News02 luglio 2024 19:11

Savona e Greenpeace contro il rigassificatore

Una nuova catena umana occuperà le spiagge da Varazze a Finale Ligure il 27 luglio. E oggi Savona è scesa in piazza un'altra volta per ribadire il suo no al progetto di Snam, mentre il sindaco è a Roma per un incontro a Palazzo Chigi proprio sul rigassificatore

Savona e Greenpeace contro il rigassificatore

Non lo vogliono i cittadini della costa né quelli dell'entroterra, non lo vogliono i sindaci, non lo vogliono i turisti, non lo vogliono i balneari.

Lo vuole solo Toti, il rigassificatore. E oggi Savona è scesa in piazza insieme a Greenpeace per ribadire un secco no al progetto di Snam.

Alla presenza di molti sindaci del territorio (dato per disperso e arrivato solo alla fine dell'iniziativa quello di Vado, uno dei Comuni maggiormente coinvolti dal progetto: presente in forze fin dalle sei, invece, l'opposizione di Vivere Vado) hanno parlato Franco Zunino per il coordinamento No rigassificatore, Quelli della catena, Monica Giovannini di Fermiamo il mostro e Alessandro Giannì, direttore nazionale delle campagne di Greenpeace che ha chiarito come in Italia esistano spazi considerati sacrificabili. Savona, che ha già pagato un prezzo ambientale altissimo al lavoro, è tra questi.

E proprio perché Savona non vuol più essere sacrificabile né sacrificata e vuole vivere il suo mare e il suo turismo, la lotta contro il rigassificatore proseguirà con ancor più adesioni, durante l'estate: alla grande catena umana prevista per il 27 luglio da Varazze a Finale parteciperanno non solo gli stabilimenti balneari, ma anche i comitati delle altre tre province liguri.

G.S.