziare anche gli oltre 30 comuni che fino ad ora hanno aderito,  cogliendo la straordinaria opportunità che si apre per tutto il nostro territorio. Ora inizia  una nuova fase, ancora più esaltante in cui continueremo a tenere insieme lo sforzo  innovativo, l’ottica globale con il pieno coinvolgimento del territorio. Una fase in cui  guarderemo sempre più in alto.” 

“Il contesto nazionale e internazionale impone una seria revisione del concetto di  cultura e di applicazione ai territori - commenta Paolo Verri, coordinatore della  candidatura. Savona con tutti i comuni che appoggiano questa candidatura  fortemente partecipata possono e vogliono essere uno dei luoghi de Mediterraneo in  cui avviare una nuova, potente sperimentazione. Sperimentazione di nuovi spazi  infrastrutturali come Palazzo della Rovere e l’area di San Giacomo, da cui si domina  una baia millenaria, in cui già i Fenici approdarono facendone base per commerci.  Ma anche sperimentando nuove relazioni, che da quella tradizione millenaria  traggono origini e che le nuove tecnologie trasformano da porti in veri e propri hub di  sapere e di produzione culturale originale. Savona 2027 sarà una sorpresa straordinaria  fatta dai cittadini per una comunità italiana, europea e mediterranea in cerca di  nuove idee e nuovi sbocchi per una società più coesa e più giusta.” 

La scadenza indicata dal Ministero della cultura per la presentazione delle  candidature è il 3 luglio. Nei giorni successivi si saprà l’elenco delle città partecipanti  alla competizione. 

Il dossier dovrà essere concluso e consegnato entro il 26 settembre.  A seguire la Commissione del Ministero indicherà la decina finalista (12 dicembre) che  parteciperà alle audizioni finali (marzo 2025). 

IL TEMA 

Il tema nasce dalla nuvola di parole generata dall’ascolto di tutti i partecipanti alle  riunioni svoltesi sul territorio e condivisa dai Comuni della provincia di Savona che 

appoggiano la candidatura della città per costruire un nuovo progetto socio-culturale di sviluppo territoriale volto a ridefinire l’identità di Savona e dei paesi della costa e  dell’entroterra. 

Le nuove rotte sono quelle che partono e arrivano dalla Liguria e da Savona in  particolare - porto da oltre 4.000 anni, al centro di una rete di scambi da ogni parte  del mondo – con relazioni consolidate con città e nazioni di tutto il Mediterraneo, con  cui costruire contenuti ed esperienze uniche, nuove, sostenibili, replicabili. Le nuove  rotte sono anche quelle create dalla condivisione con il pubblico, formato dai  residenti e dai turisti, chiamati a discutere e a riportare nella vita quotidiana il senso  del confronto e del dialogo culturale: 27 sono le parole individuate per un vocabolario  culturale innovativo. Le nuove rotte sono, infine, le 27 produzioni originali attivate da  Savona e altrettante inviate dal resto dell’Italia e del mondo sui temi più rilevanti del  momento. Il luogo simbolo, deputato alla produzione di contenuti, sarà il Palazzo Della  Rovere che grazie ai fondi del PNRR entro il 2027 sarà il nuovo Guggenheim del nord ovest, ma il progetto valorizzerà gli altri grandi monumenti culturali, a partire dal Priamar, l’opera fortificata più imponente della Liguria, polo culturale e turistico  dell’intera regione, e dal San Giacomo, il convento francescano che sarà  completamente recuperato, per poi coinvolgere tutti i luoghi più importanti della città  e dei comuni del comprensorio. A completare la proposta il Porto di Savona, uno dei  principali porti italiani considerato univocamente all’avanguardia per tecnologie  utilizzate e per gli sviluppi a cui sta lavorando. 

LA CITTÀ 

Savona è la provincia più longeva della Liguria e d’Italia, con il 29,7% della  popolazione residente che ha più di 65 anni e un’età media di 50 anni (dati Istat 2023) ed è la città ligure dove si vive meglio, secondo l’indagine sulla qualità della vita in  Italia Oggi-Ital Communications in collaborazione con l’Università La Sapienza di  Roma. Ha un passato di storie economiche, politiche, scientifiche, culturali e sportive e ha un presente di grande potenzialità con il porto, il Campus e un territorio  provinciale che conta 38 strutture museali, una capillare rete associativa di welfare,  455 società sportive con 34.259 atleti e il numero record di Bandiere Blu.  È una città che guarda al futuro, aspirando a diventare la “Città dei 90 minuti” dove, nel raggio di 90 minuti a piedi, in treno, in bici o in auto, si può godere di un’offerta  turistica, culturale e outdoor unica.

È, infine, il capoluogo di una provincia, prima in  Liguria per presenze turistiche e ottava in Italia per tasso di turisticità, a cui intende  associare una capacità di ideazione e di progettazione in cui cultura scientifica,  tecnologia e sapere artigiano si uniscono alla cultura più tradizionale per dare il via  ad un nuovo umanesimo alla portata di tutti. 

 

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